The Queen in the North- Cap. 3

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Quella notte Jocy dormì ben poco. Non riusciva a non pensare alla cavalcata dell'indomani mattina e alle bellissime parole che Ned aveva usato con lei. Erano più o meno passate due ore da quando Jocy si era ritirata nella sua stanza per cercare di dormire, senza riuscirsi.
"Avanti Jocy" disse tra sé e sé "devi dormire, domani non puoi permetterti di fare brutte figure." Sebbene Jocy fosse una ragazza che cercava di fregarsene del giudizio degli altri, per lei quello di Ned valeva più di ogni altra cosa, inoltre era la prima volta che andava a cacciare in gruppo e non solo con suo fratello Edmund e questa cosa le metteva davvero tanta agitazione. Continuò a rigirarsi nel letto per un'altra mezza oretta circa, poi decise di alzarsi. Si mise la veste da notte sopra il suo pigiama verde tutto ricamato e uscì dalla sua stanza. Era circa l'una di notte e di sicuro era certa che non avrebbe trovato anima viva in giro per la fortezza, o almeno lo sperava, dato che era uscita in condizioni pessime.  Si aggirò per tutto il castello cercando di distrarsi. Ad un certo punto camminando distrattamente e con la stanchezza che cominciava a farsi sentire, si imbatté in un giovane ragazzo che si scusò subito con lei. Solo in un secondo momento riconobbe quei ricci così morbidi e quegli occhi così scuri e profondi. "Jon, come mai siete sveglio?"
"Potrei farvi la stessa domanda"
Jocy fu abbastanza sorpresa dalla prontezza con cui il bastardo le rispose. Lei sembrò ignorare l'affermazione fatta poco prima dal ragazzo e insistette.
"Come mai in giro?"
Jon sospirò "Spesso mi capita di non riuscire a dormire mia Lady, voi invece?"
"Oh io?" Non se la sentiva di dire a Jon  la verità, soprattutto perchè non lo conosceva.
"Capita anche a me" disse abbassando lo sguardo. Jon accennò un sorriso divertito. Quando Jocy se ne accorse sbuffò. "Che c'è?"
"Oh niente" disse Jon avvicinandosi a lei, sfiorando la sua spalla e portando la sua bocca a qualche centimetro dal suo orecchio. "Siete adorabile quando mentite". Jocy rimase paralizzata. Sentire la spalla di Jon sfiorare la sua e il suo respiro caldo, le labbra così vicine alla sua pelle la fece trasalire e un brivido le corse lungo la schiena. Non pensava che Jon sarebbe stato in grado di avvicinarsi così tanto a lei, non dopo quello che era successo nella stalla, la situazione era completamente diversa. Era come se fosse impotente, era Jon a gestire la situazione in quel momento. Lo vedeva così diverso, fino a un momento prima pensava che Jon fosse impacciato con le donne mentre ora non sapeva cosa pensare. Riuscì ad alzare leggermente lo sguardo, ma non abbastanza da guardarlo negli occhi. Nessuno era mai riuscita a farla arrossire, e quando Jon notò la cosa non potè fare a meno di sorridere più intensamente. Jon riprese a camminare nella direzione opposta a quella di Jocy.
"Non siete mai andato a caccia?"
Jon esitò un attimo prima di rispondere "emh, no"
"Buona notte Jon Snow" e così Jocy tornò nella sua stanza.
Si buttò sul letto e pensando a quelle strane e piacevoli nuove sensazioni provate un momento prima, cadde in un sonno profondo.

Jocy si svegliò di soprassalto, ricordandosi che aveva un impegno molto importante. Non sapeva che ore fossero, ma di sicuro era in ritardo. Così scesa dal letto, si preparò in pochi minuti, prese arco e frecce e uscì di corsa ferso la stalla senza neanche pensarci. Temeva che fosse troppo tardi. Infatti quando arrivò non c'era nessuno e tutti i cavalli eccetto il suo erano spariti. Si guardò intorno disorientata, poi il suo sguardo cadde su una serva di Grande Inverno che stava sistemando tutto il necessario per la pulizia dei cavalli.
"Dove sono finiti tutti quanti?"
"Mia lady, sono partiti circa un ora fa per andare a caccia"
Jocy non poteva crederci; erano già partiti, senza di lei...era successo. Non poteva permettere che un occasione del genere sfumasse davanti ai suoi occhi,  non per colpa di un lieve ritardo. Sistemò con una rapidità incredibile il suo cavallo, il suo arco e le freccie. "Sai per caso dove vanno di solito?"
"Da quanto so vanno verso Nord-Est, ma io sono una semplice serva e non me ne intendo di caccia"
"Grazie mille" non riuscì neanche a finire la frase che già era partita verso Nord-Est, come le era stato indicato. Cavalcare la faceva sentire libera, era una cosa che faceva da quando era piccola; amava il vento tra i capelli e i deboli raggi del sole del Nord sulla sua pelle. Non aveva mai cavalcato così veloce in vita sua e, nonostante fosse molto agitata per la sua figuraccia con Lord Eddard, riuscì a godersi la cavalcata, con il respiro affannoso e il cuore che le esplodeva nel fragile petto.
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"Che giornata scarsa, mi sono scappati tutti i cervi"
"Oh dai Robb, figliolo, non essere pessimista"
"Padre, ne ho già visti tre e non ne ho preso neanche uno"
"Lord Stark vostro figlio ha ragione" si 
intromise Theon "Sono scappati tutti anche a me"
Quando Theon finì di pronunciare quelle parole, tutti e tre avvistarono una cerva. Si scambiarono degli sguardi complici e lentamente si avvicinarono con arco e freccie in mano, cercando di limitare i rumori al minimo. Proprio allora Peter, che fino a quel momento era stato ignorato dalla famiglia Stark, volendo farsi notare mostrando la sua superiorità, scoccò una freccia in direzione della cerva, che iniziò a correre. "Maledizione" disse Ned tra sè e sè mentre iniziava ad inseguire la cerva. Subito dopo iniziarono a inseguire la cerva anche Robb, Theon, Peter e Jon, che si trovava con loro.
Jon e Robb erano i più abili nel cavalcare e di conseguenza raggiunsero per primi la cerva. Nonostante fossero a qualche metro da lei non riuscirono a prenderla.
"Non fatevela scappare!" Urlò Ned in lontananza.
In quel momentò il rumore di una freccia veloce che tagliava il vento rapì l'attenzione di Jon e Robb. La cerva, colpita sul collo, barcollò per qualche istante per poi cadere a terra. Robb e Jon si scambiarono un occhiata confusa. Ned e Theon quando arrivarono e videro la cerva morta si congratularono con Robb e Jon, mentre Peter mandava giù un colpo grosso.
"Complimenti ragazzi" disse Ned mettendo le mani sulle spalle di Robb e Jon, fiero dei suoi figli.
"Lord Stark, non abbiamo preso noi la cerva" confessò Jon. Ned sembrò sorpreso e molto confuso.
"A noi stava scappando, poi ad un certo punto abbiamo sentito una freccia, poi la cerva è caduta e-" poprio mentre Robb spiegava la situazione al padre, tutti sentirono in lontananza qualcuno cavalcare. Robb e Jon, che si trovavano davanti rispetto agli altri, sfoderarono la spada. Ned, Theon e Peter si misero sull'offensiva. "Nessuno caccia qui oltre a noi" disse Jon a denti stretti. Tutti e tre aspettarono in silenzio, pronti a dover affrontare un possibile nemico di Casa Stark. La persona in questione stava cavalcando così velocemente che per fermarsi il cavallo dovette impennarsi. Quando il cavallo si abbassò tutti rimasero più che stupiti, erano a bocca aperta.
Jocy, con i capelli scompigliati e l'arco ancora ben stretto nelle mani, guardò soddisfatta la cerva.
"Chiedo scusa per il ritardo, davvero, non era mi intenzione mancarvi di rispetto Lord Stark" disse alzando lo sguardo ma trovando, invece di Ned, Jon davanti a sé. Era confusa, ricordava che Jon le avesse detto di non essere mai andato a caccia. Scrutò Jon con uno sguardo pieno di rabbia e delusione; non riusciva a capire perchè le avesse mentito. Jon si ricordò della converzaione della notte prima e solo allora capì che Jocy era nervosa proprio per questo motivo, così abbassò lo sguardo per l'imbarazzo, nonostante vederla così disinvolta nella caccia gli aveva procurato una sensazione di fierezza.
"Ci avete procurato la cena, direi che le scuse sono più che accettate" disse Ned sorridendo dolcemente a Jocy. Lei non ricambiò quel sorriso, era troppo arrabbiata per la bugia che Jon le aveva raccontato. Robb e Jon rimisero le spade nella loro fodera.
"Se non oso troppo, come avete fatto?" Disse Theon quasi ridendo e ancora sbalordito. Jocy si girò a guardarlo con disprezzo "Cosa intendete insinuare?"
"Lord Robb e Jon non sono riusciti a prendere la cerva e, capitemi, loro sono i migliori cacciatori di Grande Inverno." Robb e Jon guardarono Jocy aspettando una risposta. Jocy scrutò Robb e Jon, fece un sorriso furbo e poi tornò a Theon. "Evidentemente non sono così bravi." Peter in quel momento odiò la sorella come non aveva mai fatto, dato che per l'ennesima volta si era mostrata superiore. Jocy legò la cerva al suo purosangue e iniziò a cavalcare verso Grande Inverno in silenzio, senza prestare attenzione al suo seguito.
Quando giunsero alle porte di Grande Inverno ad attenderli c'erano Brandon e Arya, che giocavano a rincorrersi. Quando Arya vide Jocy con la grande cerva legata al suo destriero le si illuminarono gli occhi.
"L'avete presa voi?"
Jocy sorrise alla giovane ragazzina Stark, per la quale nutriva una sincera simpatia.
"Proprio così"
"E i miei fratelli?"
"I tuoi fratelli non sono così bravi a cacciare" disse Jon scendendo da cavallo e facendo il verso alla frase detta da Jocy poco prima. Jocy lo fulminò mentre Lord Threimon avanzava impettito verso di loro.
"È una gioia vedervi tutti assieme" disse riferendosi in particolar modo a Robb e Peter. "Lord Stark, chiedo scusa per la maleducazione di mia figlia; spero abbiate capito che lei-"
"È ufficialmente la più brava cacciatrice di Grande Inverno? Si, ne ho preso atto"

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