Harry Potter e Il Padrone della Morte (#Wattys2017)

Capitolo 8

Si materializzò. L'uomo era già lì. Indossava la tunica nera e la maschera dei Mangiamorte che lasciava solo vedere la lucentezza dei suoi occhi blu. Dietro di lui, una ventina di uomini vestiti allo stesso modo. Prima dell'attacco si erano dati appuntamento alla Stamberga Strillante, uno dei pochi posti sicuri dove potevano incontrarsi in tutta sicurezza.

Si avvicinò ai Mangiamorte. L'uomo fece due passi in avanti e si tolse la maschera mostrando il suo viso provato.

"Allora?" chiese con fervore.

"Ottimo lavoro Lucian" lui sorrise maliziosamente. "I nostri amici hanno ricevuto il messaggio".

"Lo spero bene. Ho perso tre dei miei uomini per mandare quello stupido messaggio. Non potevamo semplicemente metterlo all'interno dei loro morti?"

"Ah, Lucian" alzò gli occhi al cielo "saranno passati cinque anni ma tu non sei cambiato di una virgola. La tua ottusità non ti ha abbandonato. Non potevamo semplicemente uccidere tre dei loro uomini, dovevamo far loro paura. E ci siamo riusciti. Siamo entrati al Ministero, abbiamo creato caos e scompiglio oltre ad aver ucciso una decina di uomini altri e, infine, abbiamo annunciato loro il ritorno di Lord Voldemort".

Lucian si girò a guardare i suoi uomini. Loro non sapevano il piano ma avevano sentito bene quelle parole, il loro padrone stava per tornare. Almeno il padrone di una metà di loro. Gli altri erano lì grazie alla Maledizione Imperius. Pochi uomini ma più che sufficienti se al comando ci sarebbe stato Lord Voldemort.

"Facciamolo tornare ora" disse Lucian.

"Oh no, non posso" rispose gesticolando vivacemente. "Non ne sono ancora in grado. Mi manca una cosa e dopo potremo far tornare il Signore Oscuro. Solo un piccolo importantissimo elemento".

"Che ti manca" parlò a voce più bassa. Non voleva che gli altri sentissero.

"Il Mantello dell'Invisibilità" bisbigliò al suo amico. Lui rimase di stucco. Tutti i maghi della Gran Bretagna conoscevano il possessore del mantello. "Va' Lucian. Fa' il tuo dovere".

Lucian raggiunse i suoi uomini, li chiamò a raccolta a bisbigliò loro degli ordini. Poi tornò in testa alla marma e si rimise la maschera.

"Ti porterò quel mantello, fosse anche l'ultima cosa che faccio".

"Aspetta un attimo".

Si avvicinò a lui sfoderando la bacchetta, gliele mise contro la fronte e bacchetto tre volte. Delle fiamme dorate svolazzarono dalla punta della sua bacchetta e si racchiusero attorno alla testa di Lucian per poi entrargli dentro.

"Ora puoi andare" gli disse.

In men che non si dica la Stamberga Strillante rimase vuota.