20[Final]

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SeHun:

Dio, Luhan, non di nuovo

Perché non rispondi quasi più ai miei messaggi?”.

“Mi hai già dimenticato?”

Hai dimenticato tutte le nostre promesse, tutte quelle parole scambiate sussurro dopo sussurro.
Hai dimenticato quel nostro amore così lontano nato attraverso un misero schermo?”.

Sehun era seduto sulla sedia girevole, i gomiti poggiati sulla scrivania disordinata e colma di libri, cartacce, fogli e spartiti.
Fissava il proprio cellulare, in una snervante attesa.
Aspettava che quello schermo scuro, spento, si illuminasse, mostrandogli la notifica di un messaggio dal ragazzo che non aveva fatto altro che fargli girare la testa, strappargli il cuore dal petto e farlo suo.

Il corvino quasi sentì un groppo in gola mentre continuava ad autocommiserarsi, a provare un senso di solitudine, tristezza e un retrogusto di malinconia che gli impedivano di respirare, esalare un po' d'ossigeno.

SeHun:

“...Ti sei davvero dimenticato così in fretta di me”.

“Pensavo, ogni volta che i miei occhi incrociavano i tuoi, che io riuscissi a completarti come succedeva a me con te.
Pensavo che mi amassi davvero, pensavo che ti fossi innamorato di me sin da quando sentisti la mia voce in quel video”.

Sehun smise per pochi secondi di scrivere, sospirò, chiuse gli occhi, boccheggiò, non trovando nemmeno le parole per esprimere lo stato in cui si trovava.

SeHun:

Quindi... Hai davvero giocato con i miei sentimenti?
Fa così male Luhan, vorrei odiarti, non sai quanto, ma ogni singolo secondo che passa non faccio altro che innamorarmi di te”.

Il corvino sentì il campanello suonare, più e più volte.
Inizialmente lo ignorò, fece finta di non sentire quel fastidioso suono che si insinuava nelle sue orecchie, ma poi di malavoglia si trascinò verso la porta, aprendola lentamente .

E fù in quel momento che il respiro del minore si bloccò, che i suoi occhi semi chiusi si spalancarono per poi strabuzzarsi.
Un ampio sorriso si fece spazio sul suo viso stanco, così radioso e luminoso che riuscì a rendere più limpida quella giornata stomachevolmente grigia.

Quasi si gettò a capofitto sul ragazzo dinanzi a se, abbracciandolo forte, baciandogli il viso, le labbra, non staccandosi mai un momento.

Luhan sorrise, stringendosi al ragazzo che quasi lo stava soffocando, a quel ragazzo che fino a pochi secondi prima continuava a confessargli quanto male gli facesse non poterlo toccare, abbracciare, amare.

“Sehun”

“Dimmi”

“Ti amo, davvero”

...

E anche questa storia è finita.
Ringrazio tutti per averla seguita, per averla votata e letta, nonostante non sia chissà quale grande storia.
E nulla, grazie ancora ~


AMAI KOE - hunhanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora