A volte il tempo sembra fermarsi, anche se non lo fa. È solo prospettiva; tu ti fermi, il tuo cuore si ferma per il più breve dei secondi, e tu guardi, ma è tutto sfuocato. I corpi si muovono intorno a te, ma tu sei congelata sul tuo posto, solo fissando. Hai quel senso di distacco ed è allo stesso tempo spacca cuore e meravigliosamente illuminante.
Vengo intrappolata spesso lì dentro, io mi congelo ma il mondo continua intorno a me e io posso solo esserne testimone, non posso farne parte. Ma anche se mi muovo con loro, non ne faccio davvero parte.
Non è ironico come la nostra esistenza sembri così grande e complicata, così intricata e difficile, a volte perfino insopportabile? Eppure questa stessa esistenza è così insignificante? Se rimuovessi la vita di una persona, niente cambierebbe davvero. Una persona non è niente per il mondo. Due persone sono niente per il mondo. L'intera popolazione umana non è niente per il mondo perché se sparissimo tutti, il mondo sarebbe comunque lì, forse perfino migliore.
Perché soffriamo così tanto quando siamo praticamente niente in questo mondo? Perché resistiamo così tanto se anche dopo che ce ne siamo andati, non siamo altro che un ricordo per pochi? Se dovessi morire oggi ai miei compagni di classe non importerebbe neanche, al massimo potrebbero infastidirsi perché dovrebbero cercare un altro gioco perché quello vecchio è scomparso. Non penso che si sentirebbero neanche in colpa.
Perché mi preoccupo di stare in vita? Perché lascio il mio letto e vado a lezione ogni giorno anche se odio ogni secondo che spendo lì? Perché continuo a farmi questo? Non sto facendo niente per questo mondo, non mi sto rendendo indispensabile o altro, allora perché sono ancora qui?
So che gli unici che sentirebbero la mia mancanza sono i miei genitori, ma anche loro andrebbero avanti se io non fossi più qui. Eppure... non voglio ferirli. E immagino che sia questa la ragione.
Ogni volta in cui sento di non potercela più fare, quando sento che niente valga più la pena, penso a mia madre. Me la immagino con i suoi occhi preoccupati e il suo sorriso ansioso, e scaccio via ogni pensiero di autolesionismo. Lei, più di chiunque altro, è la ragione per la quale sopporto tutto questo. lei è il motivo per cui continuo a piangere fino ad addormentarmi quando potrei finirla. Quando la via d'uscita è tra le mie mani, non riesco a premere la lama e tagliarmi la carne grazie a lei.
Potrei essere libera, so che potrei. Ho il potere di fermare questo per sempre ed evitare che capiti di nuovo, ma non posso prendere questa decisione perché lei è ancora lì. È mia madre e mi ama.
Ma fa male!
Fa così male, mi uccide un po' ogni giorno. Fa male respirare. Fa male aprire gli occhi. fa male muoversi. E non finisce mai, è una tortura costante, anche quando sono a casa, stesa sul letto. Riesco ancora a sentire le loro parole nella mia testa, posso addirittura sentire nel mio corpo le ferite che mi ricordano quanto io sia odiata.
Alcuni giorni, quando l'aggressione fisica è stata particolarmente brutta, non riesco a dormire perché perfino posare il mio corpo sul letto è doloroso. Ma questo non è il peggio, ogni osso rotto può guarire... ma quando l'abuso emotivo è forte, non riesco neanche a respirare.
È nero come la pece, un abisso che ha luogo dentro me e mi sta ingoiando spietatamente. Come il mostro di cui avevo paure che viveva sotto il mio letto quando avevo tre anni, ma più pauroso, più brutto, più cattivo. E questo mostro non si nasconde quando spengo le luci, questo mostro non ha paura di nulla. Questo mostro è la cosa più orribile che esista e non posso sconfiggerlo... mi ingoierà tutta intera un giorno.
Vorrei poter prendere la decisione e scappare da questo. Voglio essere libera, ma non posso farlo. So quanto sia terribile quando le persone ti feriscono, specialmente se non hai fatto loro nulla prima. Non potrei mai ferire intenzionalmente una persona, o non necessariamente intenzionalmente ma consciamente. Non posso separarmi dal mostro quando so che ferirei mia madre, anche se ciò significherebbe porre fine all'agonia. Non posso farlo quando significherebbe causare dolore a un'altra persona, indipendentemente dal fatto che esso non possa essere comparato con ciò a cui ho resistito tutta la mia vita.
Il mostro mi sta uccidendo, lasciando solo un cadavere che cammina... ma il mostro non ha ancora ucciso la mia coscienza. Ce l'ho ancora, e fino a quando ce l'avrò, proteggerò l'unica persona che mi ama davvero.
Spero solo che il mostro non ingoi la mia coscienza troppo presto. Un giorno, però, se le mie torture continueranno così, alimentando il mostro, curandolo... la bestia mi prenderà anche quella. E allora nulla importerà più, nulla tranne l'essere libera.
***SPAZIO TRADUTTRICE***
Non ho scuse per la mia assenza così lunga. Sono stata risucchiata dalla scuola e dalla vita sociale, voglio essere sincera. Mettere insieme le due cose non è facile.
Spero che qualcuno ancora legga questa storia perché merita davvero.
Vi ringrazio sempre per l'affetto e le dolci parole.
Stavolta a presto sul serio,
Un abbraccio xx
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CRUSHED (Traduzione Italiana)
Teen Fiction[LEGGETE UNSEEN PRIMA DI LEGGERE QUESTO PREQUEL] La vita è un inferno. La vita è dolore. Le persone sono cattive e feriscono. Adocchiano i deboli e li tormentano fino a quando non rimane loro niente. Fino a quando la loro anima non si sarà spezzata...