Capitolo 6

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Vidi che sul comodino c'era un altro biglietto stavolta di cartone rosso e con un pennarello indelebile nero scritto:"Sono morti i tuoi genitori tra poco te lo diranno i direttori,ora sei solo perché ti hanno abbandonato tutti." Totalmente allibito e triste mi misi a piangere come un neonato quando ha fame,entrarono subito i miei compagni di stanza e mi chiesero cosa fosse successo,così dopo che gli spiegai tutto siamo andati per dritto dalla direttrice dell'istituto,la quale questa volta chiamò la polizia che venne e fece varie indagini.
Passarono i giorni,era Lunedì ed era appena iniziata la pausa dopo la lezione di inglese,venne Morgan che con la sua solita aria da psicopatico mi disse:"Caro George,non ti grucciare la tua vita ha un senso quello di essere un bersaglio della Camera dei Lord del governo."E stupido come sempre esclamò:"Non dovevo dirlo"e scoppiando in lacrime scappò dicendo:"Noooooo,ha scoperto tutto ora i superiori mi uccideranno."
Iniziai a spaventarmi e a pormi tante domande inizia a capire molte cose.
Così da quel giorno mi decisi per la seconda volta che appena completato il percorso di studio in quell' istituto sarei andato in capo al mondo pur di scoprire la verità,ma decisi anche che  dovevo fare finta di niente e recitare.Passarono i giorni,i mesi,un anno e quello era per fortuna l'ultimo,Morgan se ne era andato via all'inizio di quest'anno,era tutto più vivibile senza i suoi scherzi e le sue minacce da pazzo.
La professoressa di greco Mrs Pool era sempre più contenta dei miei risultati scolastici nella sua e nelle altre materie...

Quattordicesimo LordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora