Capitolo 4

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Ok, ammetto che mentre entro a scuola e vedo alcune coppiette che si baciano e si salutano prima di raggiungere le loro classi un po' sono invidiosa. Non tanto, un pochino, e non me ne vergogno. Non ho mai avuto un ragazzo serio e sinceramente non ne ho mai voluto uno, perché avevo la pallavolo e Simone, il mio idolo, una delle persone più importanti della mia vita, e stavo bene così. Qualche volta mi sono sentita un po' esclusa quando le mie compagne parlavano dei loro ragazzi, delle feste a cui andavamo insieme il sabato sera... ma a tutto questo non ho mai dato tanta importanza, in ogni momento di sconforto c'era sempre Simone che riusciva a sollevarmi il morale, come se fosse qui con me, vicino.
In questi ultimi tempi, però, mi sta capitando spesso di pensare a come sarebbe la mia vita se anche io avessi un fidanzato, non uno qualunque, lui. LUI. Cioè, pensò abbiate capito chi. Mi faccio un sacco di invenzioni nella mia mente contorta ahah.! E, sì, lo so che sono stupida e che non succederà mai, ma non posso fare a meno di farmi tutti questi film mentali. Costanza pensa la stessa cosa di quel Chris Pratt. Abbiamo indetto una sfida chiamata "Chi è più bello?" e la vincerà chi troverà la foto migliore del suo idolo... io l'ho già trovata la foto migliore di Simone ed è stupenda😍!!!
Mi sento già la vittoria in tasca, ma la mia amica insiste nel dire che la sua è meglio è praticamente finiamo per battibeccare ogni giorno per questa cosa. Ovviamente, è solo invidiosa. Simone è senza dubbio il più bello!

*cinque ore dopo*
Esco da scuola a braccetto con Costanza e ci dirigiamo verso casa. La mia e la sua sono abbastanza vicine e al ritorno da scuola andiamo sempre insieme.
"Hai in mente il mio sogno vero, Connie? Quello per cui ti faccio impazzire da non so quanto tempo..." esordisco io.
"Certo. Incontrare Giannelli?" chiede lei.
"Ecco, indovinato. Il problema è che ci sto male per questa cosa, per tutte le persone che sono riuscite a incontrarlo e a realizzare il proprio sogno, mentre io sono ancora qui, a pensarlo e basta. Ci sto male. Devo trovare i biglietti per una partita e andarci. Ormai ho 17 anni, prendo il treno e ci vado da sola, perché ci tengo troppo." Rispondo subito io, tutto d'un fiato.
"Ok, fai come vuoi. Tu secondo me sei matta!" e ride.
"Non mi importa. Se queste sono le emozioni che si provano ad essere matte, voglio esserlo per sempre!" ribatto io, pensando alla felicità, alla tristezza, a tutte le emozioni, sia belle sia brutte, che mi fanno provare la pallavolo e Simone.

* venerdì *
ANSIA. Fra due ore ho la prima partita del campionato. Sono troppo in ansia. Devo stare calma. Sono le 16 e sono a casa, in bagno. Sto fissando il mio volto ansioso riflesso nello specchio da tipo cinque minuti. Ho chiamato la mia compagna di squadra Diara alle 15.10 e siamo state al telefono 45 minuti! Tipiche telefonate pre-partita... all'inizio abbiamo cercato di distrarci parlando di un nuovo negozio aperto da poco nel centro , della gita che forse si farà con la scuola... ma poi, inevitabilmente, siamo finite a parlare di pallavolo e della partita imminente. Siamo nettamente più forti noi. Sappiamo un po' di cose della squadra che affronteremo oggi perché ci gioca una cugina di una mia compagna e così, dopo aver visto un loro allenamento, lei ci ha potuto raccontare qualcosa. Nonostante tutto, anche gli esercizi di yoga (🙄) che mi ha consigliato mia mamma, non sono calma. Per niente. So che dovrei stare un po' più tranquilla ma non ci riesco...
Faccio qualche respiro, penso a Simone e lui sì che ha un effetto calmante su di me. Ora sto decisamente meglio. Mi infilo la divisa e poi sono pronta. Ho voglia di combattere. Ho voglia di vincere.

Ciao a tutti! Vi ringrazio già se a avete letto la mia storia fino a qui, senza mollare, perché so che per ora non è interessantissima. Però la vita non è tutta rose e fiori e quindi di momenti belli ce ne sono alcune volte un po' di più, altre un po' di meno. Oltretutto, vorrei scrivere una storia con un piccolo fondo di verità. La felicità fa parte della vita. Certe volte vanno a braccetto, certe volte no. Denise dovrà conquistarsela la sua felicità, con impegno e determinazione! A presto e ancora GRAZIE! ❤️

Io, la pallavolo e i miei sogniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora