Capitolo 18.

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"Allora?" Incalzó Simon nuovamente.

Zayn guardò l'orologio, e si girò allarmato verso di me.

Erano le 11:30, avevamo mezz'ora per dire cose intelligenti e scappare via da lì.

Mi schiarii la gola. "Ecco, caro.. che significa che Zayn Malik ha abbandonato la band degli One Direction?"

Cowell si accigliò. "Oh, andiamo. È ormai un fatto di tre mesi fa!" Posò in un piattino la cenere della sua sigaretta. "Non cambierò idea. Lo tengo prigioniero qua, non ha bisogno di tornare lì. Quella musica non è il suo genere e sembra rovinare tutte le canzoni per il sound che mette."

Zayn serró la mascella abbassando il capo.
Anche se fuori era Walsh, dentro era comunque il soggetto delle conversazioni che stavamo avendo io e lo stronzo.

"Ma sulla Terra lui avrebbe lasciato il gruppo senza motivazioni valide! Lui ha una vita, che pensi di fare? Non puoi tenerlo per sempre qua."

Sbuffò. "Non ne ho idea, dolcezza. Lui vorrebbe tornare nel gruppo, per questo non gli lascio usare il teletrasporto. Tornerebbe a Los Angeles dagli altri compagni." Sorseggió il suo tè. "E no, non mi va proprio di rovinare i miei bei guadagni dati dal successo della band per un ragazzino come Malik che potrebbe rovinare tutto con la sua sola presenza."

Zayn balzò dritto sulla sedia. "Molte ragazze sono venute a mancare, il resto vuole capire che fine abbia fatto il ragazzo. Ho capito le tue intenzioni, fratello." Pronunciò l'ultima parola cercando di contenere il ribrezzo. "Ma dovresti lasciare le cose com'erano... insomma, se il gruppo ha avuto successo anche con il marmocchio, perché non dovrebbe continuare ad averne?"

Sorrisi. Ero fiera che lui sapesse parlar male di sè stesso fingendo così bene.

Cowell sospirò. "Ascoltate."
Tirò fuori il cd di Up All Night, facendo partire una canzone casuale, nel punto in cui cantava Zayn.

"In quegli anni era più o meno come gli altri, in quegli anni erano cinque voci insieme! Adesso sentite qua." Disse prendendo il cd Four, l'ultimo fatto insieme. "La sentite la differenza? Quei quattro poveracci che cantano insieme, e quel marmocchio che fa l'eco o cambia le note delle parole. No! No! No! Assolutamente no!" Esclamò disperato. "Perché deve cambiare tutto quello che va secondo i miei piani? Perché è così diverso?"

Zayn sorrise lievemente. "Forse ha un altro tipo di talento, ma ognuno è diverso. A noi interessa solo dei soldi, questo è vero, ma magari questi sono solo modi di fare. Non prenderli come difetti.. alle ragazzine è sempre piaciuto. Sia lui, sia le loro canzoni."

"Quando si deciderà a lasciar perdere questa cosa di voler tornare nella band, se vuole, può iniziare una carriera da solista." Disse Simon. "E beh.. gli altri continuerebbero in quattro."

Nella mia mente sopravvalsero le immagini della mia band preferita in tour senza il mio componente preferito, e quest'ultimo, a far tremare arene e stadi, da solo.

Non sarei stata capace di continuare a vivere serenamente.

Zayn scosse la testa. "La vedo dura."

Cowell annuì. "Anch'io. Ma non abbiamo alternative. Se però la band un giorno dovesse comunicarmi che vuole sciogliersi per via di Malik, lo farei tornare nel gruppo. Dopotutto loro non sono a conoscenza di nulla, e io non posso perdere una band così importante per un ragazzino di questa che non sa cantare come vorrei io."

Ero scioccata dal suo comportamento. Ad ogni parola da lui detta, pensavo che fosse arrivato al limite della stronzaggine. Ma quando continuava a parlare, mi rendevo conto che mi sbagliavo.

Red planet | Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora