Capitolo 5

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17.20
Siamo in palestra e stiamo facendo il riscaldamento. Ovviamente la mia mente è sovraccaricata di pensieri, come sempre. Non riesco proprio a capire come alcune mie compagne possano essere tranquille e senza pensieri prima di iniziare una partita. Io non ce la faccio! Però devo dire che prima ero più in ansia. Dopo aver guardato un po' le avversarie abbiamo acquisito sicurezza e ora siamo più tranquille.
Entriamo in campo e noto subito la mia amica Costanza che urla dagli spalti:
"Forza ragazze! Vai Deniii"
D'istinto, sorrido e guardo il mio avambraccio sinistro. No, non sono matta, sto guardando il mio avambraccio perché ci ho scritto con una penna le lettere SG. Sembra un tatuaggio vero e lo adoro. Oltretutto è carinissimo perché lo vedo sempre, quando mi alzo la palla per battere, quando faccio un bagher...
Ed ecco il fischio d'inizio, quel suono che ho imparato ad amare, perché è sempre l'inizio di tutto, l'inizio di una piccola avventura, che poi quando finisce però lascia sempre il segno dentro di te.
Battiamo noi ed è subito un ACE!!! Battiamo ancora, loro ricevono, riescono a costruire, attaccano ma noi difendiamo e la nostra schiacciatrice migliore contrattacca, andando a segno. Continuiamo a giocare davvero bene e vinciamo il primo set. Ora siamo a metà del secondo set, 14-12 per noi. Loro stanno ricevendo una nostra battuta. Ricevono molto bene, la palleggiatrice alza e io e una mia compagna ci spostiamo, pronte a fare un muro. Ci crediamo, saltiamo e per pochi millisecondi pensiamo solo al nostro obiettivo. Sento il pallone che rimbalza sul mio avambraccio (sì, quello con il tatuaggio finto ahah😍😂) e lo vedo ricadere nel campo avversario. Mi sento leggera come una piuma, mi sento bene, so che siamo forti e possiamo continuare a giocare bene, sempre unite, sempre insieme! Esultiamo, sorridiamo e andiamo avanti, pronte a dare sempre il massimo!
*qualche ora dopo, 23.30*
Abbiamo combattuto tanto per questa vittoria e siamo riuscite a portarcela a casa! Abbiamo dimostrato che durante gli allenamenti ci siamo impegnate davvero, e che ora dobbiamo cogliere i frutti del nostro lavoro e continuare a migliorare. Non è stato facile, oltretutto io devo ancora migliorare in ricezione e difesa, perché so che quello che faccio non è abbastanza.
Alla fine della partita siamo andate fuori a cena a festeggiare e ci siamo divertite moltissimo!
Ho messo su Instagram alcune foto della partita, dove si vede anche il "tatuaggio" e ho taggato Simone, nella speranza che le veda, anche se so che è davvero difficile che succeda. Ora sento di dover chiamare la mia amica Costanza, perché le devo confessare un pensiero che ho da tutto il giorno.
Il telefono squilla due o tre volte e poi Connie risponde:
"Ehi, dimmi! Hai bisogno?"
"Scusa, non ti volevo disturbare... stavo pensando a una cosa..."
"Riguarda Gian, vero?"
"Ehm.. si. Hai indovinato. C'è una partita fra un mese e mezzo circa, che tengo molto a vedere. È al PalaTrento. Io ci voglio andare, voglio incontrarlo, voglio sentirmi anche io nel posto giusto al momento giusto, anche solo per qualche istante. È il mio sogno più grande"
"Hai ragione, capisco!" risponde la mia amica
"Grazie, ti va bene se domani a scuola ne riparliamo?"
"Certo, perfetto! A domani. Buonanotte!"
"Grazie ancora. Buonanotte!" E chiudo la chiamata.

Eccomi sono tornata! Scusate la lunga assenza, ma dovevo modificare un po' i capitoli, poi sono molto impegnata anche la scuola e ho poco tempo libero da dedicare alla storia. C'è una speranza ora per la protagonista? Chi lo sa? A presto, con il prossimo capitolo!❤️

Io, la pallavolo e i miei sogniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora