AMAI KOE - hunhan

12

...

“S-Sehun”.

La voce di Luhan quasi non era recepibile in mezzo a quella confusione, però arrivò alle orecchie del biondo come la melodia più dolce ed ovattata del mondo.
E dal momento che le loro mani si toccarono, tutto sparì.
Sembrò come se improvvisamente si fossero chiusi in una campana di cristallo, in una calotta che incamerava entrambi, in un mondo composto di sguardi, tocchi fuggenti e troppe parole tenute per se, non dette.
Il concerto finì, uscirono mano nella mano, in silenzio.
Nessuno dei due sembrava aver intenzione di parlare, era come se avessero perso la voce, come se fossero impossibilitati a dire qualcosa.
Ma ai due andava bene così, sembrava tutto perfetto, come avevano sempre immaginato.
Loro due, le loro mani intrecciate e un silenzio rilassante, dolce e carico di romanticismo.

Sehun trascinò Luhan verso l'albergo dove alloggiava, portandolo nella propria camera, chiudendo la porta senza smettere di guardare l'altro.
Si sedettero vicini e continuarono a guardarsi per un tempo indefinito mentre i loro occhi si fissavano come stessero ammirando l'opera d'arte più bella esistente nel mondo.

“Credi che riusciremo a dir qualcosa o staremo in silenzio sempre?”

Sehun ridacchiò, avvicinando il proprio corpo a quello dell'altro, così come il suo viso, facendo mordere all'altro il labbro inferiore.

“Avevo promesso che i nostri occhi avrebbero fatto l'amore.
Lo stanno facendo.
Avevo promesso che ti avrei baciato...”

Il ragazzo dai capelli corvini poggiò la mano sulla guancia rossa e liscia di Luhan, accarezzandola dolcemente.

“Posso baciarti, Luhan?”

Luhan non riuscì nemmeno a rispondere a voce, annuì semplicemente con il capo e chiuse gli occhi, attendendo che le labbra dell'altro si posassero sulle sue desiderose.

E poi furono fuochi d'artificio.
Delle sensazioni così intense si fecero spazio nell'organismo del più grande, facendolo quasi sentire male.
Continuarono ad approfondire quel bacio, trasformando quel tocco delicato e dai tratti infantili,  in un bacio disordinato e scomposto, infuocato e che riuscire a far scomparire ogni sensazione negativa.

Luhan allacciò le braccia al collo di Sehun, continuando ad attaccare le sue labbra con morsi delicati e quasi impercettibili.
Il corvino imprimette un po' di forza e lo spinse con la schiena sul materasso morbido, per poi sovrastarlo e mettersi a cavalcioni su di lui.

Luhan teneva gli occhi chiusi mentre il viso era totalmente vermiglio, di un rosso intenso e la pelle era bollente.

“Luhan, potrei non riuscire più a trattenermi...”.

Sehun riuscì soltanto a dire queste parole con il fiato corto e gli occhi leggermente lucidi mentre si chinava verso il viso dell'altro, baciandogli la fronte e le guance.

“N-Non fermarti allora”.

Queste parole fecero scattare qualcosa in Sehun, un qualcosa di così intenso che lo mandò totalmente fuori di testa, facendogli perdere la lucidità.
In poco tempo gli indumenti abbandonarono i vari corpi, lasciandoli al loro stato più primordiale, pelle contro pelle, labbra contro labbra.
Le loro epidermidi infuocate sfregavano tra loro mentre a poco a poco la stanza silenziosa si riempiva di dolci ansimi melodiosi e qualche urletto soffocato.

Schiocchi di baci, unghia che in modo quasi impercettibile graffiavano la pelle, rumori infimi e sommessi riempirono il tutto, lasciando ogni secondo di più i due ragazzi senza fiato, con il cuore in gola e gli occhi traboccanti di desiderio.

Passarono ore sotto quelle coperte, ansimando spinta dopo spinta, bacio dopo bacio, sguardo dopo sguardo, arrivando al limite e amandosi fino all'ultimo istante, fino all' ultimo sospiro.

Sehun abbracciò dolcemente Luhan, stringendolo forte tra le sue braccia, facendolo quasi sparire tra esse.

“Luhan”

“mmh”

“Credo di essere la persona più felice del mondo”

“non hai paura che tutto questo possa finire per sempre?”

Sehun sospirò, lasciando un bacio sulla fronte imperlata di sudore di Luhan.

“No, voglio vivere tutto minuto per minuto, un passo alla volta, non pensiamo ad altro se non quello che succede adesso”.

“E cosa stai pensando adesso?”

“Per tutto questo minuto e anche per i prossimi, voglio semplicemente amarti”.

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