Nuova direzione

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L'editoriale che annuncia il cambio di direzione nel Femme Fatale è una sfilza di scemenze mai viste prima.

Sono felice di essere qui... È un piacere iniziare un nuovo ciclo con i miei colleghi... Dal prossimo numero saremo attenti a anticipare le tendenze... Insomma, niente di più finto e lontano dalla verità. Ma non potevo salutare i lettori con un "Avrei potuto essere la prossima giornalista dell'anno, ma mi hanno mandata qui"; avrei fatto una pessima figura e se voglio sperare di cavarmela in territorio nemico devo fare buon viso a cattivo gioco.

È aperto il toto-scommesse per quanto impiegherò a essere soffocata da lustrini, paillettes e foto scandalistiche. Direi, a vederla positivamente, circa una settimana.

E pensare che questa mattina, appena varcata la soglia dell'ufficio, ne ho anche avuto una buona impressione. Fino al primo trillo del telefono. Esatto, trillo, perché qui nemmeno le suonerie sono normali. Viaggiano su frequenze così acute da essere fastidiose quanto un gessetto sulla lavagna.

«Stacy!»

Mi prendo la testa tra le mani, aspettando che la mia assistente venticinquenne tutta gambe e un fisico da top model decida di posare la lima per unghie e farsi vedere. L'avrò cercata almeno dieci volte e ancora non ho avuto una risposta.

«Mi cercavi?» si affaccia allo stipite, allungando in modo insopportabile la i finale e continuando a limarsi l'indice come se nulla fosse. I boccoli castani sono perfetti e le incorniciano il volto abbronzato per arrivare alle spalle scoperte.

Siamo a Novembre! Che diavolo ci fa con indosso solo una canottiera e una gonna? Per l'amor del cielo non le arriva nemmeno alle ginocchia! Io e il mio maglione ci sentiamo a disagio solo all'idea di separarci.

«Ho bisogno che avvisi tutti. Tra mezzora li voglio in sala riunioni»

«Perché?»

«Come "Perché?"?» alzo la testa dall'agenda e fisso il suo chewing-gum rosa gonfiarsi e scoppiarle tra le labbra. «Devo sapere che pezzi stanno preparando per il mese prossimo. Tra una settimana devono essere già pronti per la stampa»

Stacy resta imbambolata, poi rotea gli occhi al cielo e ancheggia fino alla mia scrivania. Una passerella non le avrebbe reso altrettanta giustizia come quei pochi passi.

«Senti, Vicky» appoggia entrambe le mani e si china in avanti. «Qui non lavoriamo così. Siamo più... rilassati»

«Primo: non chiamarmi Vicky. Sono Victoria, non siamo amiche e odio i diminutivi. Secondo: se foste stati meno "rilassati", a quest'ora io sarei ancora nel mio ufficio dall'altra parte della città ad occuparmi dello scandalo delle tangenti al governatore. Ora, se non ti è di troppo disturbo, gradirei che avvisassi tutti di farsi trovare in sala riunioni» man mano che il discorso prendeva slancio la mia voce si è alzata arrivando allo stesso stridulo lamento del telefono.

«Come vuoi, Victoria. Mando una mail agli altri» Stacy si raddrizza e agguanta la lima, indietreggiando a passo di carica. «Un consiglio: lo stress fa venire le rughe prima del tempo»

Un problema che tu non avrai mai, immagino... Crollo contro lo schienale della sedia e nascondo il volto tra le mani. Sono stata mandata per salvare questa barca che sta affondando e non posso nemmeno permettermi di licenziarla. Sarebbe l'inizio della soluzione, sostituire tutto lo staff, ma non posso farlo. Il capo è stato chiaro: trasformare Femme Fatale da brutto anatroccolo in cigno con le forze che già possiede.

L'avviso del computer mi distrae e mi accorgo che Stacy ha inserito anche me nella mailing list. Un errore.

La stronza ci vuole in sala riunioni tra venti minuti. Preparate i tappi.
       P.s. È abbastanza disturbo, capo?

No, non è stato un errore. E anche tramite lo schermo sento tutto il veleno che trasuda da quel capo. Mi auguro che si sia spezzata un'unghia nel digitarlo. Avvio una chat privata con lei e la ringrazio per il duro lavoro. Se vuole giocare pesante ha trovato la persona giusta con cui farlo.

Occupo il tempo restante controllando gli appunti lasciati dal mio predecessore sulle diverse rubriche e sui loro responsabili. Il titolo di "punta", se si può chiamare così, è Lo scoop di Hannah, una sequela di voci e tante indiscrezioni sulla vita notturna di star della tv, del cinema e del business, con particolare enfasi sulla loro vita sentimentale. Aria fritta che non porta da nessuna parte. Ai fornelli con Tilda propone ricette e consigli di cucina vecchi di almeno vent'anni, senza nemmeno accennare ai tanti e nuovi locali di tendenza che stanno spuntando come funghi in ogni quartiere della città. A spasso con Daisy, a parte inspirarsi a un bellissimo film, è la peggior rubrica cinematografica che abbia mai visto, gestita da un critico che ha smesso di vedere film credo più di un secolo fa. E I consigli di Madame E., che raccoglie tutti gli ambiti tralasciati dalle altre rubriche. Libri, moda, spettacolo e quant'altro salti in mente alla ragazza che se ne occupa e che è...

Un gemito mi sfugge leggendo il nome di Stacy accanto a quest'ultima.

Cos'ho fatto di male per finire qui? Chi tra Dio, Allah o Buddha ho accidentalmente offeso e spinto a questa vendetta divina? Se sono tutti e tre mi conviene gettare la spugna già da adesso.

Controllo l'orologio e mi alzo per raggiungere i miei giornalisti, sperando che siano dove ho chiesto. Ci vorrà un miracolo per trasformare questa accozzaglia in qualcosa di simile a un vero giornale.

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