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"Sono fredda con ciò che mi circonda perché esso mi ha congelato, letteralmente, non è una strana metafora o un detto che mi hanno tramandato le mie generazioni passate, è verità.

Non so spiegare perché reagisco così, perché giudico gli altri partendo dalla loro capacità nell'interagire con il mondo esterno, fino al più insignificante difetto che riesco a trovare in loro, come una voglia in una posizione strana, che io immaturamente deriderei.

So che sono esempi innocenti, fino a quando non capita che io reagisca nel più sbagliato dei modi, con la forza, con le mani.

Vi potreste mettere a ridere nel sentirmi dire che il precedente psicologo che ho visto è finito all'ospedale per colpa dei segni rossi che aveva sul viso, perfetti come fossero stati fatti con il pennello, ma ciò che capitò a me fu peggiore." Lo strizza cervelli ancora una volta mi guarda esterrefatto, forse perché pauroso di ciò che potrei fargli, oppure inconsapevole di quel che successe a me.

Bastó alzare la maglia per fargli capire, non mi vergogno della nudità, quindi non mi vergogno neanche nel dire che quel giorno non portavo il reggiseno, suppongo però , che il dottore posto difronte a me, ne abbia viste troppe per potersi ricordare di tutto ciò in futuro, e se così non fosse non mi importerebbe.

Tornando a casa penso a ciò che non ho mai mostrato a nessuno, ma evidentemente mi sono sentita in grado di farlo vedere ad un pazzo perchè è questo che sono gli psicologi, dei pazzi che cercano di risolvere i problemi di altri per non pensare ai loro. Le cicatrici che ho sul petto, sono dovute dalle frustate, che secondo alcuni, mi sono meritata, sono la mia vergogna, sono ciò di qui io non vado fiera.

Appena entro in casa sento il forte aroma delle candele, che strani parenti lontani mi spediscono sempre, ogni mese mi mandano una lettera accompagnata da una candela, sempre diversa, a partire dal colore per arrivare alla fragranza.

Nonostante mi facciano cagare le candele, queste le apprezzo miracolosamente, forse perchè non sono mai stata abituata a ricevere attenzioni, e anche se sono da parte di una lontana parentela, non m' importa.

Corro sotto la doccia come fosse l'ultima a mia disposizione, ma non appena sento l'acqua fin troppo calda a contatto con la mia pelle, mi sento violata, mi sento come se qualcuno stesse invadendo il mio spazio vitale, e questo non è un buon segno, vuol dire che le sedute dal pazzo non stanno funzionando, e se così fosse, potrei tornare in depressione, come è già successo.

Undressed skinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora