Una Notte Speciale

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Non pensate Malex (anche se dal titolo non è facile) e penso che dalla foto abbiate capito su che ship è il capitolo.

Magnus
Ero ancora sconvolto da quello che era successo.
Annabeth, la stessa bambina che a sei anni costruiva piccoli templi con le rune, era caduta nel Tartaro insieme al suo ragazzo.
Era caduta di nuovo nel Tartaro insieme al suo ragazzo, ma la seconda volta per sua scelta, non per scelta del Destino.
Erano entrambi stati più coraggiosi di quanto io sarei mai potuto essere.
-sono degli eroi- singhiozzai - degli eroi.
Eravamo ancora nella caverna, solo che, poco dopo l'arrivo di Leo, Carter, Sam e Alex, la mia Alex, erano arrivati tutti gli altri.
Ora piangevo sul petto di Alex che mi consolava.
Avrei voluto baciarla, ma non ci riuscivo. Non mi sembrava giusto.
Percy e Annabeth si erano appena sacrificati in una missione che non avrei mai augurato neanche al mio peggiorn nemico, non mi sembrava giusto passare del tempo con Alex, la ragazza più speciale della mia vita, mentre loro rischiavano la vita.
Alex mi abbracciava accarezzandomi i capelli.
-se la caveranno- mi sussurrava- ce l'hanno già fatta una volta
Mi vergognavo, piangevo come un bambino, mentre lei mi consolava.
Eppure, non riuscivo a fermare le lacrime; non riuscivo a credere che fosse successo davvero, non poteva essere vero, speravo che fosse tutto un sogno, un incubo orrendo da cui mi sarei svegliato, speravo che fosse tutto frutto del mio inconscio, della mia mente, un incubo.
Non riuscivo a convincermi che fosse vero.
Eppure lo era.

Alex
Magnus piangeva sul mio petto mentre cercavo di tirarlo su.
Volevo aiutarlo, non sopportavo vederlo così, avrei voluto baciarlo.
Ma non ci riuscivo.
Non mi sembrava giusto.
E non ne avevo il coraggio, avevo paura che mi rifiutasse, non volevo perderlo per sempre.
-stai tranquillo- gli sussurrai- ce la faranno, ce l'hanno già fatta una volta.
-Alex- sussurrò lui in risposta- non lasciarmi mai, promettilo.
-lo prometto.

Poco dopo tornammo sulla nave, tutti erano sconvolti, ma la parte greca e romana, sapeva cosa doveva fare e qual'era la prossima tappa.
-la casa di Ade- disse Leo -ma ci serve Nico
-Nico, perché vi serve Nico- chiese Sadie.
-è stato lui a guidarci verso la casa di Ade, qualcuno che rappresentasse- Leo si interruppe, fissando Walt- la morte.
-forse- disse poi, assorto trai suoi pensieri-Walt, concentrati su Percy e Annabeth, cosa senti? Sono vivi?
-ecco, io...- poi sgranò gli occhi- sono vivi, ne sono sicuro, stanno... stanno anche bene, nonostante... be', lo sapete-
"Nonostante sono nel Tartaro" pensai, ma non lo dissi, lo sapevano già tutti.
Inoltre, sembrava quasi che, se non lo avessi ammesso ad alta voce, non sarebbe stato reale, come un sogno, se non lo avessi ammesso.
Poi non volevo dirlo davanti a Magnus, lui e Sadie sembravano quelli più sconvolti, forse perché li avevano visti cadere davanti ai loro occhi, avevano sentito le loro parole, era normale che ne fossero scioccati più di quanto lo fossimo noi altri.

Magnus
Quella notte non riuscii a dormire.
Ogni volta che chiudevo gli occhi, rivedevo quelle immagini e risentivo quelle parole.
Mancavano pochi minuti a mezzanotte, quando decisi di andare a prendere un po' d'aria sul ponte.
Uscii silenziosamente dalla mia cabina, attraversai il corridoio, salii le scale fino ad arrivare sul ponte.
Notai una figura vestita di verde e rosa sdraiata sovracoperta.
-ehi Alex- la salutai.
Lei si girò e ricambiò il saluto.
-posso mettermi vicino a te- le chiesi.
Lei alzò le spalle, segno che, se mi fossi seduto, cosa che feci, non mi avrebbe tirato calci in punti, ehm, delicati.

Passammo la notte a chiaccherare, guardando le stelle e a guardare le costellazioni.
-quella è una ragazza con l'arco!- esclamò lei- non l'avevo mai vista.
-Annabeth- la mia voce tremolò pronunciando il suo nome- mi ha raccontato la storia, era una loro amica che è morta combattendo, allora Artemide, alla quale la ragazza si era consacrata, l'ha premiata trasformando il suo corpo in stelle e formando quella costellazione.
-wow, la storia è bella- disse-però tu non le sai raccontare!
-non è vero!- protestai- sono bravissimo a raccontare le storie.
-credici- rispose.
Sospirai, era così bella!
Quello sarebbe stato il momento perfetto per dichiararmi, ma ancora non ne avevo il coraggio.
Eppure, quella fu una notte speciale.

Magnus e Alex passarono tutta la notte a ridere e scherzare, intanto, non sapevano ancora, che si stavano avvicinando ancora un po'
Non capiscono i sentimenti l'uno dell'altro, e la cosa fa paura ad entrambi.
Hanno paura di essere rifiutati, e di rovinare il loro rapporto.
Ma non capiscono che, in realtà, è come se loro stessero insieme da tutta la vita, e ci staranno, se ne avranno il coraggio.
Vi chiederete, ormai, chi sono io che, ogni tanto, compaio.
Be', io sono colei che organizza tutto, colei che osserva dall'alto ed interviene in tutte le cose, guerra, pace... ma che, in fondo, ha potere su una cosa sola.
Vi chiederete, cos'è questa forza misteriosa su cui tu hai il potere?
Sono sicura che lo abbiate capito, anzi, che abbiate saputo fin da subito chi sono.
Ebbene, se non lo avete ancora capito, lo capirete presto.
Allora, alla prossima

Angolo autrice:
Ciao semidei!
MMMAAAAAAALLLLLEEEEEXXXX
HLDKEHHWGKWSGMHKEEHLGMSGANFAWGGSMHSDHDHDSGKYKE3YPHLEWGKKWTKELWGLYWYOWSGLWYLMALEXUATKQLWGHLSHLSEYLGLWYOWGOASHLSHDJSHSHL.
Spero che abbiate capito chi è la donna misteriosa che narra.
Be', se lo avete capito, sapete cosa fare.
Ora vado
Ciaooooooo
~Daly💗

GREN: Greci, Romani, Egizi, NorreniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora