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First - Finally back in peace

«Ahi, mi fai male!» esclamò Ron, che aveva probabilmente esagerato con Trasfigurazione, tanto da trasformarsi in un qualcosa di grande, rosso e logoro che Harry aveva scambiato per una vecchia poltrona. «Ma tu non guardi dove metti le chiappe?».

«Ron, per l'amor del cielo, non posso lasciarti nemmeno un momento da solo che-- oh Harry, sei arrivato finalmente. Sei stato tu a trasformarlo in.. scusami, cosa dovresti essere?» disse Hermione scendendo le scale e scrutando attentamente i due ragazzi, con aria esasperata.

«Non é stato lui, stavo solo usando una pozione polisucco.» rispose tranquillo Ron, che si ritrovò addosso lo sguardo interrogativo e gelido di Hermione, «Suvvia Herm, non sono mica così idiota. É tutta colpa sua!» disse altrettanto esasperato, rivolgendosi a George che era appena apparso dietro di Harry ridendo come un matto.

«Ciao Harry! Hermione, fratellino..» ridacchiò avvicinandosi a lui, e sedendocisi di sopra. «Andiamo, ammetti che sono un genio del male. O forse sei tu quello troppo stupidello?».

Ron emise dei gemiti di dolore che supplicavano al fratello di alzarsi, e così fu. Ignorò completamente le sue parole, mentre iniziava ad avere sembianze più umane e normali. «Harry, tutto bene? Non hai spiaccicato mezza parola da quando sei arrivato..».

Harry era completamente distratto, tanto da non aver fatto completamente caso alle parole dei ragazzi che lo stavano fissando. Era troppo preso da quello che era appena accaduto pochi minuti prima di arrivare dai Weasley.
Era tornato dai Dursley per fare i bagagli e dire definitivamente addio a quella stupida famiglia, quando zia Petunia lo abbracciò per l'euforia. Inizialmente Harry era sorpreso, poi lasciò spazio al disgusto.
I Dursley erano felici ed eccitati allo stesso tempo, tutti eccetto uno, che aveva un'espressione in volto leggermente infastidita, Dudley. Forse per le tante persone che erano lì in casa, che Harry non aveva notato e fortunatamente nessuna persona lì presente rivolse uno sguardo di disprezzo al giovane Grifondoro, ma scartò quell'idea pensando che magari c'era qualcosa che lo turbava, ma ad Harry non importava granché e cercò di liberarsi al più presto da quell'abbraccio sgradevole di Petunia.

«Zia Petunia, ti senti bene?» aveva chiesto Harry esitante, perché forse non voleva nemmeno sapere cosa stava succedendo, voleva prendere i bagagli e andare via da lì per sempre.

«Meravigliosamente!» rispose, «E sai perché? Perché da adesso non sono più una sola persona, bensì ne comprendo un'altra.».

«Credo che questa storia del mondo magico ti abbia dato alla testa, a te e a tutti gli altri. Se permetti, vorrei andare in camera mia..».

«Sei proprio uguale a tuo padre,» disse con una punta di disgusto, ma proseguì la frase con la sua insolita allegria, «non c'é nessun riferimento alla magia, Harry, anche se tutto ciò sembra davvero magico. Una piccola Dursley é in arrivo!».

Harry voleva solo sparire immediatamente dalla faccia della terra al solo pensiero di un'altra bestiolina fastidiosa in quella famiglia, ma si limitò a sorriderle e a farle i suoi più sinceri auguri, che sinceri non erano per niente. Poi andò al piano di sopra evitanto gli sguardi indiscreti di tutti i presenti, preparò la sua roba sistemandola in dei borsoni e si smaterializzò.

«Zia Petunia è incinta» si limitò a dire Harry con tono piatto, ancora leggermente sconvolto e troppo stanco per aggiungere qualsiasi altra cosa.

«Oh.. povero mondo!» sussurrò Ron, che intanto era ritornato normale, solo un po' spettinato. Hermione lo rimproverò con lo sguardo, avvicinandosi leggermente più a lui per dargli un tenero bacio sulla guancia e gli aggiustò i capelli con la mano. «Spero con tutto il cuore che nasca babbana, altrimenti immaginati una Dursley come la sua famiglia nel mondo magico, personalmente preferirei rinchiudermi ad Azkaban che avere a che fare con una copia al femminile di Malfoy.» disse serio, ed Harry ridacchiò facendo questa volta sorridere anche Hermione.

Imperius | DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora