10.

15 3 0
                                    

Sono le 7.00  e tra dieci minuti vado a scuola, decido di mettermi dei jeans strappati alle ginocchia, un maglione nero e le mie adidas nere, faccio una doccia veloce e mi vesto, lego i capelli in una crocchia disordinata, prendo la borsa, il cellulare, e scendo al piano di sotto.
Filippo sicuramente dormirà ancora, quindi decido di andare in camera sua e gli lascio un bacio sulla fronte, mio padre sta facendo colazione e nel frattempo legge il giornale, gli do un bacio sulla fronte ed esco.
Metto le cuffie e ascolto la mia con zone preferita "imparerai da me" di mostro, mi immedesimo sempre in questa canzone però da quando ho conosciuto Rin sono cambiata, più sicura di me, amo me stessa...prima che lo conoscessi io fumavo, mi tagliavo per mia madre, mio padre dopo la morte di mia madre era diventato un alcolizzato, mio fratello si drogava e a volte mi picchiava, tra io, mio padre e mio fratello non ne facevamo uno normale.

Però ora è diverso, siamo guariti e stiamo meglio, anche perché mamma da la su stava male di più a vederci così che non averci accanto, l'ho fatto per lei, e soprattutto grazie a Rin, alla sua dolcezza, a come mi tratta, come mi parla, come mi fa sentire speciale.

Sono arrivata a scuola, e sono le 7.30, non c'è ancora nessuno, quindi decido di andare al bar a bere una tazza di caffè, coincidenza al bar incorto Jacob.
"Ei beth buongiorno"
"Ei ciao Jacob, ma tu fai parte della scuola in cui frequento?"
"Prima no, ma dato che mi sono trasferito due settimane fa, da oggi si"
"O wow, grandioso, nuovi amici"
"Già, bhe sono entusiasta soprattutto perché c'è Sasha"
"Oooo, triangolo amoroso"
"NONO...MA C-CHE DICI"
"Se se ci credo molto"

Ci guardiamo per poi scoppiare a ridere.
Si fanno le 8.00 e la campanella suona, vedo carina e Sasha correrermi in contro e salutarmi da lontano.
Entriamo in sieme e per ora non ho visto tracce di Rin.

Entriamo in classe, e il professore cercando di attirare l'attenzione battendo sopra la cattedra, con un strano cosa assomigliante a un porta penne...credo.

"Silenzio, silenzio...devo annunciarvi che da oggi farà parte un nuovo studente"

"Sarà interessante" dice carina a bassa voce rivolgendosi a me e Sasha, con un sopracciglio alzato

"Ragazzi vi presento Jacob sartorius"
Sasha sgrana gli occhi solo a sentire il nome, mentre carina si mette a ridere mentre la guarda, povera è tutta rossa, si vede proprio che sono fatti l'uno per l'altra e sono anche molto carini in sieme.

La nostra classe è messa in tre file formate da due banchi.
Io sono vicina con Rin, carina è da sola, che presto quel posto verrà occupato da Hayes, e sasha si dovrà mettere affianco il suo principe azzurro ovvero Jacob.

"Prego sartorius si metta pure vicina alla signorina gostico"
Il ragazzo guarda in direzione di sasha e subito appena i loro occhi si incrociano lui diventa subito rossa, e abbassa lo sguardo, lo stesso fa la mia piccola Russa preferita, arrossita dall'imbarazzo.

Dopo dieci minuti vedo i due vicini di banco chiacchierare allegramente e il prof. Di lettere richiamarli ottantamila volte.
Mentre sto scrivendo sento la porta aprirsi, alzo subito lo sguardo in direzione della porta, e vedo lo sguardo di Rin fisso su di me.

"Jonson, come mai questo ritardo?"
"Scusi prof. Non si è accesa la sveglia, non capiterà più, lo giuro"

Fa Rin abbassando lo sguardo, come dispiaciuto.

"OK ok...vai pure al posto, andiamo avanti...."
Rin ringrazia e viene a prendere posto vicino a me, si sente che ha il fiato lungo e il cuore che batte molto velocemente.
Io lo guardo interrogativa e gli poso una mano sulla schiena.

"Ei, prendi fiato e respira"
"Scusa beth" mi rivolge una frase piena di dolore e vedo che dai suoi occhi scendono delle lacrime, ma perché piangere, aveva solo ritardato, succede.

"Ma perché piangi?"
"Io-io...mi stavo drogando, mi dispiace...sicuramente mi odierai e non ti biasimo se caso mai tu mi lasciassi, ma sappi che io ti amo e mi dispiace profondamente"

"No...non ti odio, affatto, io ti amo e ti aiutero se c'è qualcosa che ti preoccupa, ti starò accanto"

"Grazie" mi risponde scoppiando in un pianto profondo.

lo guardo con tenerezza e gli bacio delicatamente la guancia per poi sussurargli all'orecchio un..."ti amo"
Lui mi guarda con gli occhi tutti rossi e pieni di lacrime, mi fa un sorriso strozzato per poi appoggiarsi sopra la mia spalla.
Lo guardo, lui mi guarda e ci uniamo in un bacio.

Poi lui dice a bassa voce.

"Ti amo anche io, non sai quanto"

Amore BastardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora