Capitolo 3

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"Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono."
Jose Sàramago

"Io e Leila siamo amici da molto tempo" Ethan incomincia a parlare allacciandosi la cintura
"Ci siamo conosciuti al Camp estivo" imposta il navigatore e io parto
"Quello nel Nevada?" c'era pure lui?
"No, nel Wyoming, tu non sei venuta"
"Non me lo ricordo, Leila è andata solo a quel campeggio in Nevada" Ethan mi ferma in modo brusco
"Mi vuoi far parlare o no?"
"Vai avanti" rispondo stizzita
"Grazie. Stavo dicendo, ci siamo conosciuti al Camp estivo, era una bambina tanto bella, ci provavano tutti con te, a lei non la considerava nessuno, stava sempre nel suo." la saliva mi va di traverso e comincio a tossicchiare
"Si Martha. Non c'era un solo bambino che non ti venisse dietro"
"Non è assolutamente vero"

"Bugiarda!"

Mi guardo ancora in torno. Ma che?
"Tralasciando ciò. La vedevo sempre da sola perciò mi sono avvicinato, siamo diventati ottimi amici e stavamo sempre insieme"  perché io non mi ricordo?
"I-io ho un vuoto, mi ricordo solo in parte. Poi ho buio completo" balbetto verso il ragazzo
"Arriverò anche lì. Calma"
Non posso fare a meno di pensare alla ragazza della mia visone, starà bene?
"Vedevo che tu e Leila eravate diverse dalle altre ragazze. Tu hai il dono della bellezza e della seduzione, mentre lei della grazia e della purezza." scoppio in una fragorosa risata
"Oh beh, ti ringrazio Ethan" che ragazzo dolce!
"Non sto scherzando Martha" io continuo a ridere
"Sono leggermente confusa adesso" la mia risata si affievolisce notando la sua espressione seria
"Che intendi dire? Che ho il dono di far innamorare le persone di me?" gli chiedo alzando il sopracciglio
"Esattamente, sai fare tante altre cose. La seduzione è fuoco, passione. La bellezza è delicata, naturale"
"Ti stai ascoltando?" è ridicolo
"Martha ascoltami. Non ti sei mai chiesta cosa fosse quella strana voglia sopra il seno sinistro?" la mia mano scatta sul petto
"Non ti sei mai domandata per quale motivo i ragazzi andassero dietro solo a te? Perché ogni volta che vai in un posto la gente guarda solamente te?" adesso sono leggermente a disagio
"Perché sono una bella ragazza?" azzardo a dire
"Anche questo, certo, però ne esistono di più belle Martha!" mi giro verso di lui
"Tu si che sai come conquistare una donna eh"
"Ascoltami ti prego." è spaventosamente serio in questo momento
"Tu sei una degli otto White Trees Martha, invece di prendere Leila ho preso te, è un segno, non credi?" dice Ethan in maniera eccitata
"White Tree? Spiegati meglio per favore"
"È un gruppo di maghi e streghe, combattiamo da anni ormai contro i Black Trees, un gruppo di diaboliche persone." io non ci posso credere, non può essere vero tutto ciò
"Fanno del male, uccidono per divertimento, ti stanno cercando Martha, stanno cercando te e Leila"
"Come stanno cercando me? Ma chi diavolo è Leila?" non può essere solamente una ragazza di vent'anni
"Dobbiamo arrivare più in fretta a New Orleans, tu devi assolutamente parlare con il capo." fosse facile
"Ovviamente, prova a schioccare le dita, vedrai che ci arriveremo" mi giro verso di lui ridacchiando e per poco non sbando nel burrone sottostante. Ethan mi ha preso la mano e l'ha posizionata sulla sua tempia. Improvvisamente la figura di un ragazzo molto alto e completamente ricoperto di tatuaggi si materializza davanti a me, o almeno, nella mia testa. I capelli sono ramati e gli occhi di un azzurro agghiacciante, la pelle è molto chiara.
"C-chi" non riesco a parlare, ne a formulare una frase di senso compiuto
"E-Ethan, vedo qualcosa." urlo al ragazzo di fianco che ha ancora la mia mano sulla fronte
"Cosa vedi Martha?" mi chiede in tono tranquillo
"Vedo u-un ragazzo molto alto, è particolare. In mano sta, sta.." mi fermo scandalizzata
"Sta?" insiste lui
"Sta facendo girare una piccola t-tromba d'aria" è impossibile
"È uno spettacolo meraviglioso" gli dico affascinata
"Sono io Martha"
"Come?"
"Sono io quel ragazzo, ho diversi poteri sai? Mi alleno fin dalla nascita" Ethan toglie la mano dalla sua fronte e l'immagine del ragazzo sparisce completamente.
"Che tipo di poteri?" gli chiedo interessata
"Telecinesi, sono in grado di spostare gli oggetti, non troppo pesanti però"
"Ho il teletrasporto, posso spostarmi da un posto all'altro in un batter d'occhio, sia brevi che lunghe distanze" impressionante
"Ho sempre desiderato di andare ai Caraibi! Mi ci potresti portare?" lui si gratta la nuca un po' a disagio
"Mi spiace deluderti, io posso teletrasportarmi solamente nei posti in cui sono già stato"
"Oh, okay"
"Ho il potere dell'aria e di tutti i suoi derivati. Jennifer, una delle ragazze che si allena con me, ha il potere dell'acqua, facciamo coppia fissa perché io aiuto lei e lei aiuta a me. La conoscerai tra poco"
"Finito?" gli chiedo
"Ed infine ho la telepatia, ho la capacità di leggere nella mente di tutti, non di manipolarla però. Questo potere si collega alla realizzazione di immagini nella mente di altri, come ho fatto con te prima."
"È straordinaria come cosa!" sono tutta un fremito
"Non ci posso ancora credere, sto ancora pensando che probabilmente sia un sogno." parlo sinceramente
"Quindi siete solo voi otto?" chiedo cambiando discorso
"A New Orleans dici? Assolutamente no, saremo un centinaio in quella sede. Abbiamo poi varie basi segrete in giro per il mondo. Ti porto alla più vicina, quella più importante per te." più importante per me?
"In che senso?"
"Quando arriveremo ti spiegherò tutto, adesso devi tenerti forte, non c'è più tempo. Dobbiamo andare"
"Perché devo tenermi forte?" improvvisamente la stanchezza della giornata si fa sentire e mi lascio cullare dalle braccia di morfeo.
Il mio sonno è popolato da incubi: la ragazza continua a ricorrermi chiedendomi aiuto,
vedo coltelli, un posacenere, coltelli e canottiere sporche di unto.
Una voce continua a chiamarmi, la sento, ho gli occhi troppo pesanti per aprirli.
"Martha svegliati" delle forti braccia mi scuotono leggermente
"Passami gli occhiali per favore" ordino al ragazzo di fianco a me senza aprire gli occhi. Dopo averli indossati mi alzo.
"Come caspita ci sono finita qua? Mi hai drogato ancora?" chiedo a Ethan
"Sei svenuta, è normale, ogni volta che pratico il teletrasporto succede"
"A beh si, una cosa da tutti i giorni" borbotto ironica, poi mi blocco
"Siamo a New Orleans?" gli domando stupita
"Si principessa" ridacchia
"O mio dio" comincio a tirare urletti eccitati
Annuso a pieni polmoni l'aria della stanza e con il bastone vado a curiosare in giro. L'odore è forte, sa di miele e tabacco, proprio come Ethan, la stanza dovrebbe essere la sua. Mi tocco il corpo e sento i suoi boxer attillati e la sua lunga maglia.
"Perché ho i tuoi vestiti addosso?" chiedo al ragazzo con nonchalance
"Se te lo stai chiedendo no, non ti ho visto nuda. È stata Jennifer a cambiarti. E si, sei nella mia stanza"
Da quello che sto toccando c'è una piccola finestra accanto al letto e un bagno in fondo alla stanza. Il grande armadio occupa la parte destra della camera.
"Tutto qui? Non hai nient'altro?"
"Non ci passo molto tempo qua dentro, ho il necessario per vivere. Andiamo a fare colazione? Sono le 10 ormai" mi dirigo verso l'uscita
"Scendo conciata così?" alzo un sopracciglio
"Tieni, prendi la mia tuta" sbuffo sonoramente
"Ethan.." lui mi ferma
"Dopo dovrai metterti la divisa che hanno tutti al campo, perciò infilati questi pantaloni senza fare storie. Solo per adesso" lo guardo un ultima volta e indosso la sua tuta sopra i boxer
"Le 10? Quando ho dormito?"
"Tanto principessa, adesso andiamo a conoscere i ragazzi. Loro sono immuni al tuo fascino, ricordatelo" alzo gli occhi al cielo
"Sta zitto" lui ridacchia
Il tragitto lo trascorriamo in completo silenzio, ma è un silenzio tranquillo e rilassante. Più ci avviciniamo alla sala, più il brusio è forte. Appena entriamo tutto cessa. Probabilmente ci staranno guardando tutti, a volte essere cieca ha i suoi vantaggi. Ci avviciniamo lentamente alla tavolata e io mi siedo di fianco a lui.
"Buongiorno ragazzi" Ethan saluta il gruppo di fronte a noi
"Buongiorno Johnson" rispondono in coro
"Non ci presenti questa bellissima ragazza al tuo fianco?" guardo Ethan alzando un sopracciglio
"Ho detto che sono immuni, non che sei una brutta ragazza" abbasso il viso imbarazzata e tasto il cibo con la forchetta, portando i vari pezzi vicino al naso.
"Siamo a tavola, è maleducazione tenere gli occhiali da sole" interviene una voce femminile
"E poi è mattina, non c'è il sole" continua a parlare mentre io non le presto attenzione
"E siamo in inverno" a quel punto alzo la testa e lascio cadere la forchetta
"Appunto, sono le 10:30 di mattina. Non farmi cadere le palle e stai nel tuo" gli rispondo in tono annoiato . Tutta la tavolata si zittisce immediatamente
"Ma chi ti credi di essere?" alzo un sopracciglio e mi tolgo gli occhiali da sole, un coro di "oh" si espande nella stanza.
"Hai capito o per te è troppo difficile e hai bisogno di un disegnino?" lei rimane muta
"Ecco." mi risiedo continuando a mangiare
"Credo di essermi appena innamorato" una voce maschile interrompe la mia colazione. Io ridacchio
"Sono Nathan Clark, maestro della terra. È un piacere conoscerla splendida creatura" mi allunga la mano e prosegue
"Come tutti gli altri ho altri tre poteri, quello della Criomanzia, cioè capacità di congelare qualsiasi cosa al tocco delle mani. Per questo motivo ho sempre dei guanti speciali. Ho l'invulnerabilità, per quanti colpi avrò preso resterò sempre in piedi. E come ultimo abbiamo la Cronomanzia, posso piegare il tempo, viaggiando nel futuro o nel passato, sono immortale." rimango a bocca aperta
"Fantastico!"
"A dire il vero non molto, le persone più care intorno a me continuano a morire"
"Mio dio, hai ragione, mi dispiace molto, non volevo" cerco di salvare la situazione
"Ormai il danno è fatto, la prossima volta impara a tenere la bocca chiusa" la voce irritante della ragazza riemerge dal nulla. Faccio finta di niente e stringo la mano a Nathan
"Martha Montgomery, piacere mio"
"Montgomery? Ma non è- Aia! Fratello perché diavolo mi hai picchiato?" cosa sai ragazzo?
"Ethan perché gli hai tirato un calcio? Fallo parlare" dico a Johnson
"Ripeto. Dopo parlerai con il capo" mi risponde con voce esasperata
"Io sono Stephen Williams, il mio potere principale è l'acqua, come Jennifer. Gli altri sono: l'Onniscenza, cioè la conoscenza del tutto, ho la super velocità e il metabolismo accelerato, le mie ferite si rimarginano in pochi secondi." mi parla con tono annoiato, come se fosse obbligato a rivolgermi la parola
"Alex Johnson, fratello minore di Ethan e ho il pieno controllo del fuoco. Ho una forza sovrumana, posso sradicare un albero con una mano, fortuna sfacciata, tutto ciò che succede intorno a me ha un'alta probabilità di cadere a mio vantaggio, posso però provocare danno agli altri. Infine ho il carisma, capacità innata di convincere le persone a fare cioè che voglio, nel bene e nel male. Una volta ho provato a manipolare un gruppo, esperimento fallito. Stavano cercando di uccidermi" che tipo strano
"Jennifer Sullivan" eccola
"Controllo l'acqua, sicuramente meglio di Stephen" si ferma per ridacchiare e gli altri la seguono immediatamente. Patetici, cosa non si fa per un po' di vagina.
"Ho la visione a Raggi x, posso vedere oltre qualsiasi cosa, ed infine ho l'invisibilità ed il volo, posso volare senza limiti di spazio o altezza."
"Ed io sono sono Jhonatan Blake, salve Martha, è un piacere rivederla" mi giro di scatto con la bocca spalancata.

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