Capitolo 3 - Il trattato

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21 febbraio 2400 - Stazione Deep Space Nine - Sala conferenze

Superata la battaglia ci riunimmo nuovamente nella sala conferenza sulla stazione e questa volta gli ambasciatori erano molto più aperti al dialogo, ma non era comunque facile discutere e per diminuire un po' la tensione decisi di offrire a tutti un po' di Rut Beer e di Slug'o Cola accompagnate da bruschette all'italiana.

Tutti aprezzarono molto quel "rinfresco" improvvisato e la mia fatica fu ben ripagata, le discussioni procedettero più lentamente con toni più bassi e calmi e ciò mi avrebbe dovuto rassicurare ma sentivo qualcosa, come un presentimento che mi diceva di stare attento perchè da li a poco sarebbe successo qualcosa.

Il mio "sesto senso" era stato ancora una volta infallibile e da li a pochi secondi suonò l'allarme intruso nella base, il che era molto strano dato che non c'era traccia di navi nemiche e tutte quelle che atraccavano venivano perquisite e registrate, chiesi quindi agli ambasciatori di segurmi sulla Lombardia e di continuare li i negoziati per la loro sicurezza.

Ancora una volta la mia preocupazione fu giustificata, circa trenta soldati Jem'Hadar uscirono da un condotto di servizio e cominciarono a girare per la stazione cercando gli ambasciatori e uccidendo o stordendo chiunque incontrassero.

Diedi subito l'allarme alla Flotta Stellare, ordinai di staccare gli ormeggi e di tracciare una rotta per la Terra perché la priorità era mettere al sicuro gli ambasciatori.

Neanche il tempo di attivare i motori a curvatura che arrivarono dal tunnel spaziale quaranta navi del dominio, tornammo indietro per difendere la stazione e ordinai di trasferire qualche squadra della sicurezza per difendere i sistemi principali di DS9 in modo tale che potesse aiutarci nel respingere le navi nemiche e nel frattempo arrivarono cinque navi di classe Excelsior, due di classe Galaxy e una dozzina di altre navi tra Bajoriani e Tellariti.

La battaglio cominciò nel peggiore dei modi, in poco meno di 10 minuti due Excelsior furono disabilitate, diedi quindi l'ordine di separare la sezione a disco in modo tale che potessimo difendere meglio la sezione motori che trainava le navi danneggiate negli ormeggi della stazione ma non fu una delle mie migliori idee; all'inizio funzionò e mettemmo in salvo una nave ma avendo a disposizione sulla sezione a disco solamente i generatori a impulso d'emergenza la potenza degli scudi e delle armi era dimezzata.

La sfortuna puntuale come sempre ci fece colpire da una nave nemica, gli scudi incassarono un colpo in pieno scendendo al 30%, diedi l'ordine di fare fuoco con tutto quello che avevamo a disposizione ma non era sufficente; anche le navi Tellariti e Bajoriane cominciavano a subire perdite e mentre la sezione motori della Lombardia trainava le navi al sicuro, noi ci ritrovavamo circondati dal nemico.

Emilie che era al comando della sezione motori mi chiamò per dire che nella sala conferenze, era stato firmato un trattato temporaneo tra gli ambasciatori e che da li a pochi minuti sarebbero arrivate altre navi Tellariti mentre le fregate Bajoriane sarebbero arrivate qualche ora più tardi perchè non ancora equipaggiate di motori a curvatura.

Mentre difendavamo la stazione con "unghie e denti" il tunnel spaziale si aprì di nuovo, arrivarono altre navi Jem'Hadar e come kamicaze si lanciarono contro le Galaxy, fortunatamente riuscirono anche loro a separare la sezione a disco ma si ritrovarono nelle nostre stesse condizioni, con armamenti limitati e potenza ridotta.

La nostra sezione motori non subì gravi danni, diedi l'ordine di riunire la nave e di aiutare gli alleati ma anche facendo così la battaglia non volgeva a nostro favore almeno però gli ambasciatori avevano firmato un trattato.

Un altro giorno nella flotta [Riscrittura iniziata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora