Evie's Pov
Mancavano pochi minuti all'inizio dell'ora di educazione fisica, così velocemente mi diressi alle machinette facendo attenzione a non farmi beccare da qualche prof presi qualche barretta di cioccolato e salì a due a due le scale. Appena arrivai sul tetto ero sfinita, un altro motivo per cui odio lo sport, a parte che sono una pigra e sfaticata del cazzo ma dettagli. Andai a sedermi al mio solito posto e misi le cuffiette, mi sento così a mio agio lontano da tutti, dai miei pensieri dal mondo...diedi un morso alla mia barretta quando notai che la porta che dava sul tetto era leggermente aperta, anche se io mi ricordo esattamente di averla chiusa bene. Continuo a mangiare facendo finta di niente, non riesco davvero a capire perché non posso avere un minuto di pace.
"So che sei lì, smettila di fissarmi mi metti a disagio."
dissi senza spostare lo sguardo dalla mia barretta e togliendomi le cuffie. "Non sono uno stalker se è questo che stai insinuando" finalmente Ethan fece la sua comparsa
"Mi è difficile crederti sai."
"Prova a credermi allora. " disse sorridendo e avvicinandosi
"Non voglio, perché continui a spiarmi? Dovresti essere a lezione. " dico fissandolo negli occhi
"Anche te se è per questo." mi guarda con un sopracciglio alzato
"Senti ma qual è il tuo problema esattamente?"dico iniziando a perdere la pazienza
"Io non ho nessun problema" io alzo gli occhi al cielo e lui continua a sorridere come un deficente
"Bene ho capito." mi alzo e mi dirigo verso le scale.
"Non ti ho mica detto di andartene, puoi restare se vuoi, non lo dico a nessuno." mi dice prendendomi per un braccio
"Lo so che non lo dirai a nessuno, però io non resto finché ci sarài tu qui. Mi lasci il braccio ora? Grazie." dico senza guardarlo in faccia e inizio a scendere le scale. Sia chiaro io non odio Ethan, è solo che non mi sta poi così simpatico, d'altronde proprio come il resto delle persone in questa scuola, sono tutti così superficiali, così falsi, doppiogichisti e potrei continuare ancora per ore a elencare che gente di merda c'è in questa scuola, ovvio non dico di essere meglio di loro però non sono neanche come loro. No so esattamente come descrivermi, ma meglio così. Esco dal retro, ora sono tutti a lezione e quindi i corridoi sono quasi deserti però meglio non rischiare di incontrare qualche prof. Inizio a camminare verso casa però ho quella strana sensazione di aver dimenticato qualcosa, subito questa sensazione scompare non appena passo davanti una pasticceria e i miei occhi s'illuminano. Entro e ordino alla cameriera delle donut con glassa al cioccolato, e nel momento in cui devo pagare mi rendo conto di essere una rincoglionita. Ho dimenticato lo zaino sul tetto!Merda! Esco dalla pasticceria scusandomi velocemente dicendole di mettermelo da parte per dopo. Inizio ad aumentare il passo non appena vedo la scuola, entro velocemente e inizio a salire la scale. Appena arrivata sul tetto vedo da lontano lo zaino e tiro un sospiro di sollievo.
"Già di ritorno?"
"Ma porca di quella lurida puttana, ma sei scemo? Mi hai fatto prendere un infarto!" dico mettendomi la mano sul cuore.
"Perché sei ancora qui?" inclino la testa di lato
"Perché volevo vedere quanto ci mettevi per renderti conto che ti sei dimenticata lo zaino." dice con fare ovvio. Alzo gli occhi al cielo e scendo le scale con lui che mi segue. Averlo vicino mi mette in soggezione.
"Ti puoi allontanare un po'?" dico spingendolo con una mano.
"Ma se sono a un metro da te."
"Bhe...sei comunque troppo vicino." dico evitando il suo sguardo.
"Sei strana. " dice alzando le spalle mentre io abbasso di poco la testa. All'improvviso si sente un rumore e tutte le luci si spengono.
"Ma cos...?" dico sottovoce andando in panico.
STAI LEGGENDO
Evie
Teen FictionOgni venerdì se la svignava dall'ora di educazione fisica per andare sul tetto della scuola, semplicemente se ne stava lì con le cuffiette e pensava, a cosa non lo so. Certe volte rimanevo a fissarla come un ebete in classe, mentre se ne stava lì in...