Una nuova Yandere

3°-4° giorno, aria di dichiarazioni

3° giorno
Sono le 9 e mio fratello non è ancora sveglio. Che pigrone. Faccio colazione con le solite cose. Finalmente si sveglia mio fratello. Entra in cucina,si siede e inizia a fissare il vuoto.
"Harunobu? Stai bene?" fatta la domanda bevo il latte
"Ho deciso...oggi mi dichiarerò a Mina!"
Tra poco mi strozzo col latte
"Che hai detto?!" gli chiedo incredula
"Scusa stavo pensando ad alta voce..."
"Beh fratellino,se vuoi dichiararti non devi scusarti" dopo questa frase inizio a pensare che non ho ancora aiutato del tutto Riku
Arrossisce
"Chichi tu sei amica di Mina giusto? Quindi sai se le piace qualcuno oppure no..."
"Riku scusa..." dico abbassa voce
Mio fratello però sente solo Riku.
"Quindi le piace Riku?"
"Mh?"
"Hai detto Riku"
"Si e allora?"
"A Mina piace Riku?"
"NO! Però so che ci sono alcuni ragazzi del suo gruppo che le vanno dietro..."
"Grazie per l'informazione... Chichinfo-chan" i suoi occhi diventano rossi come i miei quando ho ucciso Akane
"Harunobu?"
"Si?"
"S-stai bene?"
"Si"
"Allora perché mi hai chiamato Chichinfo-chan? E perché hai gli occhi rossi?!"
I suoi occhi tornano verdi
"Che c'è Chichi? Hai visto un fantasma?"
"Harunobu? Non ti ricordi che mi hai chiamata Chichinfo-chan,che avevi gli occhi rossi e che mi avevi chiesto se a Mina piaceva qualcuno?"
"No. Comunque vado a prepararmi...devo fare una cosa" mi sorride e va in camera sua.
'Che sia anche lui uno Yandere ma che a differenza di me e Ayano lui non si ricordi cosa ha fatto e cos'ha detto?' penso impaurita.
Harunobu esce dalla sua stanza elegantissimo.

"Wow fratellone. Sei stupendo"
"Grazie! Ci vediamo dopo!"
Esce di casa.
Mi arriva un messaggio da Ayano.
'Chiharu hai una nuova rivale. Si chiama Ai Toshirogi,18 anni,classe 3-1,capelli neri raccolti in uno chignon, è forte,astuta e furba. Ti mando anche la foto. Puoi ucciderla se vuoi quando ritorniamo a scuola.'
'Grazie Ayano. La ucciderò oggi stesso'
Invio il messaggio e noto che ho gli occhi rossi e il viso indemoniato
Non mi importa. Mi metto una tuta e prendo un coltello che nascondo in uno zaino.
Esco di casa e davanti a me vedo Senpai.
Ritorno normale
"HEI BUDO!" gli corro incontro
"Oh ciao Chiharu"
"Dove stai andando?"
"I professori hanno deciso di farci fare un lavoro a coppia con quelli della classe 3-1... E io sono con Ai Toshirogi"
"Stai andando da lei quindi?"
"Si" risponde sbuffando
"Beh allora a dopo!"
Ritorno dentro casa e inizio a cercare dei sonniferi e una siringa...li trovo
Esco e vedo in lontananza Senpai.
Lo seguo così da arrivare a casa di Ai.
Quando entra, suono il campanello poi mi nascondo.
"Chi è?" non avendo risposta esce
Prendo la siringa e la colpisco al collo. Si addormenta. Vedo che in strada non c'è nessuno quindi la nascondo dietro casa. Di corsa torno a casa mia,prendo una scatola grande e ritorno a casa di Ai. Vado dietro casa sua e la metto nella scatola. Tornata a casa la lego ad una sedia in cantina con della corda robusta e scotch.
Si sveglia poco dopo.
"DOVE MI TROVO? CHI SEI TU? COSA VUOI DA ME?"
"Ai...Ai,Ai,Ai... Non dovresti rubare il Senpai altrui..."afferro il coltello che stava nel mio zaino.
"METTI GIÙ QUEL COLTELLO!"
La colpisco al braccio
"Urla ancora e ti torturo"
Smette di urlare
"Cosa vuoi farmi?"
"Semplice..." le metto un pezzo di scotch sulla bocca"...Ucciderti"
Si mette a piangere ma non mi intenerisce come è successo con le altre...anzi...ero indecisa su quale metodo usare per ucciderla.
"Vediamo...ti avveleno o ti pugnalo? Ti strangolo o ti picchio fino alla morte? A te la scelta mia cara Ai" rido come una psicopatica
Ai cerca di urlare
"Forse sarebbe più bello con le forbici tagliarti lo chignon e poi usarle per taglarti la lingua...che ne dici cara Ai?" con voce da pazza
Vado a prendere le forbici con i guanti e le taglio lo chignon.
Le tolgo lo scotch dalla bocca
"AIUTO AIUTO! VUOLE UCCIDERMI! AIUTATEMI"
"L'hai voluto tu!"
Le taglio la lingua.
Rido.
Le taglio la gola con le forbici
Dopo qualche secondo muore.
Prendo un sacco nero dove metto il cadavere e le forbici. Mi cambio e i vestiti sporchi di sangue li butto.Pulisco tutto in fretta e poi metto anche i panni sporchi nel sacco.
Lo chiudo e lo butto nel cassonetto vicino casa.
Mi guardo allo specchio e noto di avere la faccia da pazza e gli occhi rosso sangue. Non mi importa e vado in camera mia. Sul letto avevo dimenticato il cellulare. Non c'era nessun messaggio tranne una chiamata persa da Senpai.
Lo richiamo subito
"Budo! Ciao"
"Ciao. Ai è sparita e quindi pensavo di venire a casa tua per un po"
"O ma certo! Vieni pure di aspetto fuori!
Chiudo la chiamata.
Mi metto un vestitino colorato,mi trucco un po e metto delle ballerine bianche. Apro la porta e aspetto Senpai.
Finalmente arriva.
"Ciao Budo!"
"Ciao Chiharu! Sei molto bella con questo vestitino...si intona con i tuoi bellissimi occhi blu" arrossisce
"G-grazie" arrossisco anch'io "Non entri?"
"Certo"
Entriamo in casa e io chiudo la porta a chiave (nel caso arriva mio fratello e lo vede in casa).
"Vuoi qualcosa da bere?"
"No no grazie"
"Sembri teso...cos'hai?"
"Niente è solo che...è la prima volta che entro in una casa di una mia compagna di scuola"
"Capisco. Beh adesso che sei qui cosa si fa?"
"Hai un computer?"
"Si perché?"
"Sembrerà strano ma mi piacciono i videogiochi...passeri ore a giocarci"
"Oh allora sei nel posto giusto! Io e mio fratello siamo fissati con i videogiochi! Certe volte litighiamo perché magari uno vince sempre invece l'altro no!"
"Che giochi avete?"
"Mio fratello spara tutto e azione, io horror,indie horror e RPG horror"
"Non sembri una fan degli horror"
"E tu non sembri un fan dei videogiochi" ridacchio "Andiamo?"
"Dove?"
"In camera mia a giocare ai videogiochi!"
Arrossisce
Ci dirigiamo in camera mia e vedo Senpai con la faccia stupita
"Pensavo fosse rosa..."
"No anzi...odio il rosa"mi salto sul letto "A cosa giochiamo?"
"A questo!" prende il mio computer e clicca sul gioco FnaF3
"Facciamo una gara" dico eccitata "Chi fa più notti può chiedere al perdente qualsiasi cosa e lui la farà"
"Ci sto"
Io sono bravissima a quel gioco e Senpai avrebbe sicuramente perso. Lo faccio iniziare. Arriva alle 5 della 5° notte. Mi stupisco. Arriva l'animatronic e lo fa perdere. È il mio turno
Arrivo alla notte quattro e perdo stranamente
"Ho vinto!" esclama con gioia
Mi piace vedere il mio Senpai felice
"Eh già, ora devi chiedermi di fare una cosa"
"Sei un po troppo distante da me...avvicinati"
Divento rossa e mi avvicino
Lui mi abbraccia e poi mi bacia
"Ti amo Chiharu...dalla prima volta che ti ho vista"
"Anche io Budo"
Ci baciamo ancora.
Arrivò il momento in cui Senpai dovette andare
"Vorrei rimanere ancora un po ma devo tornare a casa.."
"Non fa niente" apro la porta "A domani Budo"
"A domani Chiharu"
Chiudo la porta a chiave e ritorno in camera mia.
Dopo un po sento bussare
"Chiharu! Chiharu! Apri!"
Vado ad aprire
Era Harunobu
"Ciao Harunobu"
"Chiharu hai la faccia strana e i tuoi bellissimi occhi blu...sono...rossi..."
"Sarà il riflesso della luce..."
"Beh comunque mi sono dichiaro a Mina e mi ha detto si! Sono felicissimo Chichi!"
"Non chiamarmi Chichi! Mi da fastidio!"
"Ma ti piaceva così tanto..."
"In realtà l'ho sempre odiato!"
"Da quando conosci quel Masuta sei cambiata! Basta! Chiamo mamma e le dico di cambiarci di scuola!"
"No che non lo farai..."
Prendo un coltello
"Chiharu... Che fai?! CHIHARU SONO TUO FRATELLO! CHIHARU!"
lo colpisco alla gola più volte...poi pulisco tutto. Vado a dormire
4° giorno
Ieri ho dimenticato di buttare il cadavere di Harunobu. Vado a prendere un sacco nero e metto il cadavere dentro. Butto il sacco nel bidone vicino casa.
"Dovevi rimanere al tuo posto, Harunobu" dico a bassa voce
Passo tutta la giornata a trovare un modo per uccidere chiunque altro si metterà tra me ed il mio Senpai.
Mi arriva una chiamata da Mina
"C-chiharu? Dov'è tuo fratello? Oggi avevamo un appuntamento ma non è venuto..."
Fingo un pianto.
"Chiharu? Non mi dire che..."
"Harunobu è scomparso da ieri sera...sono disperata Mina!" fingo di piangere e di essere preoccupata
"Oh Harunobu...che ti sarà successo..." pensa ad alta voce
"Vengo a farti compagnia?"
"No...non fa niente... Non ti preoccupare"
"Okay...a domani"
"A domani"
Chiude.
Mi arriva un messaggio da Ayano
'Ciao Chiharu. Ti avviso che due ragazze ci provavano con Budo. Si chiamano Kyo e Kyoko Ronshaku,le sorelline di Musume Ronshaku. Hanno entrambe i capelli biondi con ciocche viola,rosa e azzurre.'
'Grazie'
So come ucciderle. Preparo una siringa con sonnifero e la sedia delle torture. Guardo l'orario ed è l'ora di cena.
Mi faccio un panino e vado in cantina a sistemare le torture. Vedo che dietro ad un'asse si trova una scatola con scritto "NON APRITE"
La apro e trovi delle cassette e un registratore
Una in particolare mi colpisce
"La verità su di me che non dirò mai ai miei figli"
La ascolto
Voce di mia mamma,Naomi Kyoshi
'Chiharu e Harunobu, so che essendo vostra madre dovrei dirvi tutto ma...è una cosa complicata da dirvi di persona quindi sarà questa cassetta a dirvelo. Quando ero ancora ragazza andavo alla scuola di Tokyo. Ero una ragazza timida e riservata e non avevo molti amici. Un giorno un ragazzo mi salutò con un sorriso...quel ragazzo era vostro padre. Fu amore a prima vista...o ero solo ossessionata? Non lo so. Mi arrivò subito dopo un messaggio da un certo Info-kun. Mi diceva che voleva aiutarmi a conquistare il mio Senpai dandomi informazioni su tutte le ragazze innamorate di lui. Nella cartella avevo una forbice. Con quella ho causato la morte di tutte quelle ragazze. Solo ora capisco lo sbaglio che ho fatto. Quindi vi prego figli miei...se avete ascoltato questa cassetta non diventate dei mostri come vostra madre.' Il nastro finisce con un pianto alla fine. Sotto la scatola trovo delle forbici con del sangue ormai secco. Le prendo e le nascondo. Torno in camera mia e inizio a fare i compiti per domani. Finire di colorare una tavola di arte. Solo quando prendo i colori noto che li vedo tutti grigi. Non mi interessa e inizio a colorare.
Finisco e vedo l'ora. Sono le 23.
Mi metto sotto le coperte.
Non riesco a dormire. Vado in cantina e inizio ad ascoltare tutte le cassette che si trovano nella scatola. Poco dopo mi addormento per terra.