Era passata una settimana dal giorno del colloquio e dal giorno in cui Benjamin era improvvisamente ricomparso nella vita di Federico. Non si erano più sentiti né tantomeno visti e il biondo non aveva ricevuto ancora nessuna telefonata da parte del signor Stylinson. Era sera, e Federico si stava preparando per uscire. Poche ore prima aveva ricevuto una telefonata da parte di Thomas in cui gli chiedeva di raggiungerlo a casa sua per andare insieme ad una festa fuori città e, nonostante Federico non sprizzasse entusiasmo da tutti pori, alla fine cedette e accettò. Aveva optato per un look casual, che non attirasse troppo l'attenzione su di lui: jeans neri aderenti al punto giusto e con un piccolo strappo sulla coscia, maglietta bianca, vans ai piedi e capelli tirati all'insù dal gel. Stava molto bene vestito in quel modo, doveva ammetterlo, ma non gli interessava più di tanto. Si spruzzò due gocce del suo profumo preferito, si guardò un'ultima volta allo specchio, afferrò le chiavi della macchina e uscì di casa, mandando un messaggio a Thomas e dicendogli di scendere. Fortunatamente le loro case distavano solo cinque minuti e, per qualche strano motivo, Federico non beccò né traffico né semafori rossi, così in pochissimo tempo si ritrovò a suonare il clacson parcheggiando davanti al portone della casa del suo amico.
"Ciao Fè" esclamò allegro, chiudendo lo sportello dell'auto e allacciandosi la cintura.
"Ciao" rispose lui sorridendo e mettendo subito dopo in moto.
"Chi ha organizzato la festa?" Chiese il biondo dopo più di venti minuti passati in silenzio ad ascoltare la musica che in quel momento la radio stava trasmettendo.
"Un amico di Michele, non penso di conoscerlo ma da quello che ho capito si chiama Stefano." Rispose Thomas, mettendo una mano fuori dal finestrino e godendosi il leggero venticello che lo faceva rabbrividire a contatto con la sua pelle. Federico annuì semplicemente con la testa e svoltò a destra, trovandosi davanti ad un'enorme villa con tanto di piscina in cui alcuni degli invitati si stavano divertendo.
Cliché, pensò Federico sorridendo leggermente mentre si incamminava verso l'entrata seguito dall'altro ragazzo.
L'interno della villa era sicuramente meglio dell'esterno, per quanto possibile, e l'ampio salone era praticamente zeppo di ragazzi sudati che ballavano a ritmo della musica che le potenti casse riproducevano. Una smorfia di disgusto comparve sulla faccia di Federico che per la millesima volta nella sua vita si ritrovò a pensare che quello non era sicuramente il suo posto. Non aveva mai amato particolarmente tanto quei generi di party, troppo caos, troppe persone nuove e troppo alcol. Preferiva di gran lunga le piccole festicciole che una volta ogni tanto lui e la sua combriccola di amici si prendevano la briga di organizzare, qualcosa di più intimo ecco.
"Finalmente siete arrivati!" Esclamò Michele, abbracciando calorosamente entrambi i ragazzi e bevendo un sorso del suo drink.
"Noi siamo di là, raggiungeteci quando volete" aggiunse sorridendogli gentilmente e indicando col dito un divanetto in fondo alla sala, prima di raggiungere il suo gruppo di amici.
"Vado a prendere qualcosa da bere, tu cosa vuoi?" praticamente urlò Thomas nel suo orecchio, cercando di sovrastare il rumore della musica.
Con un segno della mano Federico gli fece capire di non voler bere niente e andò a sedersi su un divano bianco leggermente più nascosto rispetto agli altri. Non vedeva seriamente l'ora di tornare a casa e quando si rese conto che erano solo le undici sbuffò e buttò la testa all'indietro.
"Che c'è? Non ti diverti?" Sentì urlare da qualcuno che si era appena seduto al suo fianco. Si girò per controllare chi fosse e "Benjamin! Ancora tu?" domandò imbarazzato.
"Ancora io! Non ti ho più visto nell'ultima settimana." Constatò il moro, bevendo uno strano drink dal colore rosa shocking.
"Non devi per forza vedermi ogni volta che esco sai? E poi sono stato molto impegnato negli ultimi giorni e non mi andava di uscire." Rispose con tono stizzito, tornando nella posizione precedente e dandogli le spalle.
Benjamin roteò gli occhi e sbuffò, avvicinandosi ulteriormente al corpo del più piccolo.
"È passato tanto tempo se non sbaglio." Disse ad un certo punto il moro, guardando in un punto indefinito della stanza.
"Ah?" Chiese Federico aggrottando le sopracciglia e non capendo cosa intendesse.
"Dico, sono passati tanti anni da quando ci siamo lasciati. Tu hai avuto altre storie e io pure, eppure ti ostini a trattarmi come se non valessi nulla per uno sbaglio che ho fatto quando avevo solo 18 anni. Sicuro di averla superata?" Chiese, parlando lentamente e scandendo perfettamente ogni singola parola in modo che il biondo capisse il suo discorso.
Federico si alzò di scatto dal divanetto, posizionandosi a braccia incrociate davanti al ragazzo seduto e avvicinandosi pericolosamente al suo viso.
"Non so cosa ti passa per quella cazzo ti testa Benjamin, ma io non ho assolutamente bisogno di te nella mia vita okay? Hai detto bene, è passato tanto tempo, ho avuto altre storie e ho superato perfettamente quello che è successo tra di noi. Non sei nessuno per ricomparire all'improvviso dopo lunghi anni di assenza e pretendere che io faccia finta di niente e ti sia amico!" Urlò arrabbiato, con il naso che quasi sfiorava quello del moro, che se ne stava in silenzio a guardarlo con gli occhi sbarrati, stupido dalle sue parole.
Senza dargli possibilità di rispondere Federico se ne andò, passando in mezzo alla folla di persone e spintonando chiunque gli intralciasse il sentiero, ricevendo parecchie occhiatacce. Non appena arrivò fuori prese un profondo respiro, respirando l'aria a pieni polmoni e massaggiandosi le tempie. Aveva troppi pensieri che lo martellavano, troppe emozioni che nemmeno lui riusciva a spiegarsi e tanta rabbia. Ma rabbia nei confronti di chi? Si ritrovò a pensare.
Era arrabbiato con Benjamin per il suo comportamento strafottente e il suo improvviso ritorno oppure era semplicemente rabbia verso se stesso per non essere riuscito ad andare completamente avanti,forse?N.A: Hei! Come state?
Vorrei ringraziarvi per le visualizzazioni e i commenti che avete lasciato sotto il primo capitolo, mi fa davvero piacere leggerli. Cosa ne pensate dei personaggi??🎈

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A parte te; Fenji
FanfictionErano cresciuti. Nessuno dei due era più quel timido ragazzino alle prese con la prima cotta. Erano cresciuti e si erano allontanati, chiudendo una volta per tutte quel capitolo che aveva segnato gli anni più belli della loro adolescenza. Entrambi a...