|•Il Salvatore dei poveri•|

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Sto correndo da minuti ormai, sono in mezzo al bosco e non so dove sto andando, voglio solo uscire da questo labirinto di alberi.

Ora vi spiego com'è andata.
Ero uscita per fare una passeggiata, erano le 8:00pm di sera quando improvvisamente si fece buio. Non mi sono accorta neanche di quel che stava succedendo attorno a me. Mi chiamò mia mamma dicendomi di andare a casa. A lei non piace quando vado a fare queste passeggiate da sola.
Cadde la linea, bene qui non c'è campo. Pensai.
Oramai é da tre ore che sto girando a vuoto per trovare la strada in questo maledetto bosco.
Finalmente trovai l'asfalto.
Vidi un ragazzo moro coricato in mezzo alla strada, così mi precipitai subito da lui. Per fortuna non era morto.
Aprì all'improvviso gli occhi e io sobbalzai dallo spavento, non me lo aspettavo.
Si alzò di scatto e molto velocemente.
"Hey ciao bambolina" dice il-ragazzo-moro.
Ma che crist.
"Perché non continui a fare il morto? Sai eri più simpatico." Rispondo.
"Come ti chiami zuccherino? Io sono Niall ma puoi chiamarmi come vuoi." Aggiunge lui.
Io: "Io mi chiamo fottiti ma puoi chiamarmi che cazzo vuoi"
All'improvviso a Niall diventarono gli occhi rosso sangue e le pupille rimasero azzurre. Sotto gli occhi gli spuntarono delle vene.
"Oh non voglio farti niente piccola, voglio solo.. ehm come dire... assaporarti ecco"
Finito questo sorrise, mostrando dei canini più grandi del normale.
Un vampiro? Ma ... i vampiri non esistono... o forse mi sbagliavo io...
Rimasi li pietrificata non riuscivo a muovermi.
Niall mi ferrò dalle spalle, mi guardò negli occhi e mi disse "scappa, non voglio farti del male."
Le sue pupille si dilatarono per poi ritornare piccole. Molte persone l'avevano già fatto con me. Mio padre quando avevo 11 anni mi disse di tenere sempre una collana con dentro un'erba, ma non so che tipo è. Mi disse 'questa erba non permetterà a nessuno di manipolarti'. Mi gelò il sangue appena ci ripensai.
Io feci come disse il ragazzo e scappai nel bosco.

Sto correndo da minuti ormai, sono in mezzo al bosco e non so dove sto andando, voglio solo uscire da questo labirinto di alberi.
All'improvviso Niall appare davanti a me , mi blocca ad un albero e mi morde il collo. Io urlo dal dolore. Fa davvero male.
Dopo qualche secondo mi sentì sebole, stanca, mi sentivo svenire. Non sentivo più le gambe, il mio udito e la mia vista erano svaniti.

Al mattino seguente mi trovai nel mio letto.
Scesi di corsa al piano di sotto per trovare Niall, seduto con i miei genitori prendere un caffè. Cosa ci fa quel mostro in casa mia? Mio padre dice di non invitare mai nessuno in casa, così non potevano entrare.
Mio padre capì subito tutto, infatti estrasse un paletto di legno dalla manica.
"Ehi piccola mia come ti senti? Questo bravo ragazzo ti ha trovata in mezzo alla strada, ha detto che ti ha morso un animale." Dice mia mamma.
"Si. Ero nel bosco quando vidi un lupo. Se ne andò così io corsi vicino alla strada, pensando di essere al sicuro, ma mi attaccò."
"I medici hanno detto che hai perso molto sangue, ma ti hanno dimessa lo stesso perché il tuo corpo ha reagito estremamente bene al fatto di produrre sangue velocemente." Aggiunse mio padre.
In effetti si, mi sentivo bene, un po' debole e male al collo, ma bene.

Vado in bagno, vedendo che vicino al mio labbro c'era del sangue seccato. Ci misi un po' per toglierlo.
Mi feci un bagno caldo per rilassarmi un po'.

-

È il primo giorno di scuola e sono con le mie amiche davanti al mio armadietto. Quel ragazzo-vampiro non lo vedo da circa una settimana, ed ho un brutto presentimento.
Prof: "oggi abbiamo un nuovo studente, classe vi presento Niall Horan."
Io mi pietrificai.
Lui mi guardò dritto negli occhi mentre stava andando a sedersi.

Ora finita, menomale.
Vado verso il mio armadietto a cambiare i libri. Mi giro per andare in classe quando sbatto contro Niall.
Oops
Niall: "Hey ciao" sorride.
"Che diavolo vuoi?"
Niall: "okay nel modo in cui ci siamo conosciuti non è stato proprio il mio comportamento migliore, quindi vorrei riprovarci."
Mi guardò con quegli occhi ghiaccio stupendi.
"Ah si e che faresti?"
Mise una mano appoggiata all'armadietto.
Niall: "beh mi presenterei. Qual buon vento la porta qui o mia piccola donzella"
Ridacchiai e lui sorrise.
Ci fu un silenzio tombale, ma bello.
Lui continuava a squadrarmi il viso: dagli occhi passava alle labbra.
Mi guardava con un mix di lussuria e malizia. Dei jeans e una felpa non credo siano così sexy, a meno che non abbia visto i suoi occhi boh.
Niall: "quindi... ho un'altra possibilità?"
"Mh, ci devi pensare."
Suona la campanella, così andiamo in classe.

Finalmente sono finite tutte le ore ed io e le mie amiche andiamo a mensa.
Nome-amica: "allora t/n tu e Niall quando vi sposate?"
"MA CHE COSA" arrossisco senza volere.
Loro ridono mentre io voglio solo sotterarmi.

Finalmente il pranzo è finito, oggi ci sono gli allenamenti delle cheerleader.
E ovviamente chi becco? Niall.
Niall: "qual'è il verdetto?"
"Mh...se smetti di fare lo stalker, e mi prometti che non mi ucciderai"
Lui ridacchia.
Niall: "non ti farei mai del male"
"Hai un'altra possibilità"
Lo guardo negli occhi fino a quando non mi chiamano per allenarmi.
Niall: "a fine allenamento ti porto a casa"
Io mi limito a guardarlo e ad accennare un sorriso di approvazione.

Dagli Immagina Al Disagio [NIALL HORAN] || 1D HUMORDove le storie prendono vita. Scoprilo ora