Ho dormito malissimo: infatti ho saltato scuola oggi.
Ho sulle mie gambe il mio portatile, e voglio delle risposte. Ho digitato la mia ricerca sulla barra di Google, sperando in qualcosa.-Ragazza si toglie la vita: addio ad Hannah Baker...- sussurrai davanti a me, rimanendo senza parole.
-A capire i motivi per i quali si è tolta la vita, sono 13 cassette.- lessi. Forse erano quelle nella macchina di Tony? Dovevo saperlo. Mi voltai verso la finestra: pioveva a dirotto e dovevo andare a parlare con Clay, così uscii e andai a piedi a casa di Clay, sotto la pioggia. Rimasi davanti a casa di Clay per un po', per poi decidermi a bussare. Una donna bionda mi aprì e appena mi vide mi guardò preoccupata.
-Salve, c'è Clay? Sono una sua compagna di classe- dissi velocemente. Annuì e mi fece entrare.
-Piacere sono Lainie, la madre di Clay, ora te lo chiamo- mi disse sorridendomi.
-Amore, c'è una tua compagna di classe- sentii, mentre la porta di Clay si aprì. Lo vidi scendere di corsa le scale e appena mi vide, si fermò di colpo, quasi cadendo.
-Che ci fai tu qui?- mi chiese, evidentemente irritato.
-Devo parlarti...da solo- dissi, con tono deciso.
-Okay, seguimi- disse salendo le scale. Chiuse la porta della sua stanza e mi guardai intorno.
-So tutto- dissi voltandomi. Clay, trasalì, guardando poi altrove.
-Spiegati, a cosa ti riferisci?- chiese, sedendosi sul letto.
-Hannah, le cassette e il suo suicidio- dissi d'un fiato. Clay alzò lo sguardo, guardandomi tristemente.
-Tu non sai niente- disse con disprezzo, serrando la mascella e i pugni. Mi avvicinai a lui e mi inginocchiai, cercando di seguire il suo sguardo, il suo sguardo di ghiaccio.
-E allora spiegami, per favore. Voglio sapere, Clay- dissi, posando le mie mani sui suoi pugni serrati. Chiuse per un momento gli occhi e sospirò, per poi guardarmi.
-A volte mi ricordi tanto lei: sei dolce, simpatica...ingenua- disse.
-Cosa le è successo?- chiesi, inclinando il capo, sentendo i miei capelli gocciolare.
-Le persone sono una merda, perfino io- disse con tono divertito, evidentemente irritato, guardando altrove.
-Perché perfino tu?- chiesi curiosa.
-Io ero una delle 13 ragioni per cui si è ammazzata: ho avuto paura di amarla, Jessica- disse con voce rotta, guardandomi, mentre una lacrima scendeva dai suoi occhi.
-Pensi che il problema sia tu? Che non l'hai amata?! Lei si è tolta la vita, è stata una sua scelta!- urlai alzandomi, scuotendo la testa.
-E' stata bullizzata, stuprata e bullizzata ancora!- mi urlò alzandosi, scagliando un pugno contro la scrivania.
-Ognuno è responsabile delle proprie azioni, Clay. Se lei ha scelto la via più facile, non è colpa tua- dissi andando dritta verso la porta, vedendo Clay indeciso se fermarmi o no.
Scesi velocemente le scale, passando la mano sul corrimano delle scale.-Salve- dissi verso sua madre, per poi uscire velocemente dalla casa di Clay. Camminavo a passo svelto sotto la pioggia per poi sentire una porta aprirsi e qualcuno correre dietro di me.
-Jessica!- era la voce di Clay, ma io non avevo nessuna intenzione di fermarmi. Mi sentii tirare dal polso e vedere la figura di Clay, davanti a me zuppa di acqua come me, ormai.
-Non dovevo reagire così, mi dispiace- disse senza staccare la sua mano dal mio polso.
-Non devi giustificarti- dissi, cercando di liberarmi, ma la sua mano strinse di più il mio polso, impedendomi di sottrarmi alla sua morsa.
-Ho capito una cosa, da tutto ciò ed è che devo smetterla di tirarmi indietro- disse per poi scattare in avanti e azzerare le distanze.
Di istinto lo spinsi via, con tutta la forza che avevo, voltandomi e correndo via.
Mi rifugiai in un parchetto, sotto ad uno scivolo, con le gambe vicino al mio petto, a pensare.-Veniva spesso qui anche lei, Hannah- non mi resi nemmeno conto che la pioggia era finita, voltandomi a guardare la figura di Tony, difronte allo scivolo, che mi sorrideva.
Uscii da lì sotto e mi avvicinai a Tony.
-Te l'ha detto Clay, vero?- dissi aggiustandomi i vestiti, ancora fradici.
-Siamo amici, è normale- rispose con un'alzata di spalle.
-Eri 'amico' anche tu di Hannah?- chiesi con un tono forse troppo accusatorio e arrabbiato.
-Non so cosa di preciso fossi per lei- mi disse quando ero già lontano da lui.
Guardai la sua auto parcheggiata e con la mano lo salutai, ritornando a casa.
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The 14 reasons why - 13 reasons why
Fanfiction1- Scuola 2- Famiglia 3- Amici 4- Amore 5- Tradimenti 6- Tragedie 7- Cassette 8- Potere 9- Paura 10- Bullismo 11- Egoismo 12- Falsità 13- Bugie 14- Clay Jensen ---------- Premessa: io ho guardato la serie, mi mancano le ultime due puntate, ma ho com...