Capitolo 21

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@justinbieber Ehy, sono a Milano!

Davvero? Non ci credo che ti rivedrò di nuovooo!

@justinbieber Calmati piccola ;)

Oh, sta' zitto.

@justinbieber Ma sei così carina quando sei felice.

Stai zitto di nuovo.

Dove vuoi che ci incontriamo?

@justinbieber Ci vediamo di nuovo da Starbucks, va bene?

Certo, ci vediamo lì alle quattro.

Non essere puntuale ;)

@justinbieber Hahaha okay piccola.

Serena's pov

- Come sto? - chiedo indecisa guardandomi allo specchio, girandomi in tutte le angolazioni possibili.

- Bene - dice la mia coinquilina.

Ultimamente siamo entrate in buoni rapporti, evitando di azzannarci ogni volta che ci guardiamo.

Noi due siamo gli opposti.

- Ma dove devi andare? - domanda curiosa guardandomi di sottecchi oltre la suo cellulare.

- Da nessuna parte - rispondo evasiva. - Mi sto preparando se dovessi uscire, tutto qui - continuo fingendo indifferenza.

Guardo l'ora. Già le quattro?! - Adesso vado, ciao! - prendo la mia giacca e incomincio a correre, cercando di non disfare la mia corcchia ordinata che ci ho messo anni a fare.

Raggiungo Starbucks quando sono le quattro e dieci e non riesco a vedere Justin da nessuna parte.

Improvvisamente qualcuno mi mette le mani sugli occhi.

Sorrido immediatamente. - Justin? -

- Mi dispiace tesoro - ridacchia quella voce che conosco fin troppo bene.

Stringo i pugni e serro la mascella. Mi allontano velocemente da lui. - Che vuoi Dan? - sputo al verme qui presente. Stupido sfigatello.

- Non dovevamo uscire per caso? - domanda lui sbattendo gli occhi innocentemente.

Mi trattengo dal mollargli un pugno dritto in faccia. - Assolutamente no! -

- Beh è un vero peccato - dice lui sospirando drammaticamente mettendo un suo schifoso braccio sulle mie spalle.

- Ma sei sordo? - ringhio irritata. - Non ci uscirò mai con te. Né ora né mai. Sparisci, evapora estinguiti basta che stai lontano da me -

Mi ignora. - Eppure sei tu che hai scritto di uscire no? - tira fuori il suo cellulare dove c'è la conversazione tra me e Justin su Twitter.

Spalnco gli occhi. - Sei tu! - esclamo disgustata. - Mi avevi rubato il telefono e hai preso la mia password di Twitter - ispiro per calmarmi. Apro gli occhi, fingendo una calma che di sicuro non appartiene a me. - Stronzo - dico solo prima di prendere il suo cellulare e gettarlo in mezzo alla strada dove in questo stesso momento passa una macchina.

Mi giro verso di lui che guarda allibito il suo telefono totalmente rotto sull'asfalto.

- Sai, mi sento meglio - constato facendo un sorriso, cosa che gli fa stringere le mani in due pugni.

Dopo dieci secondi sorride anche lui. Ma non è un sorriso normale. È sadico, pazzo. Quel ragazzo a bisogno d'aiuto, assolutamente.

Prima che me ne possa accorgere mette le sue schifosissime labbra sulle mie.

Dopo neanche due secondi incomincio a prenderlo a pugni. Mi stacco immediatamente da lui e gli tiro uno schiaffo. - Ma che cazzo fai? - sbraito attirando l'attenzione di quelli che camminano tranquillamente per la strada.

Mando occhiatacce a chiunque e loro di voltano.

- Cosa c'è amore? - domanda innocentemente lui.

Faccio per vomitargli tutti gli insulti che avrei voluto dirgli, la lui poggia di nuovo le sue dannatissime labbra sulle e mie.

Gli tiro di nuovo una sberla e incomincio a scalciare dandogli una ginocchiata involontaria, ma ben accetta, sulla pancia. Mi trattengo dal chiedergli uno "scusa" per riflesso non perché voglia davvero.

- Stronzo - sento dire in inglese dalla voce che aspettavo.

Message 1 ❀ Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora