la gare Saint Lazare

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Erano le otto del mattino e Marie si stava dirigendo verso la stazione per prendere il treno che l'avrebbe portata a St Raphael in Costa Azzurra; era il 15 giugno e a Parigi ormai l'aria era afosa.

Marie aveva pianificato tutto: sarebbe partita dalla stazione St. Lazare alle 8.30, avrebbe preso il treno che portava a Marsiglia e poi sarebbe salita su un altro treno per St Raphael, dove aveva una piccola villetta sul mare, dono dei suoi genitori per il suo diciottesimo compleanno; a St Raphael sarebbe rimasta fino al 16 settembre, poi sarebbe tornata a Parigi e avrebbe ripreso gli studi universitari.

Il taxi si fermò davanti all'entrata della stazione, il taxista scaricò le valigie di Marie e dopo essere stato pagato dalla ragazza, sfrecciò via per le trafficate vie di Parigi pronto per una nuova corsa.

Marie prese le sue due valigie piene di vestiti estivi e costumi appena comprati e si diresse verso la biglietteria, erano ormai le 8.15.

Si mise in coda, davanti a lei c'erano due famiglie con tre bambini ciascuna e un ragazzo solitario.

La prima famiglia prese dei biglietti per Monaco, L'altra per Saint Tropez e infine arrivò il turno del ragazzo solitario.

-Un biglietto per Marsiglia, il primo treno che passa- chiese il ragazzo.

La bigliettaia disse: -Le partenze per Marsiglia sono state annullate per via di un guasto ai binari, mi dispiace.-

Marie, che aveva ascoltato la conversazione, sussultò: non aveva previsto che qualcosa potesse andare storto nel suo magnifico piano.

Il ragazzo se ne andò e lei, che ormai aveva perso le speranze di trovare un treno che la portasse dalle sue attese vacanze, lo seguì fuori dalla stazione; quando lo raggiunse lo fermò toccandogli una spalla, lui si voltò a guardarla e lei notò che il ragazzo aveva degli splendidi occhi azzurri.

-Salve mi chiamo Marie, ho ascoltato la vostra conversazione con la bigliettaia, anche io dovevo recarmi a Marsiglia, volevo sapere se lei avesse una qualche idea per arrivarci- chiese Marie con tono calmo e schietto.

-Molto piacere Marie, sono Francis. Io stavo pensando di prendere la mia auto e arrivare così a Marsiglia ma ci vorranno giorni; se vuole venire con me è la benvenuta!- rispose il ragazzo misterioso, che si rivelò essere anche molto gentile.

Così Marie prese le sue valigie e seguì quel ragazzo conosciuto alla stazione.

A casa di Francis, parcheggiata nel vialetto del giardino c'era una macchina ben lucidata; il ragazzo caricò i bagagli di entrambi nel baule e poi salì sull'autovettura al posto di guida, Marie si sedette al suo fianco, partirono alle ore 9.15.

Viaggiarono per tutta la mattina, attraversarono la Bourgogne e quando arrivarono a Chalon sur Saone decisero di fermarsi per fare una pausa e mangiare qualcosa. Durante il viaggio Marie aveva dormito, infatti non riuscì a credere che fossero già le 14.30.

Quando si fuono rifocillati per bene ripresero il viaggio; Marie questa volta non dormì e raccontò a Francis tutto di sè, anche Francis le raccontò qualcosa ma fu soprattutto lei a parlare.

Verso le 17.20 entrarono nella regione Rhone-Alpes; ogni inverno Marie vi trascorreva le vacanze natalizie con sua sorella Cecile e suo fratello Maxime, sciavano e andavano alle feste borghesi tutti insieme, divertendosi moltissimo.

Trovarono una camera libera in un albergo a Lyon e qui si fermarono a dormire; quando entrarono in camera erano le 20.00 e crollarono dalla stanchezza subito ognuno nel proprio letto.

Dopo la colazione, ripresero il loro viaggio, erano circa le 7.30; durante il tragitto fu Francis a parlare di sè.

Mentre attraversarono il percorso da Lyon alla regione Alphes-Cote d'Azur, lui le aveva raccontato di essere nato nella campagna di Avignon da una famiglia di coltivatori di lavanda, di come i suoi genitori lo avevano cresciuto educandolo e insegnandogli il loro mestiere, e di come lui, all'età di 19 anni era partito per Parigi per studiare fisica all'università.

Alle 14.15 circa si fermarono ancora ad Aix-en-Provence per mangiar qualcosa e riposarsi.

Ripartirono alle 15.00 e un'ora e mezza più tardi arrivarono a Marsiglia.

Lui fermò la macchina davanti alla stazione e poi prese un biglietto per St. Raphael per Marie; lo consegnò alla ragazza e poi scaricò i bagagli dalla macchina

Marie intanto scrisse un biglietto che consegnò a Francis, sul quale c'erano scritti tutti i suoi recapiti.

Marie e Francis si guardarono per un po' e poi si abbracciarono.

-Arrivederci, Marie- -Arrivederci, Francis-, si salutarono così.

Marie salì sul treno che l'avrebbe portata a St Raphael alle 17.00, guardò fuori dal finestrino tutti i luoghi che si susseguivano per tutta la durata del viaggiol.

Alle ore 19.00 era arrivata alla sua meta e lì avrebbe trascorso un'estate spettacolare, ma questa è tutta un'altra storia.

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E questo è uno dei temi che ho fatto quest'anno, la prof l'ha definito con un aggettivo: frenetico.

a voi lascio indovinare che voto ho preso e se vi va ditemi un aggettivo con cui si potrebbe descrivere.

B.



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