Un'altra giornata è cominciata. Ma non me la sento di andare a scuola oggi. Appena mi alzo dal letto, mi sento la testa girare e cado sul letto. Cercando di non perdere di nuovo l'equilibrio, mi rialzo e scendo a fare colazione. Come comincio a mangiare, la mamma mi dice:" Tesoro, che hai? Non ti senti bene? Sei tutta pallida! Non è che ti sei presa la febbre, vero?" "No, sono solo un po' stanca. Ora vado a lavarmi la faccia così mi sveglio per bene e poi vado a scuola". Veloce andai a vestirmi e lavarmi. Diedi un bacio sulla guancia alla mamma e corsi fuori. Per strada però cominciai a pensare che sarebbe stato meglio rimanere a letto.
In classe il professore di matematica inizia a spiegare le equazioni di terzo grado ma non riesco a capire niente. Troppo complicato. Durante la pausa pranzo, Ikuto si avvicina e mi dice:"Hey. Come va?" "Tutto bene, grazie e tu?" "Io sto benissimo..... che cos'hai per pranzo?" "Ho un po' di ramen, perché?" "Ho dimenticato il pranzo a casa e non ho un centesimo. Mi daresti un po' di ramen?" Dice queste parole con gli occhi supplicanti di un cucciolo bastonato. Con questo sguardo è tenerissimo. "Certo. Tieni. Tanto ne ho due scatole!" Finito il pasto, la campanella delle lezioni pomeridiane suona e ci incamminiamo verso la classe. Ma, appena alzata dalla panchina su cui eravamo seduti, sentivo la testa girare, la vista arrabbiarsi e sentivo il mio corpo diventare caldo e persi l'equilibrio come questa mattina. Per fortuna, Ikuto era dietro di me e mi prese prima di toccare terra. Mi mise la mano sulla fronte e disse:" La tua fronte è bollente! Hai la febbre molto alta! Tranquilla, ti porto subito in infermeria". Mi prese in braccio come se fossi una principessa e si mise a correre verso l'infermeria. L'infermiera non c'era, così Ikuto mi mise in un letto con la coperta e mi diede del ghiaccio da mettere sulla fronte per far scendere la febbre. In pochi minuti mi addormentai. Ikuto rimase tutto il tempo accanto a me e, dopo qualche ora, quando mi svegliai vidi il suo viso da un'impressione preoccupata trasformarsi in un sorriso di sollievo. "Finalmente ti sei svegliata. Come ti senti ora? Va un po' meglio?" "Si, grazie ora sto bene". Quando mi resi conto di che ore erano, gridai:" Cosa!? Sono le sei? Sono rimasta addormentata tutto questo tempo e tu sei rimasto a farmi compagnia?" "Certo che sono rimasto qui. Non potevo lasciarti sola. E poi... sei davvero carina mentre dormi!" Non ci credo. È rimasto qui solo per farmi compagnia? "È tardi. Dovrei tornare a casa ora ma...." " ma cosa? C'è forse qualche problema?" Ora sono entrata completamente panico! "....mia mamma non è a casa e non ho le chiavi. E ora che cosa faccio?" "Se ti va... puoi venire a casa mia." "Non vorrei disturbare..." "Non disturbi affatto" "Mmmmm... allora... ok." "Bene! Andiamo!" Scesi dal letto e presi la mia cartella. Fortuna che con me c'era Ikuto altrimenti.... sarei rimasta da sola a scuola. Usciti, ci dirigemmo verso il parco per poi proseguire dritto. Arrivammo davanti una casa bellissima con un portone enorme. Rimasi stupefatta da quanto fosse bela la sua casa. Come entrammo dissi:" C'è nessuno?" E Ikuto, con un sorriso beffardo mi rispose:"A dire il vero...... i miei genitori non sono in casa. Ci siamo solo noi due. "
Cosa!? In casa da soli? Spero che lui non sia un pervertito
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Amu X Ikuto (Completata)
FanfictionAmu, una ragazza come tutte le altre, si trasferisce a Tokyo e incontra un ragazzo carinissimo. Tra i due scocca la scintilla. Come finirà tra loro due?