cinque

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Quando la sveglia mi costrinse ad aprire gli occhi, notai che Placido non si trovava più accanto a me.
Mi recai in cucina nella quale lo trovai frugare in un cassetto.

-Che stai facendo?- chiesi
-Stavo cercando una tachipirina, ma non volevo svegliarti-
-Che hai?-
-Mal di testa- rispose sedendosi

Inghiottì la pillola e mi osservò tutto il tempo il quale preparavo la colazione.
Mi sentivo terribilmente a disagio, soprattutto perché la sera precedente voleva fare sesso con me, per cui  pensai che non provava indifferenza  nei miei confronti.

-Dopo che facciamo?- domandai
-Le prove per il concerto di stasera...cosa vuoi fare, altrimenti?- rispose scocciato
-Mmh non ti senti proprio bene, eh?- continuai affiancandolo e accarezzandogli le guance

Scosse la testa e poggiò le mani sui miei fianchi.
Contemporaneamente continuavo ad inviare messaggi ad Ivan, che non mi rispondeva dal pomeriggio precedente.

22:30

-Stamattina mi sono svegliato con un mal di testa terribile!- esclamò Vincenzo alla mia destra
-Anche io Vincè- aggiunse Placido
-E ce credo, ieri sera vi siete ubriacati come due vacche!- rispose Matteo

A quel punto, Placido iniziò a fissarmi in un modo stranissimo ed io feci lo stesso con lui.

-Ragazzi io vado in camera..ho troppo sonno-
-Da sola?-
-Placido, nei corridoi non penso sia pericoloso camminare- sbuffai

Mi incamminai e, prima di chiudere la porta, un piede si fece spazio tra la porta e lo stipide.

-Che vuoi?-
-Posso entrare?-
-No-

Senza il mio permesso e la mia parola, si sedette sul letto, ma io non badai alla sua presenza e mi preparai per andare a dormire.
Un po' cercai di stuzzicarlo per vedere se la sua reazione fosse stata la stessa della sera precedente.

-Mi spieghi perché sei cosi?-
-Così Come?-
-Così lunatica! Stamattina ti preoccupavi per il mio mal di testa ed ora sei un'acidona indescrivibile!-
-Ho sonno, lasciami stare-

Si alzó e uscì dalla stanza.

Messaggio da Ivan:
《Ho avuto problemi con Internet, ma ora ci sono! Come stai?》

Ringraziai Dio per quel messaggio. Almeno potevo parlare con qualcuno.
Infatti, gli spiegai tutto e lui mi diede dei consigli che mi aiutarono molto, anche se un po' strani, insomma.

Il giorno dopo eravamo liberi, anche se avrei preferito essere impegnata, dato che mi stavo annoiando a morte.

Chiamata da Placido

Risposi.

《Che vuoi?》
《Fatti trovare pronta per le sei》 disse velocemente, poi staccó.

Feci come mi disse, anche se non avevo la più pallida idea di cosa avesse in mente.

Arrivò 10 minuti dopo che scesi e non spiccò parola fin quando arrivammo.
Mi portò ad un luna park.
Mi si illuminarono gli occhi, era da molto che non ci andavo.

-Grazie, grazie, grazieeeee- urlai abbracciandolo forte
-Dai, andiamo- mi sorrise imbarazzato e mi prese le mani

Salimmo su ogni tipo di giostra: dalle macchine tozzi tozzi alle montagne russe, dal gioco degli specchi alla casa stregata.
Era quello ciò che mi piaceva di noi.
Anche dopo un litigio, non saremmo mai stati arrabbiati l'un con o l'altro per sempre perché ciò che ci univa era più forte di ciò che voleva dividerci.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 26, 2017 ⏰

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