* Quando rientrò in camera sua, le scappò un sorriso, vedendo la moglie nella stessa identica posizione di come l'aveva lasciata.Scosse la testa pensando a quanto, probabilmente, fosse stanca e raggiunse il letto, infilandosi dentro velocemente.
Lasciò uscire un sospiro di sollievo quando la sua testa toccò il cuscino e non poté evitare di mugugnare di piacere, perché santo cielo, aveva davvero bisogno di riposarsi, tanto che il suo corpo sembrò cantare proprio come aveva fatto lei quella sera sul palco.
Chiuse gli occhi per un secondo, ma sobbalzò immediatamente quando sentì una mano calda sul suo stomaco e le scappò un sorriso.
«Sei tornata.» La sentì mormorare nel suo orecchio.
«Non da molto.» Rispose, voltandosi.
Si stese comodamente su un fianco e venne inghiottita ancora una volta da quella distesa di verde, cosa che la fece tremare, proprio come accadeva ogni volta.
«Ciao.» Le sorrise dolcemente e si sporse in avanti per baciarla.
Quando le loro labbra si unirono, Rachel si dimenticò all'istante tutta la stanchezza che aveva provato sino a quel momento.
Passò le dita in quei corti capelli biondi, attirandola a sé, mentre la gamba istintivamente si avvolgevano attorno ai fianchi dell'altra.
«Mi sembra di capire che ti sono mancata.» Ridacchiò Rachel, una volta che si furono staccate, prendendo un profondo respiro e strofinando il naso contro il suo.
«Tu mi manchi sempre.» Mormorò con un sorriso.
«Anche quando non ti vedo per più di dieci minuti.»
«Sempre così romantica … » Bisbigliò Rachel, baciandola teneramente.
«Ma oggi mi sei mancata principalmente perché non sopportavo più i tuoi figli.»
«I miei figli?» Chiese Rachel con un sopracciglio alzato.
«Si, i tuoi figli.» Ringhiò l'altra, roteando gli occhi.
«Non sono bambini, sono delle scimmie urlatrici! Ad un certo punto ho anche meditato di rinchiuderli tutti e tre in uno zoo!»
«Lucy Quinn Fabray-Berry!» Disse, perentoria, Rachel, scostandosi dal suo abbraccio.
«Non osare mai più dire una cosa del genere dei nostri bambini!»
Quinn scosse la testa e l'attirò di nuovo verso di lei.
«Se tu fossi stata qui, la penseresti allo stesso modo!»
Rachel fece per aprire la bocca, ben intenzionata a protestare, ma Quinn gliela chiuse velocemente con la sua, zittendola nel modo che meglio conosceva.
Questa volta il bacio crebbe d'intensità quasi all'istante, tanto che Rachel graffiò la schiena della moglie, cercando di farle capire le sue intenzioni. *
Lauren leggeva con attenzione, in assoluto silenzio.
Gli occhi si muovevano rapidi, scattanti, lungo le righe di quel foglio virtuale, mentre i denti torturavano incessantemente il labbro inferiore, come sempre facevano quando era particolarmente concentrata.
E, doveva ammetterlo, quella FanFiction, anche se solo all'inizio, stava decisamente attirando la sua attenzione.
Quando Camila - in realtà Dinah - le aveva comunicato questa sua nuova passione, non aveva potuto evitare di farsi catturare dalla curiosità.
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Writing to reach you
FanfictionDa Faberry a Camren, di ManuKaikan & Backyard Bottomslash, originale su EFP "Camila é davvero entusiasta della sua vita a New York, tra le lezioni estenuanti alla NYADA e la scoperta dei piaceri della lettura attraverso un sito FanFiction consigliat...