LO SPECCHIO MALEDETTO

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Draco stava seduto sul letto,con le ginocchia fasciate.

-Devi assolutamente stare fermo qui,capito?non ti muovere.-

Hermione,dopo essersi assicurata che Draco non sarebbe morto dissanguato,aveva deciso che avrebbe esplorato la misteriosa stanza da sola.Sapeva che la pavimentazione non era sicura e poteva cedere sotto al suo peso,ma la sua curiosità ebbe la meglio.

Salì gli scalini  e giunse nella stanza che Draco le aveva dettagliatamente descritto.

Non le servì molto per accorgersi dell'oggetto misterioso coperto da un lenzuolo.Emanava qualcosa di sinistro,ma allo stesso tempo era immensamente attraente.Sembrava quasi chiamasse Hermione a se,come per sussurrarle qualcosa.

La ragazza, con molta attenzione, evitò il grande buco lasciato nel pavimento da Draco.Si posizionò esattamente di fronte all'oggetto e fece un respiro profondo.

Allungò la mano destra , e con un movimento deciso tirò via il telo bianco.

Quello  che si trovò davanti la lasciò senza parole.


Era un'enorme specchio di stile vittoriano,con il cornicione in oro massiccio e molto elaborato ma...il corpo di Hermione non vi si rifletteva.

C'era tutta la stanza,ogni dettaglio.Tranne lei.

Hermione pensò a tutti gli oggetti magici che conosceva,che aveva visto o studiato,ma lo specchio non era tra nessuno di questi.

Somigliava a un cimelio di un'epoca lontana,qualcosa che il tempo aveva catturato e aveva deciso di imprigionare tra le sue grinfie.

Il vetro,nonostante ciò,non sembrava assolutamente rovinato.

Hermione allungò l'indice per sfiorare la liscia superficie.E allora accadde.

Un millisecondo che bastò a cambiare tutto.A cambiare il flusso degli eventi,a distruggere le aspettative e le speranze.

Hermione si sentì sollevare,schiacciare,stringere.E poi sparire.Le mancava il respiro,non riusciva a vedere.Finalmente sentì qualcosa.Sentì la superficie fredda dello specchio premere contro il suo dito.Pensò immediatamente di essere salva.Pensò che fosse accaduto tutto nella sua testa.Il respiro era tornato regolare.Ma poi aprì gli occhi,e si rese conto che non era salva.Non era salva proprio per niente.

Davanti a se aveva la stanza vista da una prospettiva diversa,la sua mano premeva contro un muro trasparente.Era dentro lo specchio.Urlò con tutto il fiato che aveva in gola,spinse e calciò il vetro più forte che potè.Non accadde nulla.Draco non la sentiva.Lo specchio non si muoveva.

Provò e riprovò.Graffiò il vetro finchè le dita non cominciarono a pulsare e sanguinare.Passarono venti minuti,quando Hermione si accasciò al pavimento.

Draco intanto si era accorto che la ragazza era sparita da ormai troppo tempo,così urlò il suo nome.Ma nessuno rispose.

Lui si allarmò.

Si strappò via le bende dalle ginocchia,anche se le ferite non si erano rimarginate del tutto,e corse al piano di sopra più veloce che potè.

Quando vide che nel laboratorio polveroso non c'era nessuno,non sapeva come comportarsi.Non era potuta uscire,non senza passarle davanti.Era semplicemente sparita nel nulla senza lasciare traccia.Poi si accorse dell'imponente specchio.Si avvicinò,lo toccò,guardò se c'era qualcosa dietro.Nulla.Eppure era sicuro di aver guardato ovunque.Si mise di fronte allo specchio, e osservò ancora una volta il suo sguardo furioso.Appoggiò una mano sulla superficie del vetro.Doveva trovarla.Lei,la sua unica certezza.Come svanita nel nulla.

E non sapeva che esattamente seduta di fronte a lui,con una mano contro il vetro,c'era Hermione Granger,che piangeva e urlava il suo nome.

Draco si legò una felpa in vita e uscì a esplorare i campi intorno alla casa.Era deciso a trovarla.

Intanto Hermione si rese conto che non poteva starsene seduta con le mani in mano.Tastando i muri neri intorno a lei,capì di essere in uno stanzino senza porte o finestre.A questo punto si domandò l'utilità di uno specchio del genere in un laboratorio che sembrava scientifico.

Pensò a lungo,forse per ore.

Intanto fuori si era fatto buio e aveva cominciato a piovigginare.Draco  si decise a rientrare.Sentiva un vuoto nel petto.Non aveva paura.Era solo rabbia,perchè era convinto del fatto che Hermione non se ne fosse andata volontariamente. E lui sentiva che Hermione in qualche modo le apparteneva.Le era sempre appartenuta in qualche modo.Ripensò al pugno che gli aveva sferrato al terzo anno e che lo aveva costretto a scappare, e non potè fare a meno di sorridere.Lei,così bella e forte.Le era stata strappata via in un attimo,proprio sul più bello.E non sapeva da chi o come.

Draco si lasciò cadere di peso su una poltrona polverosa e pianse.Niente nella sua vita andava mai secondo i suoi piani.Mai.

E finchè si trattava della sua famiglia o della scuola poteva chiudere un occhio,poteva continuare a essere il solito Malfoy superiore a tutti.

Ma con Hermione?No,assolutamente no...

Diede da mangiare a Bonnie,accese una candela e pensò a cosa poteva fare.Decise di dare un'altra occhiata al laboratorio.

Come aveva constatato qualche ora prima,della ragazza non c'era traccia.Esaminò meglio lo specchio.

Qualche minuto più tardi,notò che c'era qualcosa di strano.Le decorazioni della cornice dello specchio erano senza dubbio fiori e angeli ma...se visti al contrario,somigliavano vagamente a...


somigliavano a delle lettere.E più Draco le fissava,più gli sembrava evidente.

Mise in ordine le lettere e pronunciò ad alta voce la parola che ne aveva ricavato.

"Ostendo!"

Improvvisamente il suo riflesso sparì,il vetro si appannò.

Al suo posto apparve una ragazza seduta,tremante,con le dita sporche di sangue e le lacrime agli occhi.

Era Hermione.

Draco era sconvolto.La chiamò per essere sicuro di quello che vedeva,e quando lei rispose lui sorrise come non sorrideva da settimane.

Ma rimaneva il problema più grande.

Lei si trovava ancora dall'altro lato dello specchio.Poteva sentirla,parlarle.Ma non la poteva toccare.

Provò innumerevoli volte a rompere il vetro,con i pugni,con un candelabro,con dei coltelli.Sembrava più resistente del marmo.

I sorrisi dei due quindi svanirono molto presto.

Appoggiarono le mani sul vetro,una contro l'altra,e si guardarono negli occhi.

-Ti tirerò fuori da lì,Granger.-

-Io..lo so.-

-E se potessi farlo,adesso ti bacerei.-

-Tu..cosa?-

-Sì,ti bacerei.Ti ho cercata tutto il giorno.Ti ho cercata per tutta la vita.E ora sei qui,ci separa un vetro.Ma non ho mai avuto tanta voglia di poggiare le mie labbra sulle tue prima d'ora.Di morderti il collo,stringerti i fianchi.-

-Draco...-

-Pensavo di averti persa di nuovo..-

-Avviciati.-

Hermione avvicinò il viso al vetro,e Draco fece lo stesso.La ragazza poggiò le labbra sullo specchio freddo,e immaginò il profumo di Draco che le invadeva le narici e poi i polmoni.Si immaginò la sua stretta decisa sulla schiena,i suoi capelli morbidi.

E lui era lì che faceva lo stesso.

E fu quasi come un bacio vero.

DRAMIONE IS POSSIBLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora