Capitolo 2

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Vado velocemente, anzi corro, anzi VOLO a scuola. Voglio subito raccontare il mio sogno alla mia amica e non smetto di pensarci nemmeno un secondo, mentre attraverso la strada e cammino superando tutti sul marciapiede. Raggiungo l'edificio scolastico e fuori dal cancello noto subito Costanza, con i suoi capelli sgargianti e un gran sorriso. Mi viene incontro con il cellulare in mano e urlando: "Guarda che figo!!!" mentre alcuni studenti la guardano, perplessi. Mi sbatte il cellulare sotto il naso e quasi mi sento male. Queste cose al mattino sono altamente nocive. Una foto di Chris Pratt.
"Costanza puoi evitare? Non sono neanche le otto. Mi sento male sul serio...ahahahah!" le dico mentre entriamo a scuola.
"No, non ce la faccio, devi capire che Chris è meglio di Giannelli!" ribatte la mia amica.
"Questa non te la faccio passare! Davvero. Hai un minimo di cervello??? Come fai a non capire che quel Chris non mi piace? Simone è il migliore."
E poi, senza farla ribattere dico: " Comunque, ti devo raccontare il mio sogno..."
"Non ci credo, hai di nuovo sognato Giannelli?! Ma tu non sei normale..." sbotta Costanza.
Le racconto tutto il sogno, sottolineando più volte che c'era anche lei ed era molto emozionata. Non l'avessi mai fatto! Questo scatena nella mia amica una rabbia che la porta a farmi vedere altre tre foto di Chris Pratt. Entriamo nella nostra classe, la 4 C, mentre Costanza continua a predicare ininterrottamente sulla "bellezza" di quel Chris.
"Anyway, ora c'è storia dell'arte e interroga quindi ti posso raccontare tutti i dettagli del sogno... tipo il suo sorriso, la sua maglietta con il suo profumo..."
Costanza fa una faccia completamente disperata e la sento sussurrare: "è partita, non la recupero più..."
Io sorrido e cerco di concentrarmi sulla voce della professoressa e dei miei compagni interrogati. Fallisco miseramente per colpa del sorriso di Simone che non se ne vuole andare dalla mia testa.
* tre ore dopo *
Finalmente suona la campanella dell'intervallo. Dopo due ore di storia dell'arte e una di matematica, possiamo uscire un po' dalla classe e posso ricominciare a tormentare Costanza con i miei due sogni più grandi: incontrare Simone Giannelli e giocare a pallavolo in serie A. La mia povera amica incrocia le braccia e comincia a fischiettare e canticchiare " lalala... non ti sento.!"
Sono disperatamente disperata. Non capirà mai fino in fondo i miei sogni ahah!
Rientriamo in classe e ci prepariamo per un'ora di storia. Finita storia abbiamo inglese. La professoressa ci chiede di scrivere una lettera a una persona molto importante per noi (ovviamente dobbiamo scrivere in inglese). C'è chi scrive alla migliore amica o amico, chi scrive al fidanzato o all'ex che le manca tanto... io non voglio scrivere ad una persona che posso vedere tutti i giorni, perché con loro preferisco parlarci a voce, a faccia a faccia. Penso che abbiate ormai capito chi è il "destinatario" della mia lettera.

Eccomi! Questo è il secondo capitolo. So che probabilmente sono un po' corti. Penso che però saranno sempre più o meno così. Li sto scrivendo tutti su dei fogli, in brutta e per averli sempre qui da poter rivedere, sono tutti lunghi due facciate, circa. Quindi penso che saranno sempre così. L'importante è il contenuto no? Spero quindi che vi piacciano. A presto! 😘

Io, la pallavolo e i miei sogniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora