12.

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Entro nella stanza dove si trova mio padre, lo vedo coricato sul lettino, senza vita, senza colore, senza niente.
Mi metto seduta sulla sedia accanto, gli accarezzo le mani e scoppio in un pianto.
Mio fratello mi sente dal corridoio, entra e mi porta fuori.

"Ei beth vai a casa a riposarti"
"No, devo stare con papà" gli rispondo singhiozzando
Poi Rin capisce e mi porta a casa.
Resto tutta la serata con lui a pensare a mio padre in mezzo alle lacrime e la voglio di farmi una sigaretta mi pervade la mente.
Vado in cucina dove papà tiene le sue sigarette, ne prendo una la metto tra le labbra e accendo.
Faccio un tiro, e sento subito sentire che una metà dei miei polmoni andare a puttane.
Faccio un altro tiro, e sento la gola bruciare, come se mi andasse a fuoco, Rin entra in cucina e mi vede con la sigaretta in bocca, corre verso di me e la prende, spegnendola sotto l'acqua fredda.
Inizio a piangere più del dovuto, si siede accanto a me e mi accarezza dolcemente la schiena.

"Dai non piangere, andrà tutto bene"
"Non voglio perdere anche lui"
"Lo so, ma andrà tutto bene, tuo padre è forte, e lotterà per starvi accanto"
Quelle sole parole sono bastate per farmi piangere il doppio, e lanciarmi addosso a Rin come se fossi una bambina.
"Grazie, grazie di essere qui, e grazie di esistere"
Mi stringe ancora più forte lasciandomi senza fiato, mi stacco dalla sua presa e lo bacio, lo bacio come non ho mai fatto prima.

Il tempo passa e Filippo non mi ha ancora chiamata per papà e io ogni momento che passa sono sempre più preoccupata.
Io e rin andiamo a dormire, dopo una giornata pesante come questa è quello che ci vuole, chudo gli occhi giusto per riposare le palpebre, il tempo di appoggiare la testa sul cuscino mi addormento subito, anche Rin si è addormentato subito.

Quella stessa notte sogno mia madre, mia madre in una vita migliore.
Senza violenza, senza alcol o magari senza droga.
Viene verso di me e tende le braccia pronta per abbracciarmi.
Io la guardo corro verso di lei e la stringo più forte che posso e scoppio a piangere.

"Tesoro mio, come sei cresciuta"
Mi dice lei sorpresa di vedermi, io pulroppo sono in una specie di trans, non riesco ne a respirare ne a parlare, l'unica cosa che faccio è singhiozzare.
"Mamma...Pa-pa-papa è in ospedale ed è in co-co-coma e...."

Non finisco la frase che mia mamma fa cenno di si con la testa.
"Lo so tesoro mio,ma è proprio in questi momenti che devi farti più forte e non abbatterti, hai accanto a te due persone che ti sostengono e ti amano"

La guardo e piango più forte.
Ad un certo punto si fa tutto più sfocato e piano piano non riesco più a vedere mia madre.
Scompare del tutto e l'unica cosa che riesco a intravedere è il soffitto.
Rin dorme ancora e decido di Lasciarlo stare, prendo il cellulare e trovo due messaggi da da parte di Filippo dicendo che papà si è svegliato alle 2 di notte e che sta bene.
Sinceramente a questa notizia mi viene da piangere di gioia, però ho pianto così tante volte che temo di avere finito le lacrime.
Intanto Rin si sveglia e facciamo colazione, scrivo a mio fratello che alle 9.00 andremo da lui, fino da allora di tenere papà tranquillo e di salutarmelo.
Invio il messaggio.
Finita la colazione sento qualcosa premere sulla mia gamba sinistra da dietro e le mani di qualcuno cingermi in vita.

Amore BastardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora