Capitolo 3

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Pov. Jeff
-primo giorno di scuola.

Stavo dormendo profondamente, quando ad un certo un rumore acuto e terribilmente fastidioso mi fece svegliare di soprassalto! " stupida sveglia " dissi spegnandola con rabbia, mi strofinai gli occhi per cercare di svegliarmi meglio. Oltre alla sveglia      " buongiorno amore mio " entro mia madre quasi urlando "ho una bellissima notizia la nostra vicina ci ha invitati sabato al compleanno di suo figlio sabato " la guardai con una faccia scazzatissima " ti prego dimmi che gli hai detto di no " gli risposi " no ovvio che ci andremo sarà una buona opportunità per fare amicizia con i vicini " mi disse con una espressione di pura gioia, a quel punto abbassai la testa come simbolo di sconfitta.
Non volevo dire a mia madre che oggi non era giornata...
Non lo era proprio...
Comunque con la mia poca voglia mi alzai lo stesso mi infilai due stracci a caso, si! Non mi sono mai preoccupato molto del mio aspetto, tanto per me faccio sempre schifo.
Quando scesi per fare colazione i miei genitori erano già seduti a tavola con mio fratello erano tutti sorridenti, sembravano quella fottuta famiglia del mulino bianco, ma cercai di non farci molto caso allora sorridi anch'io per non fare capire il mio umore contorto.
Appena finita la colazione io e lui dopo aver salutato i nostri genitori uscimmo di casa.
Oggi il tempo non era uno dei migliori non pioveva ma il cielo era scuro come la pece, ci incamminammo verso la fermata del pullman che non era molto distante, mentre camminavo spesso mi giravo a fissare la casa davanti alla nostra non mi ero ancora arreso nel scoprire chi ci abitasse!!...
Appena siamo arrivati alla fermata sentii una scossa dentro di me, mi fermai di colpo per cercare di capire quello che mi era appena successo. Lui si fermò a qualche passo davanti a me a mi chiese che mi era successo e se stavo bene io immediatamente risposi  " si, si tranquillo e tutto okay è stato solo un soffio d'aria che mi ha fatto venire la pelle d'oca " ma non era quello, ero abbastanza coperto per non sentire l'aria fredda di quella giornata, allora decisi di sedermi sulla panchina della fermata, lui Fece la stessa cosa e si sedere accanto a me, sembrava tutto tranquillo attorno a noi. Ad un certo punto sentii delle voci provenire da dietro di noi.
Prima erano distanti poi sempre più vicine allora capii che qualcuno si stava avvicinando quindi mi girai, vidi un gruppetto di tre ragazzi di circa 12 anni un anno in meno di me mi stavano guardando con molta insistenza e questa cosa mi urtava davvero molto così mi rigirai a guardare sempre la stessa casa ma appena mi girai vidi uno scatto improvviso tra le tende allora guardai con più insistenza quella finestra sperando di riuscire a vedere qualcuno, ma fui interrotto da quello banda di bulletti del cazzo.
" Hei voi siete i ragazzi nuovi " disse quello al centro, non era molto più alto di me ed era anche un po robusto aveva la faccia da maiale vestito con i soliti vestiti militari da fighetto che io ho sempre odiato " si " risposi io netto e svogliato, a quel punto lui fece un verso strano con la bocca un verso che mi Fece venire un nodo allo stomaco dal nervoso ma cercai di non farglielo notare non volevo problemi visto che ero l'ultimo arrivato quindi stetti zitto.
" Io sono RANDY " la detto come se io dovessi sapere chi è... " è loro sono Troy e lui è Kaith "  erano molto diversi l'uno dall'altro uno sembrava un budino che camminava aveva i capelli quasi rasati a zero, mi guardava con un accenno di superiorità anche se ero più grande di loro probabilmente voleva farmi paura...Be lo devo deludere quindi per fargli capire che di lui non me ne preoccupavo feci un piccolo sbuffo con l'angolo della bocca, vidi che strinse i denti e i pugni come se volesse dire qualcosa ma stette zitto     *strano mi aspettavo un altra reazione*
Pensai, dopo un attimo mi seri conto che randy stava parlando con me *non lo stavo minimamente ascoltando* difatti non mi importava di quello che diceva quindi guardai l'altra sua guardia del corpo, magro come uno stuzzicadente avrei potuto stenderlo con un solo schiaffo, capelli quasi gialli e denti da coniglio probabilmente stava con qui due per sembrare figo ma  il suo disperato tentativo è miseramente fallito.
Dopo avergli analizzati tutti da cima a fondo mi rigirai ad ascoltare che cosa stava dicendo quell'altro.
" Visto che siete nuovi vi devo avvertire di una regola del quartiere un spece di pedaggio che dovete pagarci, e se non pagate le conseguenze non saranno molto piacevoli." A quel punto  mi alzai di scatto e lo guardai dritti negli occhi vidi immediatamente che era sorpreso di questa mia reazione,           " cos'era questa...una minaccia " dico io  con un tono furente " No era un avvertimento ma visto che la prendi così dobbiamo farti vedere chi comanda " si guardano con uno sguardo di intesa, a quel punto ci vedo Nero!. La prima cosa che faccio e colpire in faccia randy con un pugno    * a quel punto sentii una scarica pazzesca partire dal mio pugno epercorrermi tutto il corpo come se qualcosa in me si fosse sbloccato era una sensazione molto piacevole*
Poi lui indietreggiò con una mano sul naso, appena toglie la mano dalla faccia vedo che sta sanguinando, mi sta  guardando con una faccia sconvolta e furente. " brutto figlio di puttana " mi dice prima di scagliarmi contro i suoi scagnozzi * mi sento vivo come non mi sono mai sentito prima d'ora * appena quei due sono a pochi centimetri da me: a troy gli tirai un calcio nello stomaco così forte che sta sputando delle gocce di sangue, alla vista di quel liquido color rubino mi sento molto eccitato come se ne volessi vedere di più...poi venne il turno di keith invece a lui gli tirai un calcio fortissimo sulle costole, intanto le scosse nel mio corpo aumentavano e diventavano sempre più forti,è sempre più piacevoli, keith si accasciò a terra a contorcersi dal dolore a quel punto iniziai a prendergli a calci troy continuava a sputare sangue e keith cercava di respirare perché probabilmente gli ho inclinato o forse rotto qualche costola la parte più bella di quel momento erano le loro grida di dolore mischiate alle suppliche.
Mi sentivo la persona più forte di tutte ma poi mi accorsi che ne mancava uno allora alzai lo sguardo e guardai randy che era immobile probabilmente pietrificato dalla paura, e sapere che in quel momento lui aveva paura mi me *che qualcuno AVEVA PAURA DI ME* mi faceva sentire potente, allora gli corsi in contro lo afferrai immediatamente per il collo, io e lui siamo caduti per terra io sono sopra di lui che gli premo con le mani la trachea per bloccargli il respiro, era un rumore bellissimo da sentire i suoi gemiti di dolore era musica per le mie orecchie ma questa bellissima sinfonia venne interrotta " JEFF!!!!!! " sento gridare da dietro di me, a quel punto mi ricordai che dirti di me c'era Lui con la faccia sconvolta che respirava con la bocca aperta perché probabilmente scioccato per questo mio comportamento violento, allora lasciai la gola di randy ormai svenuto per l'assenza di ossigeno al cervello, guardai mio fratello dritto negli occhi ma non avevo un espressione pentita per il mio gesto...no...stavo sorridenti ma non un sorriso normale un sorriso di godimento assoluto!.
Ad un certo punto sento arrivare verso di noi il pullman così presi il mio zaino e afferrai Lui per la manica visto che i suoi tempi di reazione erano minimi in quel momento, e siamo corsi via non so di preciso dove stavo andando ma continuavo a correre.
CONTINUA...




Salveeee persone ecco un altro capitolo tutto per voi scusate per l'attesa... comunque nel prossimo capitolo ci sarà la ( pov. ) di Jane
Ricordatevi di mettere una stellina se la Storia vi piace⭐️ e se volete darmi dei consigli scrivetemi nei commenti qua sotto⬇️
Ciao ciao al prossimo capitolo

Se non ci fossi tu ( Jane x Jeff )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora