The 14 reasons why - 13 reasons why

Prologo

1- Scuola
2- Famiglia
3- Amici
4- Amore
5- Tradimenti
6- Tragedie
7- Cassette
8- Potere
9- Paura
10- Bullismo
11- Egoismo
12- Falsità
13- Bugie
14- Clay Jensen

Nelle ultime settimane prima dell'inizio della scuola, ho cambiato ben 3 famiglie adottive, non è facile adattarsi agli standard delle persone: volevano una barbie oppure un punk/rockettaro come figlia.

Ma io non sono così: mi piace leggere montagne di libri, sentirne l'odore e il tatto sotto le mie dita, ascolto musica continuamente, amo studiare e andare a scuola non mi pesa affatto.

Ma dopo 3 famiglie adottive, ho finalmente trovato quella giusta: i Baker. Sono stata da loro una settimana di prova e mi hanno amata come nessun'altro aveva mai fatto per me.

Di loro mi hanno detto solo che hanno avuto un passato difficile e che dopo tanta sofferenza, grazie a me stanno ritornando a vivere. Inizierò domani il penultimo anno di liceo e sono davvero euforica: andrò alla Liberty High School.

-Jessica, è pronta la colazione!- mi urlò mamma dalla cucina.

-Arrivo!- urlai a mia volta, prendendo lo zaino e scendendo le scale, mangiando qualcosa velocemente per poi correre a scuola.

-Ci vediamo dopo!- urlai sorridendo ai miei genitori. Mi salutarono entrambi con un cenno della mano, mentre con le cuffie sulle orecchie mi incamminano verso scuola.

Mi fermai davanti alla scuola: ragazzi, tanti ragazzi, già tanti gruppetti e un mucchio di casino, mi fecero sorridere. Ritornare a scuola mi metteva sempre di buon umore.

Qualcuno mi prese in pieno: era un tipo con una felpa e lo sguardo basso.
Non riuscii a guardarlo in volto dato che quasi scappò nella scuola.

Così mi tolsi le cuffie ed entrai in classe, diretta alla mia classe.
Appena entrai, la classe era piena, così mi avvicinai alla professoressa di tecniche di comunicazione, che mi fece segno di avvicinarmi a lei: gli occhi erano puntati tutti su di me, facendomi sentire un po' a disagio.

- Ragazzi, vi presento la nostra nuova alunna: Jessica Baker- appena la professoressa mi presentò, gli sguardi della classe cambiarono: erano impalliditi e forse anche impietriti.

Vidi un ragazzo che appena sentì il mio nome, alzò lo sguardo dal suo quaderno e mi fissò, quasi scioccato.

Per caso hanno visto un morto che cammina?

Ora che lo guardo meglio, mi sembra il ragazzo che mi ha colpita davanti a scuola.
Chi sarà mai?