1) Draco Malfoy _ Non sono una bambola

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Era il tuo ultimo giorno ad Hogwarts, o meglio, l'ultimo del tuo quinto anno.
Con tutto quello che era successo, lo scandalo di Potter e Silente e la tirannia della Umbridge, non ti sembrava nemmeno che fosse passato un anno.
Stavate tutti cenando nella Sala Grande, e davanti a te c'era un banchetto degno di un matrimonio reale. Era l'unica occasione in cui le Case potevano mischiarsi e cenare insieme e, con tutto quello che era successo ti parve strano che fossero tutti felici. Com'è incoerente la gente...
Il tuo ragazzo, Draco, non si era seduto accanto a te, come invece avevi sperato.
Stavate insieme da un anno e mezzo circa, e non era mai stata facile come storia, un po' per il suo carattere difficile e un po' per le differenze tra voi due. Tu eri una mezzosangue, e già per questo Draco aveva avuto delle remore a confessarsi: tu eri tutto ciò che la sua famiglia disprezzava, e per questo, una volta che lui aveva trovato il coraggio, avevate dovuto tenere nascosta a tutti la vostra relazione per un po'. Se a questo si aggiungeva che tu eri una Grifondoro, non c'era da stupirsi che tutti vi guardassero con gli occhi spalancati quando eravate insieme.
All'inizio lui era molto premuroso, ti abbracciava spesso e ti baciava ancora di più, che fossero quei baci rubati quando vi incrociavate in corridoio, o cose più serie riservate alla camera da letto, lui ti riempiva di attenzioni.
Nell'ultimo anno, però, lui sembrava più preoccupato di ingraziarsi la Umbridge e incastrare Potter che di passare del tempo con te, e tu sentivi la sua mancanza. Quando avevi provato a parlargliene, qualche mese prima, lui aveva liquidato la cosa come se fosse stata solo una tua impressione, tanto che ci avevi creduto anche tu, ma invece che provare a dimostrarti che ti sbagliavi era diventato ancora più assente.
Avevi persino pensato di lasciarlo, dopotutto una relazione così non aveva senso, ma non avevi mai trovato il coraggio, fino ad ora.
Ti alzasti dalla panca, appoggiandoti ai tuoi compagni per mantenere l'equilibrio, e ti avviasti verso il gruppetto che lo circondava e che, guarda caso, ti disprezzava.
Quando ti vide i suoi occhi si illuminarono, e per un momento non fosti più sicura della tua decisione. No, non sono una bambola che può tirare fuori quando gli pare.
Lui si alzò dalla sedia e tu ti facesti largo tra le persone che lo circondavano che, a onor del vero, non fecero nulla per semplificarti il compito.
Quando arrivasti davanti a lui, Draco si limitò a mettere un braccio sulle tue spalle, non sbilanciandosi troppo davanti ai suoi amici.
Tu te lo scrollasti di dosso, e ti rivolgesti direttamente a lui.
"Dobbiamo parlare." Lui si rabbuiò ma, annuendo, ti seguì, guadagnandosi qualche fischio e commento poco carino da parte dei suoi amici.
Uscimmo dalla Sala Grande, e ci fermammo in un angolo del cortile. Lui si appoggiò al muro e mise le mani sui tuoi fianchi, avvicinandosi per darti un bacio, ma tu mettesti una mano sul suo petto e lo allontanasti, per poi togliere anche le sue mani dai tuoi fianchi.
Lui sbuffò, incrociando le braccia al petto, segno che un'eventuale conversazione non sarebbe stata facile.
"Cosa c'è adesso, mh? Ancora quella storia che sono poco presente? Ma se sei tu che mi rifiuti!" Sbuffò ancora, riferendosi a quanto appena accaduto.
Tu prendesti un respiro profondo. "È finita. Ti lascio." Dicesti.
Lui spalancò gli occhi e lasciò ricadere le braccia sui fianchi. Prima che potesse ribattere, te ne tornasti in Sala Grande e ti sedesti al tuo posto.
Infondo al cuore, speravi che lui ti avrebbe seguita, che ti avrebbe pregata di non lasciarlo, che ti avrebbe detto che aveva bisogno di te, che te l'avrebbe dimostrato.
Tutto quello che fece, in realtà, fu tornare in mezzo al suo gruppo, per poi andarsene pochi secondi dopo trascinandosi dietro una biondina della sua Casa.
E il tuo cuore si spezzò un poco.

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