Capitolo 1

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                                                                   Settembre

"Lara muoviti devi entrare in prima ora, se fai tardi poi farai i conti con tuo padre" mi rigirai nel letto riluttante sull'alzarmi o no.
Mi alzai e andai in cucina a prendere il caffè e poi tornai di nuovo in camera mia. Andai in balcone e accesi una sigaretta. 7:00 del mattino e come ogni giorno dall'inizio della scuola non avevo voglia di fare granché, odiavo quel posto fin da quando ero solo una bambinetta iperattiva. Fumai lentamente, godendomi ogni singolo tiro di quella sigaretta che volevo non finisse mai. Quando finii andai a cambiarmi e mi truccai, non mi misi molto in tiro, indossai solo un paio di jeans scuri e una felpa grigia, anfibi e come trucco solo un po di matita, mascara e rossetto rosso. Tenni i capelli sciolti, misi il giubbotto leggero e presi lo zaino prima di uscire dall'appartamento e andare a prendere l'autobus. La fermata non era lontana da casa mia così accesi un'altra sigaretta e in cinque minuti ci arrivai e aspettai il primo autobus disponibile. Non sopportavo il casino che facevano le persone e le macchine in fila che aspettavano lo scattare del semaforo, specialmente di prima mattina quando ero ancora abbastanza frastornata dal sonno, per questo misi le cuffiette e ascoltai "Fkin' Perfect" di Pink. Quella canzone mi era entrata nel cuore dalla prima volta che l'avevo sentita, rispecchiava appieno la mia vita e forse era per questo che l'amavo così tanto.
Finalmente l'autobus arrivò e mi sedetti agli ultimi posti, aspettando di arrivare a scuola cullata dalla musica. Per fortuna all'andata non c'erano persone che dovevo salutare, a differenza del ritorno che per me era insopportabile su questo.
Arrivai a scuola con alcuni minuti di ritardo ma per fortuna quando entrai in classe la prof ancora non c'era...pff meno male almeno non dovrò sorbirmi una lagna appena arrivata...posai lo zaino e mi sedetti al mio posto e cercai con lo sguardo la mia amica, nonché compagna di banco. In realtà avevo solo due amici in classe, Laide e Jeff, gli volli bene fin da subito e mi ci trovai molto in accordo anche caratterialmente.
La vidi parlare con un altra nostra compagna di classe e cosi corsi e l'abbracciai da dietro, mi sentivo stupendamente ogni volta che lo facevo, "Ma buongiorno Laide allora come va oggi?", feci il mio solito sorriso a trentadue denti. "Oh buondì, dio hai tutta l'aria di una che ha fatto nottata eh?! Comunque tutto ok anche se sono agitata per la verifica di inglese dell'ultima ora, sai come sono no?! Non riesco mai a fare bene le cose in una sola ora!!" alzai un sopracciglio e ridacchiai dandole un bacio sulla guancia "sta tranquilla andrai sicuramente meglio di me e poi tu sai parlare benissimo l'inglese" mi sorrise e stava per dire qualcosa ma la prof entrò in classe e tutti noi dovemmo sistemarci ai nostri posti per l'inizio della lezione.
"Allora ragazzuoli, andato bene il fine settimana? Spero di si perché in questa di settimana dovremmo lavorare un po' di più. Ormai la scuola è iniziata da un bel po', siamo quasi a fine settembre quindi, una parola è troppa e due sono poche, diamoci da fare. Tirate fuori libri e quaderni e incominciamo"... incominciamo bene, prima ora matematica e per di più sicuramente spiegherà un argomento nuovo e io non ci capirò nulla se non seguo quindi sono costretta a seguire, uff per tutti gli dei dell'olimpo..."Lara hai il libro?" per fortuna la mia amica mi risvegliò dai miei pensieri poco incoraggianti anche se presto si sarebbero fatti vedere di nuovo, purtroppo. "Si si non preoccuparti" tirai fuori il libro di matematica insieme a tutto il resto che serviva e cercai di seguire alla meglio la lezione, anche se la testa a volte mi invitava poco cortesemente ad andare altrove.
Per mia fortuna le prime tre ore, che comprendevano una di matematica e due di italiano, passarono abbastanza velocemente e finalmente suonò la campanella della ricreazione.
Uscii solitaria dalla classe e scesi al piano terra dirigendomi al cortile interno...finalmente qui c'è un po' di pace...mi sedetti sulle scalinate, scaldata dal caldo sole delle undici.
Accesi una sigaretta e mi ritrovai di nuovo a vagare nei miei pensieri. Non stavo lì perché mi sentivo a disagio con gli altri, a differenza di quello che molti sostenevano.

La Percezione Della Normalità {Joker ff}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora