SUPERNATURAL x READER

II

Essere una Winchester non è mai stato facile.

La mamma è morta 25 anni fa, quando tu ne avevi nove, e ancora ti manca. Ricordi i suoi ricci dorati, così simili ai tuoi, tanto che papà fatica ancora a guardarti. Quando tornava barcollando al motel, ubriaco, pazzo di dolore, non era raro che s'appoggiasse allo stipite della porta e ti osservasse, la nostalgia e la rabbia a sconvolgere i suoi lineamenti.

"Ti odio così tanto" aveva sussurrato una volta, con voce piena di rancore "Ogni volta che poso gli occhi su di te non fai che ricordarmi lei"

Tu eri rimasta in silenzio, seduta sul letto, fino a quando lui non si era addormentato sul divano. Allora avevi pianto, mordendo il cuscino perchè nessuno udisse i tuoi singhiozzi.

Papà era stato così da quando la mamma era morta. L'unica cosa buona che lei ti ha lasciato, a parte le memorie di una vita normale, sono i tuoi fratelli.

Dean, materno e divertente, pieno di risorse, e Sam, Sammy, brillante e fiducioso.

Li avevi cresciuti come se fossero figli tuoi, assicurandosi che divenissero uomini forti, rispettosi, compassionevoli, che si sarebbero sempre coperti le spalle l'un l'altro. Sapevi di non poterli risparmiare dal destino al quale John ha deciso di condannarvi, ma hai tentato di rendere la loro vita sopportabile.

Vivi per loro. Quindi quello che stai facendo adesso è solo per amore, decidi, mentre versi del sonnifero nelle loro birre. Assolutamente. 

Non puoi permettere loro di incontrare Crowley, il re dell'inferno, non puoi permettere che uccida i tuoi ragazzi. Ne vale la pena, ti ripeti, anche se non dimenticherai mai l'espressione di Sam quando si è reso di cosa avevi fatto, un attimo troppo tardi.

Gli carezzi i capelli, troppo lunghi per un cacciatore. Sono entrambi svenuti sul tavolo. Dean sta sbavando leggermente sulla sua superficie. Uscendo dalla porta, cerchi di convincerti di essere una buona sorella maggiore.