4. Love Me Forever

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<< Buongiorno, mastro scassinatore >>.
Thorin aveva poggiato una mano sul collo di Bilbo, abbassandosi per baciarlo teneramente sulla bocca. Il gemito d'approvazione dell'altro gli fece intendere che quello era un risveglio più che magnifico.
<< Buongiorno, Scudodiquercia >>
<< Dormito bene? >>. Un altro bacio.
<< Meravigliosamente. Tu? >>
<< Benissimo, non dormivo così da anni >>.
Bilbo si avvinghiò di più al corpo dell'altro, trascinandolo a sé. << Mi hai portato la colazione >> notò.
<< Pensavo fosse una cosa carina >>
<< Lo è >>.
Si diedero un altro lungo bacio, esplorandosi a vicenda con la lingua. Quando si staccarono, Bilbo fu più che felice di vedere la marmellata ai fiori d'eucalipto, sorridendo al ricordo della notte scorsa.
<< Non ne hai abbastanza? >> fece, indicando il vasetto con il capo.
<< Mai >>. S'intrufolò sotto le lenzuola, avvertendo subito l'erezione dello hobbit premergli contro una coscia. << Siamo vogliosi, stamattina >>.
Bilbo roteò gli occhi in maniera esagerata. << Ho ricevuto fin troppe attenzioni stanotte, è meglio che mi riposi >>.
<< Giusto >> fece Thorin, leccando la pelle del collo del biondo. << Sei così stanco? >>
<< Mmh >>
<< Te lo richiedo >>.
Il nano si mise a cavalcioni su di lui, scansando via la colazione con pochi gesti delle mani, e tenendo le labbra vicine al suo viso prese a baciarlo ovunque.
<< Sei così stanco? >> ripeté.
<< Sì, tanto, tanto stanco >>
<< Sicuro? >>. La sua lingua diede un colpetto ad un capezzolo, che s'indurì all'istante.
<< Oh, sì >> sospirò Bilbo, le labbra serrate in una linea sottile.
<< Sei così buono, potrei mangiarti sempre e non saziarmi mai >>.
La bocca di Thorin attraversò la pancia, la lingua che lasciava carezze umide in ogni parte, fino a ritrovarsi di fronte al suo membro.
<< Il tuo amichetto non sembra così stanco >> ghignò.
<< Thorin, ti prego... >>.
Non fece in tempo a fermarlo che l'altro avvolse con la bocca l'intero sesso, morbido e rigido al contempo, tenendolo alla base con le dita e giocando sulla punta bagnata con la lingua. Bilbo si stava man mano sciogliendo sotto quel tocco selvaggio e indomabile, schiavo della sua virilità in quanto impotente per poter porre fine alle sue intenzioni. Divenne impotente, debole davanti la giungla della sua chioma lunga e morbida, chiuso davanti quello sguardo così espressivo e affascinante come pochi. Le labbra di Thorin si dischiusero per accogliere non molto tardi il seme caldo e liquido, succhiando goccia dopo goccia fino al più completo appagamento. Manifestò il suo assenso passandosi la lingua sulle labbra, il sorriso malizioso e le mani costrette a risalire sul busto dello hobbit.
<< Sei precoce >> sentenziò sogghignando.
Bilbo chinò la testa pieno di vergogna in tutta risposta. L'autostima veniva schiacciata sotto i piedi quando c'era Scudodiquercia nei paraggi.
<< Ehi, non è un problema, sei perfetto così come sei >>. I pollici di Thorin giravano intorno le sue guance in una carezza lenta e piena d'affetto, accostando di più il proprio viso a quello dell'altro e schioccandogli un bacio a fior di labbra.
<< Non lo sono >> fece Bilbo, convinto di avere ragione.
<< Oh, sì che lo sei >> tagliò corto Thorin, attirandolo a sé con un altro bacio.
Vennero riscossi dal loro mondo con il canto di qualche uccellino proveniente dalla finestra, e sorrisero insieme allo spettacolo che la Contea gli avrebbe offerto d'ora in avanti ogni mattina, ad ogni risveglio, e ogni notte, prima di addormentarsi. L'espressione dello hobbit mutò immediatamente quando incrociò gli occhi del nano. << So che non dovremmo più riparlarne, ma hai pensato a ciò che ti ho detto ieri sera? >>.
La risposta arrivò dopo un lungo periodo di silenzio. << Sai, forse hai ragione. Non ho avuto modo di rifletterci con calma, ma non avrei mai pensato di assecondare le tue parole >>.
<< Non devi assecondarmi, quello che prenderà le decisioni sarai tu, e forse potrai ringraziarmi >>
<< Non lo farò mai abbastanza >>
<< Io credo che tu abbia fatto fin troppo per me >>.
Lo sguardo grigio di Thorin sorrise insieme alle labbra, sempre più grato di avere una persona così speciale accanto. << Non so come farei se non ci fossi tu >>.
Bilbo arrossì ingenuamente. << Lo stesso vale per me >>.
All'improvviso Thorin si levò in piedi, il petto nudo aperto all'infuori. Bilbo lo osservò senza fiatare, adorava farlo in assoluto silenzio. Erano così complici da parlarsi anche solo con gli occhi.
<< Allora è deciso >> esclamò alla fine il nano, con un'euforia mai vista. << Verrai ad Erebor con me >>.
<< Sapevo che non avresti mollato >>
<< Mi riprenderò ciò che è mio, sì, ma accadrà anche un'altra cosa >>.
Il nano misurò a grandi passi la stanza, la stessa dove dormiva solitamente il suo compagno, camminando e frugando dentro ogni mobile alla ricerca di qualcosa.
<< Dov'è? >> sbottò, le mani frenetiche come se ne valesse della propria vita. << Aspettami qui, torno subito >>.
Il suo ritorno non si fece tanto attendere, la pelliccia in mano e gli altri indumenti lasciati in salotto la notte prima stretti tra le dita. Esaminò i suoi nell'evidente tentativo di scovare ciò che probabilmente considerava importante, e quando l'ebbe trovato lo mostrò a Bilbo. L'anello luccicante che brillava nel suo palmo fece sussultare lo hobbit per la gioia, o per l'emozione o per il timore di non essere abbastanza. Mille emozioni vorticavano nella sua anima, ogni ingranaggio nel suo cervello smise di funzionare e lo sguardo perso e sognante si trasformò in un'espressione commossa e stupita.
<< Vuoi tu, Bilbo Baggins, stare al mio fianco per il resto della mia vita, finché morte non ci separi? >>.
La proposta di Thorin arrivò alle sue orecchie come un boomerang, pronto a tornare indietro con una parola che avrebbe cambiato le loro vite per sempre.
<< Io... io... sì. Sì, sì, ti voglio sposare! >>. Il mare azzurro che dipingeva i suoi occhi strabordò di lacrime tenute dentro a forza, cascando giù sulle guance e fallendo nel tentativo di resistere ad ogni cedimento. La felicità di Thorin fu ben lieta di accogliere quella notizia, e a quel punto non seppe trattenersi. Seppellì il viso nell'incavo del suo collo, ricoprendolo di baci e sfregando le dita sulla nuca bionda e riccioluta. Lo hobbit bagnò una spalla dell'altro con il suo pianto liberatorio, gli era davvero di conforto e lo aiutava ad esprimere tutto ciò che a parole non poteva essere detto. Si guardarono un'altra volta, uno sguardo diverso e nuovo rispetto a tutti gli altri che si erano scambiati fino allora, e facendo scontrare le loro labbra suggellarono il loro amore con il gesto più affettuoso e significativo che potesse esistere. Erano finalmente insieme, uniti nelle loro avventure, amanti l'uno dell'altro e spensierati nella loro libertà.

















Ed eccoci arrivati alla fine di questa storia! Innanzitutto ci tengo molto a ringraziare coloro che l'hanno apprezzata e seguita, è sempre un piacere per me postare i frutti della mia fantasia e ricavare da questa esperienza piccole soddisfazioni. La frequenza con cui aggiorno magari lascia a desiderare, ma spero d'ora in avanti di riuscire a dividere il mio tempo per far fronte ai vari impegni e alle mie passioni più grandi. Ho già in mente qualche idea per varie long e one-shot, quindi... stay tuned! <3

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You don't have to say I love you to say I love you {BilboxThorin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora