#03 - Sibilla

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Una sberla a tutti, cari masochisti che continuate a proporvi come cavie per i miei esperimenti. Bentornati in queste mie pagine di delirio mentale; oggi lo chef vi propone "Sibilla", il fantasy adolescenziale di Azzurra56, un'autrice che sta ottenendo risultati fantastici nonostante la giovane età e che in questo momento è nella top20 della categoria Fantasia! 
Ciancio alle bande, tamburino i rulli, la mia modifica riguarderà il... "Capitolo 2", con una guest star d'eccezione, la voce che ha cantato le sigle della nostra infanzia! Ma adesso basta anticipazioni, avanti la cavia!

 "Capitolo 2", con una guest star d'eccezione, la voce che ha cantato le sigle della nostra infanzia! Ma adesso basta anticipazioni, avanti la cavia!

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<Muoviti, Sibilla, oggi è l'ultimo giorno!> strillò la misteriosa donna dai capelli castani per svegliarla.

<Ma tu sei Cristina D'Avena! Quella delle sigle dei cartoni!> rispose una voce assonnata. Scese di corsa e iniziò a fare colazione in silenzio, in attesa che la divina parlasse.

<Oggi andiamo a fare shopping! Per andare all'Accademia ti serviranno cose nuove> annunciò con entusiasmo.

<Non ti chiederò cos'è l'Accademia e come hai fatto ad entrare in casa mia senza le chiavi, ma ci sto!> Era molto entusiasta perché non andava mai a far compere, e anche perché aveva ritrovato il telecomando della televisione, lo perdeva sempre quel maledetto.

Dopo che ebbero finito di mangiare tre fette di lasagna, l'arrosto di vitello, una mozzarella, quattro uova sode ed un cesto di frutta di stagione, amavano mangiare leggero a colazione, salirono sulla macchina a pedali. Ci tenevano all'ambiente e non volevano inquinare.

Arrivate al centro commerciale Sibilla guardava incredula la donna che correva da una parte all'altra afferrando vestiti, ferri da stiro, tostapane, costumi da uomo ragno e tutto ciò che attirava la sua attenzione.

<Che ne pensi?> Cristina D'Avena mostrò l'enorme mucchio di roba che aveva tra le braccia
<Sono bellissimi, ma secondo me hai qualche rotella fuori posto>. Le piaceva tutto, tanto non avrebbe pagato lei.
<Certo che sì! Prendiamo tutto! Anche il bancone ed i vestiti che indossi> strillò alla commessa che intanto stava per chiamare la polizia.

Uscite da quel negozio la pazza isterica la trascinò in un negozio di scarpe. Anche qui ne prese di tutto: scarpe con il tacco, sandali, stivali, il portaombrelli, due borse, uno scaffale, tredici mattonelle e quattro lampadine dalla vetrina.

Poi fu la volta dei trucchi. Qualsiasi tipologia di trucco esistente era stata comprata e pure la commessa. Adesso Cristina D'Avena le mostrava come avrebbe dovuto accudirla, le disse che si nutrivano con il mangime per commessi ed acqua di rubinetto.

Tutto molto bello, ma dove ha preso i soldi? Probabilmente vendeva droga o gelati di contrabbando al polo nord.

Tornate a casa di Sibilla le due prepararono per fare la cena. Sibilla prese le pizze dal congelatore, perché non si fidava a lasciar usare la cucina a Cristina D'Avena, era troppo pazza quella donna.
Mentre aspettavano che si cuocessero, Cristina D'Avena sparì e tornò dopo qualche minuto con un uovo di pasqua in mano.
<Cos'è?> chiese Sibilla curiosa.

<È un regalo per te. Era in offerta al supermercato e dovevo spendere altri 15 euro per prendere il piumone della Disney con i punti. Lo so che non è ancora Pasqua, ma io sono dipendente dalla cioccolata.>

<Aprilo> aggiunse, dandole l'uovo.
Dentro c'era uno scettro con una falce di luna.
<A cosa mi serve?> domandò prendendolo in mano.
<Questo scettro che sembra un giocattolo in realtà è il tuo scettro del potere. Adesso tu sei Sailor Sibilla!> Si alzò lasciandola ai suoi pensieri.

"Chissà a cosa serve. Posso usarlo per tagliare la pizza?"
<Sibilla muoviti!È pronto e quando avremo finito di mangiare prepareremo la valigia!>
<Ma per cosa? Quale valigia?>
<Andrai in Accademia non sei felice?>
<Eh? No, questa è casa mia, ma che vuoi> provò a protestare.
<Ormai ho già inviato la domanda, domani inizi> disse Cristina senza lasciarle scelta.

Mangiarono e poi andarono a fare la valigia.
Ci misero tutto ciò che avevano comprato e intanto Cristina le dava le ultime raccomandazioni.
<Mi raccomando, non dire a nessuno che sei una guerriera Sailor, sai benissimo che è un segreto...>
<Perché è un segreto?>
<Perché le guerriere Sailor devono proteggere la terra contro le creature magiche più potenti e trovare la regina del regno della luna> spiegò Cristina D'Avena.

<Comunque> riprese la cantante <aiuta Sailor Moon e non dire a nessuno che sei una Sailor. Se te lo chiedono dì che sei un cavallo.>
<Okay, capito.>

<Inoltre devi seguire tutte le regole della scuola, chiaro?>
<Sì ho capito Cristina.>
<Buonanotte Sibilla.>
<Buonanotte Cristina.>

La mattina seguente all'alba Sibilla fu svegliata dalla donna.
Una volta pronte salirono sulla solita macchina a pedali e si diressero verso il portale che l'avrebbe portata all'Accademia. Lo chiamavano portale per sentirsi fighe, ma in realtà era il Grande Raccordo Anulare di Roma e c'era un traffico da fare schifo. Insultarono gli altri automobilisti per tutto il tempo, fino all'arrivo.

<Ciao, Sibilla.>
<Ci rivedremo Cristina, ne sono sicura.>
Si abbracciarono, poi Cristina D'Avena spinse la ragazza fuori dall'auto.
<A presto!!!> strillò <grazie per la casa> e scappò via.
Per Sibilla sarebbe cambiato tutto, nulla sarebbe stato come prima.

Raggiunse un edificio bianco, bello a vedersi ed enorme. Ad attenderla c'era una donna sui trent'anni, con i capelli neri e gli occhi scuri come carbone. Molto bella. < Buongiorno,tu sei Sibilla?> < Sì, sono io. Credo che Cristina D'Avena si sia appena fregata casa mia.> 

Spazio del rovinatore
Finita! Piaciuta questa rilettura? Mai fidarsi di una Cristina D'Avena che si presenta a casa vostra all'improvviso! Povera Sibilla ahah
Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate mi raccomando, lo apprezzo veramente molto. Alla prossima!

Come ti rovino la storiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora