Prologo

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Nella gelida notte che si stagliava fuori dalla camera di Rebecca, si nascondevano due uomini vestiti completamente di nero. Stavano ben attenti a chi passava sulla strada contorta e ripida che portava alla Grande Montagna, sede del Governo di Covenant. Certo, a notte fonda non passano poi così tante persone, ma loro stavano lì ad aspettare. Che cosa nessuno lo sapeva, almeno fino a quando un altro uomo, basso e tozzo e coperto da una tunica marrone che alla notte pareva nera, passò davanti ai due individui che si riparavano dietro le due colonne di un palazzo. Il palazzo nobiliare della città.
<<Che cosa vi porta qui Sir Jadrah?>> chiese uno dei due uomini inchinandosi al passaggio dell'uomo in tunica marrone.
<<Sono solo venuto a controllare se state facendo il vostro lavoro. E ricordate: se non lo farete verrete giustiziati davanti a Lorraine.
<<Ce-certo Sir...>> balbettò l'altro uomo in nero.
<<Mi raccomando portateli vivi>>
<<Si fidi di noi Sir Jadrah>>
Dopodiché Sir Jadrah, l'uomo in tunica, girò i tacchi e tornò verso la Grande Montagna.
<<Direi di passare all'azione>>
<<Hai ragione... andiamo a prenderli>>, e detto questo i due individui si mescolarono tra il buio e la nebbia che intanto era sorta.
Si spostarono quatti e attenti a ogni minimo rumore, fino ad arrivare davanti al cancello della casa dei contadini Peniel. Continuarono ad avanzare per il giardino che conduceva all'ingresso.
<<Senti, io avviso gli altri in areglad>>
<<D'accordo. Io busso>>
Si scambiarono questa serie di parole prima che uno dei due bussasse alla porta. L'altro si allontanò perché comunicante con quelli sugli areglad.
Alla porta arrivò una donna, in vestaglia e con i capelli ingarbugliati. Dall'aria sembrava assonnata.
<<Che volete?>> chiese.
<<Voglio vedere Zago>>
<<Come vuole vedere Zago?! Zago dorme ora>> sembrò allarmata dal tono di voce. <<Cosa vuole da lui?>> continuò.
<<Senta voglio vedere suo figlio>>
<<Scusi lei chi è?! Ora vado a chiamare mio marito!>> gridato questo, la donna sbatté la porta richiudendola.
L'altro uomo in nero arrivò.
<<Ti ho lasciato il compito più difficile>> disse ridacchiando.
<<Senti potresti fare il serio per una volta? A proposito, a che punto sono gli altri?>>
<<Stanno arrivando. Hanno detto che se i genitori non cedono entreranno in scena loro e preleveranno il ragazzo con la forza>>
L'uomo fece cenno di sì con il capo, e proprio in quel momento la porta della casa si riaprì.
<<Che volete?!>> gridò il marito della donna, nonché padre di Zago.
<<Senta ci deve dare suo figlio. Lo so che sembra strano ma lo dovrà fare>> cercò di spiegargli l'uomo che aveva parlato con sua moglie.
<<Come scusi? Mi dica immediatamente chi è lei!>>
<<Se lo vuole sapere sono un addetto al prelevamento dei ragazzi tra i quattordici e i diciassette anni per portarli al Governo>> spiegò l'uomo in nero.
<<Ma neanche per idea! Sarete dei ciarlatani, nient altro!>>, e li richiuse la porta in faccia.
Nel frattempo arrivarono nel giardino della proprietà dei Peniel i rinforzi: auto nere rinforzate e blindate. Una si avvicinò ai due in nero. Abbassò un finestrino e sbucò una donna.
<< Compito difficile lo so. Ora vediamo se con la forza lo prendiamo. Stanno arrivando quelli in areglad, le navicelle per intenderci. Ah scusate, io sono Gosya, capo dei rinforzi agli addetti al prelevamento dei ragazzi>> si presentò la donna. Era bella, bionda e sulla trentina. Tirò su il finestrino oscurato e con la macchina si parcheggiò davanti all'entrata della casa.
<<Ok Raphael, chi è il prossimo sulla lista?>> domandò uno dei due uomini in nero all'altro.
<<Dunque vediamo... è una ragazza: ti presento Rebecca>>.

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