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"Paige!" una voce allegra mi chiama e anche se la maggior parte delle persone la troverebbe una cosa dolce e carina, a me provoca solo brividi lungo la schiena.

Mi blocco come congelata, cercando di farmi il più piccola possibile, le mie spalle si curvano e chiudo anche gli occhi per un secondo, sperando di fondermi con le pareti in modo che non mi veda. Ovviamente, non funziona.

Non funziona mai.

"Te ne vai senza salutare?" Chiede Diana, così vicina che le mie interiora si contorcono e le mie mani cominciano a tremare. Poi lo sento, il suo braccio sulle mie spalle e la sua stretta che mi trascina al suo fianco. Chiudo gli occhi ancora più forte, urlando nella mia mente perché so cosa sta per avvenire. È sempre uguale. "Come sei crudele. Perché fai sempre così? Sgattaioli via senza che nessuno lo noti."

Non rispondo. Non riesco a farlo, sono troppo traumatizzata e spaventata per fare qualunque cosa. E perché dovrei provare? Non fa nessuna differenza. Più le supplico di lasciarmi in pace, più le cose peggiorano. Se guardo qualcuno per chiedere aiuto loro guardano altrove e continuano a camminare.

"Non dirmi che è perché non ti piacciamo. Perché? Pensavo che fossimo amiche," dice un'altra voce, una delle lacchè di Diana.

"Non è possibile! Non se tu piaci così tanto a noi, Paige. Infatti," continua Diana, "Abbiamo anche una sorpresa per te oggi."

Rabbrividisco di nuovo, perché le loro sorprese non sono mai buone. Prego solo di non finire gravemente ferita e di poter nascondere i segni così che mamma non si accorga che è successo di nuovo qualcosa.

"Vieni con noi!" Dicono insieme allegramente.

Se provo a combattere o corro via finirei solo per farmi prendere dai ragazzi che seguono sempre Diana. Ho fatto l'errore una volta ed è stato ancora più umiliante. Quindi lascio che mi guidino ovunque mi vogliano portare per punirmi per aver respirato e che si divertano facendolo. Se non cerco di oppormi finisce prima. È tutto ciò che mi rimane.

"Scommetto che ti piacerà! Abbiamo trovato il posto perfetto per te e vogliamo dare una festa!" Spiega Diana, anche se probabilmente è il contrario. Probabilmente ha trovato un posto molto pubblico dove mi umilierà così che tutti possano guardare e ridere di me. Onestamente, non mi rimane più un briciolo di dignità, qualsiasi cosa mi facciano ora non può essere peggiore di ciò che hanno fatto.

Ovviamente, il mio errore è sottovalutarli.

Prima che io mi renda conto di ciò che sta succedendo, vengo spinta in un posto scuro e piccolo, poi la porta si chiude dietro di me. Mentre mi scappa un suono dalla bocca, sento la porta venire chiusa a chiave. Mi giro, cercando inutilmente di aprire la porta anche se so che non lo farà. Non riesco sentire nessun rumore dall'altra parte a suggerirmi che siano ancora lì.

Un rapido sguardo intorno mi fa capire di essere stata rinchiusa nello sgabuzzino dei bidelli.

"Fatemi uscire," imploro. Nessuno mi vede qui, non c'è nessuna vera umiliazione. Non l'hanno mai fatto prima. Non ha senso. "Per favore!"

"Ma è una festa per te! Non possiamo ancora farti uscire. Non essere scortese, Paige. Le cose dentro ti stavano aspettando!" Dice Diana dall'altra parte, ridendo dopo aver detto questo mentre io continuo a picchiare contro la porta.

"Per favore, fatemi uscire!" Chiedo di nuovo, cominciando a disperare.

Non mi piacciono i posti piccoli perché mi fanno sentire un po' claustrofobica, ma non è niente in confronto al fatto che so che stavolta sono stata chiusa di proposito, e che non hanno intenzione di lasciarmi andare a breve.

CRUSHED (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora