BENVENUTA A CASA, il mio sguardo è fisso su quello striscione da quando sono entrata e tutti mi salutano uno per uno calorosamente, i miei genitori, mia sorella con il suo marito Max, Louis e Margot, infine la mia piccola, con un dolce abbraccio senza stritolarmi molto, cone se sapesse che sono dolorante.
"Mammina mia."
"Tesoro, basta piangere ora sono qui." La scosto da me dolcemente, gli asciugo le lacrime, strofinando leggermente sul suo viso.
"Fammi un sorriso."
"Brava." Dopo di che, da li a un'ora non capisco niente, la mia mente vaga per la stanza in cerca di qualcosa, tutti che mi parlano, ma sento solo un leggero ronzio, e cone se stessi da sola, con sguardo dritto nel vuoto a pensare solo ed esclusivamente una cosa, due occhi verde rugiada.
"Sidney, ti senti bene?" Ancora queste parole, sempre le stesse.
"Sì, non preoccuparti" abbozzo un sorriso a Margot, forzato, non mi riesce uno migliore.
"Okay!." E si risiede vicino a Louis che gli prende la mano dolcemente, portandosela ale labbra, lasciandoci un dolce bacio, seguo quel gesto attentamente come in trans, lei ricambia con un sorrisso così innamorato, che mi viene un'altro forte mal di testa, abbasso gli occhi chiudendoli, mi accarezzo le tempie, per un pò di sollievo che non arriva.
"Cara, vuoi andare a letto?"
"Sì, per favore, scusatemi ragazzi ma non......"
Tutti che mi guardano comprensivi e capiscono il mio malore, si alzano tutti contemporaneamente, mi salutano e con tanti rimettiti presto vanno via.
Do un bacio a Darcy, gli dico buona notte e con le stampelle mi avvio nella mia camera, aiutata da Ian che mi tiene salda.
Ian dieci minuti fa è uscito dalla stanza, con un bacio sulla fronte e rimboccandomi le coperte, è uscito, ma prima di varcare la porta mi ha riferito che metteva un pò in ordine in cucina, poi avrebbe lavorato un pò nel suo studio.
Sto nel buio più totale, non riesco a dormire, forse stare in coma per tre mesi fa la differenza, tre mesi che dormo, tre mesi sveglia, dio mio non ci voglio neanche pensare, la luce del display del mio cellulare sul comodino mi avvisa una notifica, lo prendo e quando mi accorgo chi è il mittente, mi viene un tuffo al cuore.
MITTENTE= HARRY
Non mi sono dimenticato di te, mi fa piacere che ti hanno dimessa.
Che paradosso, ma io sì, che mi sono dimenticata di te, rispondo al messaggio.
A:HARRY
Mi fa piacere che non mi hai dimenticata, al contrario di me, chi ti ha detto che mi hanno dimessa?.
Invio esitante, non so il perché, è un messaggio normalissimo, la risposta non tarda ad arrivare
A:SIDNEY
Margot, mi ha chiamata appena la saputo, comunque grazie per l'invito di stasera.
Leggo il messaggio due volte non capendo se scherza o è offeso, mi arriva un'altro messaggio.
A:Sidney
Non impazzire, lo so che non sono desiderato da una certa persona, era per scherzare.
Mi rilasso un pò, leggendo, chi è questa persona?gli scrivo.
A;Harry
Chi?.
Invio, ora decisa, sono curiosa, chi può essere?. Il cellulare vibbra nelle mie mani, apro il messaggio, ma non è quello che volevo leggere.
A:Sidney
Qualcuno senza valore, stai a letto?
A:Harry
Sì.
A:Sidney
Bene.
Questo botta e risposta mi stava rilassando. Così gli faccio la stessa domanda
A:Harry
Tu stai a letto?.
Invio, aspetto con impazienza la risposta, e la mia eccitazione non so proprio da dove viene.
A:Sidney
Sì, ma ti vorrei qui con me.
E con questo non so proprio che rispondere, rimango così con la conversazione aperta, a pensare e pensare ma niente, mi vibra un'altra volta.
A:Sidney
Ti sei addormentata?.
Buona idea, non rispondo, così crederà che veramente dormo, chiudo la chiamata, ripongo il cellulare sul comodino, mi accoccolo di più nel lenzuolo molto più rilassata di prima, e mi addormento con nessuno sforzo.
Sono passate diverse settimane da quando sto a casa, ho ripreso il controllo del mio corpo, e anche la mia routine giornaliera, faccende, cucinare, ora non mi serve più un aiutoa fare niente.
Ci sentiamo tutte le sere, tramite messaggi, mai una chiamata, certe volte componevo il suo numero, ormai impresso nella mia mente, ma subito lo cancellavo, avevo vergogna di fare la prima mossa.
Mentre sto passando la spirapolvere mi sento toccare da qualcuno, mi giro ed è Ian che mi dice di spegnere il coso infernale, ridacchio e la spengo.
"Devi imparare a chiamarla per nome, se no si offende" dico scherzando, accarezzandola come fosse una persona.
"Tesoro non dire sciocchezze, tra un po ti chiamerà Margot, ti dirà una cosa, non rifiutare, ho già accettato, ti spiegherà tutto lei, prendilo come regalo perché sei tu" mi da un bacio sulla guancia e fugge via al di la della porta d' entrata.
Mi lascia più confusa che mai.
La chiamata di Margot non tarda ad arrivare, prendo il cellulare e rispondo.
Pronto.
Ciao Sidney, una notizia grandissima, ho parlato già con Ian ed è ha detto che tutto okay.
Mi puoi spiegare che succede? Dico spazientita.
Nulla di che, non preoccuparti, devi solo fare le valigie, mettici tutto quello che vuoi, anche la casa se ti fa comodo, che io e te pertiamo per La francia Baby, precisamente Parigiiiiiii
Urla nel mio orecchio.
È impazzita?Ma che scherzi? Come posso con....
Darcy? Non preoccuparti ha risolto tutto Ian, se la terranno i nonni, ha detto che lui non può staccare in questo momento che ha degli impegni troppo grandi per partire, così saremo, tu, io e il mio Louis.
Cosa? Non sarei di troppo?
Per niente, come ti ho detto partiamo domani, ho risolto tutto io, prepara i bagagli e fatti trovare pronta per le sette che abbiamo il volo alle otto e trenta ciaooooo.
E attacca senza aspettare un mio saluto, è sempre stata una ragazza solare, vivace, e in questi anni non è cambiato niente.
Ormai non posso tirarmi più indietro, anche Ian è daccordo, dai diamoci da fare e prepariamo tutto per domani.
Che vacanza inaspettata, come mai? Chi lo sa? Voi avete un'idea? Ragazze buona lettura e spero che il capitolo vi sia piaciuto, a venerdì ciaoooooo
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You And Me Forever H.S Sequel
FanfictionSEQUEL DI FOREVER H.S Sono passati anni. Si è lasciata una storia alle spalle. Ora è una donna in tutto e per tutto. Ma la storia con Harry non è finita. Se lo ritrova davanti in una situazione piacevole in un lato, ma spiacevole in un al...