Capitolo 4

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Pov. Jane
Mamma mia che tempaccio che c'è oggi non me lo aspettava " Jane la colazione è pronta scendi " sento mia madre che mi chiama " di un attimo " gli rispondo con ancora un accenno di stanchezza .
Ero vestita è pronta per scendere a fare colazione ma mi presi ancora del tempo per sbirciare fuori dalla finestra per vedere se Jeff era già uscito di casa, è appena lo vidi seduto sulla panchina della stazione mi iniziò a battere il cuore al pensiero che io e lui dovessimo prendere l'autobus insieme...
Notai però che stava guardando un punto preciso allora mi sporsi di più dalla finestra per guardare cosa lo interessasse tanto appena alzai lo sguardo vidi Randy e i suoi due Amichetti *E che cazzo ancora loro ma morissero investiti da un treno in corsa* pensai è appena mi resi conto a quello che avevo appena pensato mi bloccai... okay va bene che quel trio non mi è mai andato a genio ma non avevo mai pensato queste cose per nessuno. Comunque appena la mia attenzione ritorno su Jeff mi accorsi che si stava girando verso di me, a quel punto feci un alto che mi fece finire per terra " ahhh " feci un breve boato di dolore per non farmi sentire dai miei ma il tonfo si è sentito eccome difatti sentii " Jane cos'è stato quel rumore? " mia madre subito a rompere " niente mamma sono solo scivolata " gli dissi per rassicurarla, allora mi alzai per sbirciare di nuovo se Jeff stava guardando da questa direzione ma appena riguardai dalla finestra lo spettacolo che mi si parò davanti era al quanto terrificante : l'amico più grasso di randy che vomitava sangue ovunque, l'altro che si contorceva dal dolore sembrava quasi che non avesse più ossigeno nei polmoni e infine appena spostai lo sguardo vidi Jeff sopra randy che lo stava soffocando. Allora mi sporsi di più dalla finestra per guardare quel terr... anzi quel meraviglioso spettacolo perché non provavo pena ho paura provavo un senso di eccitazione nel vedere tutto quel sangue tutto quel dolore e quella sofferenza.
A quel punto sentii dentro di me una live scossa ma proprio una minuscola è breve scossa che dopo un attimo iniziò a diventare un po più forte è un po più costante era tutta la mia adrenalina che mi scorreva in corpo...si... ne volevo ancora di più di quel sangue e di quel dolore ero molto presa dalla situazione ad un certo punto riuscì a sentire i gemiti di dolore di quei tre è quella fu la cosa che fece tra boccare il vaso le scosse erano diventate fortissime e continuo era una sensazione meravigliosa era come se quei gemiti fossero diventati la mia droga, ero arrivata all'apice del godimento quando sentii gridare " JEFFF!!! " allora riguardai fuori dalla finestra e vidi il fratello minore di Jeff che gridava per fargli smettere la sua opera, in quel momento la rabbia invase il mio corpo in un attimo mi sentii come se nessuno potesse dire al mio angelo cosa può o cosa non può fare.
Nel momento che quella famminuccia lagnosa si è messo a gridare Jeff si è alzato e avevo un sorriso così malato che mi fece venire i brividi era così bello con quella espressione.
Dopo aver finito di osservare Jeff spostai lo sguardo un po più in là e vidi l'autobus in lontananza che si avvicinava, poi guardai di nuovo i due fratelli che nel frattempo avevano preso e si erano messi a correre.
Allora rientrai in casa cercando di riportare la normalità nel mio corpo una cosa che mi venne molto difficile, difatti quando scesi dai mei genitori avevo ancora un sorrisetto stampato sulle labbra " cos'è quella faccia Jane " mi disse mio padre " oh! Niente, e che oggi mi sento particolarmente di buonumore. " i miei genitori si davanti arino un sorriso di sollievo.
Finita la colazione uscì di casa e vidi la macchina della polizia e l'ambulanza alla fermata del pullman non ci geni molto caso visto che mi ero già goduta la scena in tutti i particolari, allora salii sul pullman che aveva fatto una sosta più lunga del previsto per colpa del casino che si era formato.


La giornata di scuola è andata bene come al solito 10 di italiano 9 1/2 di scienze ecc...
Sono sul pullman che mi porterà a casa quando sono arrivata al mio quartiere noto delle auto della polizia davanti a casa di Jeff in quel momento mi sento morire dentro e mi sembra che qualcuno mi stia strozzando e quindi faccio fatica a respirare esco dal mezzo appena apre le porte e mi fermo a guardare: la polizia a ammanettano un ragazzo ma notò che non è Jeff come pensavo era Lui, ero scioccata non sapevo più cosa pensare eppure non era stato lui ad aggredire Randy e gli altri era stato Jeff, all'improvviso vedo uscire Jeff da casa sue che piange e grida " Noooo! Digli che sono stato io Digli che che sono stato ioooo!!! " ma lui e zitto con la testa china gli agenti di polizia lo fanno entrare in macchina e si allontanano rapidamente, i genitori di Jeff entrano in casa probabilmente per la vergogna *che luridi stronzi come possono comportarsi così dopo che loro figlio è stato portato via si nascondono come degli schifosissimi vermi* penso tra me e me e continuo a guardare Jeff che è seduto sugli scalini che piange come una fontana vorrei andare lì a consolarlo ma poi non saprei cosa dirgli mi farei solo una figura di merda, allora restai sguardami ancora per un po ad un certo punto lui alza lo sguardo con un scatto così rapido che non essi il tempo di girarmi dall'altra parte era come se lui sapesse che ero lì...

Se non ci fossi tu ( Jane x Jeff )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora