Ero appoggiato al finestrino
di quell'autobus,
le note di una canzone
rimbombavano nelle mie orecchie
e io le canticchiavo a bassa voce,
facendo finta di niente.Una parte di me
nascosta da un mucchio di polvere,
più di quella che ricopriva quegli squallidi sedili,
ricordava ancora che
quella
era la nostra melodia.
Un'altra parte di me
preferiva negarlo.
Conoscevo ogni singola lettera,
le conoscevo più di ogni altra cosa,
però non volevo ammetterlo.
Sarebbe stata una sconfitta,
mi ero ripromesso di non pensarti più,
sai?Lo avevo fatto una volta,
due volte,
forse tre o quattro.
Perdo continuamente a questo gioco,
ricomincio d'accapo
e perdo di nuovo.Mi hai preso la mente,
ti sei impossessata della mia ragione,
hai rotto il mio cuore
e sei scappata.
Ti ho odiata.
Ti odio.
No, non è vero,
come potrei farlo?Il silenzio che ricopre il letto,
dove prima c'eri tu,
è diventato assordante.
Non riesco a dormire,
ti sei portata via persino il mio sonno.
Non eri felice?
Non mi amavi?
Mi pensi almeno un po'?Io,
con te,
mi sentivo vivo,
ma mi chiedo
se tu mi abbia mai detto la verità
prima di fare la valigie.Vorrei smetterla
di vederti ovunque,
di pensare a te
però sei in ogni singola canzone
e in ogni libro.
Sei in ogni poesia,
soprattutto nelle mie.
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How Would You Feel | Wattys2017
PuisiBrillante come la stella più luminosa, affascinante come la Luna, vecchio, immortale come il Sole.