Challenge

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Il primo giorno di questa "sfida" era un soleggiato lunedì, i tre si dirigevano a scuola, Marcus era seduto sul sedile posteriore, immerso nel suo mondo, mentre i due "fidanzatini" erano uno di fianco all'altro, stavano scherzando e ridendo quando arrivarono a scuola, scesero dalla macchina' mentre il più grande dei gemelli si avviava all'interno della scuola, i due si erano fermati in macchina al parcheggio davanti scuola.

"Spero solo che non facciano troppe domande, sarà strano se ti vedranno prima con me e poi con mio fratello" disse il corvino un po' pensieroso, la mora sorrise e gli prese il viso con due dita "stai tranquillo, non sono affari loro, e se chiederanno risponderemo in modo vago." lui la guardo' con un mezzo sorriso sulle labbra, lei si avvicino' molto lentamente per potersi godere al meglio questo momento, si guardavano negli occhi con desiderio, il desiderio fu subito soddisfatto, infatti, la mora annullo' le distanze che c'erano tra loro.                                            Vennero interrotti dal suono della campanella che segnalava l'inizio delle lezioni, scesero dalla macchina e si avviarono a scuola mano nella mano.                                                                                    Tutti li guardavano ma a loro importava poco e nulla.

Durante la giornata scolastica ando' tutto a gonfie vele, ogni tanto si baciavano davanti agli altri, altre volte si nascondevano negli angoletti più sconosciuti per avere un po' di privacy, era tutto perfetto, ma non tutto puo' andare sempre bene, Giusto?.

Tornati a casa i due si misero a guardare un film abbracciati sul divano, il gemello più grande era rimasto a scuola per dei corsi extra, doveva recuperare Francese.                                                               Si addormentarono sul divano, lei aveva la testa appoggiata al petto di lui e il corvino appoggio' la testa su quella della mora. Questa è la scena che ha visto Marcus e che ha scaturito in lui un'impeto di gelosia, salì le scale con rabbia e si chiuse in camera, era così arrabbiato, ma non ne capiva il vero motivo... Lei non era sua. Gli si accese una lampadina, era forse quello  il motivo?.  

 Lei non era sua.

Si diede dello stupido, perchè era geloso di una cosa che non gli apparteneva? perchè non voleva che il gemello e la ragazza fossero felici insieme? 

Perchè lui voleva essere la ragione del sorriso di quella magnifica ragazza...

Questa era la conclusione a cui era arrivato, ma non voleva ferire nessuno, tanto meno suo fratello. Si diede una svegliata " va bene ragazzone, tu stasera esci, li lascerai da soli perchè è quello che vorresti tu al loro posto." tutto questo lo disse a voce alta davanti allo specchio nel suo bagno. Scese le scale e ando' dritto in cucina, chiamo' un fattorino e ordino' la pizza per tutti, mentre aspettava il fattorino scrisse una lettera per il fratello, in essa diceva che aveva bisogno di svagarsi e che li avrebbe lasciati soli perchè era la cosa giusta da fare. Finì di scrivere la lettera e subito suono' il campanello, ando' ad aprire, poso' le pizze dei due sull'isola in cucina e mise la lettere sopra quella del fratello, sopra di essa vi era scritto il nome del corvino, fatto questo prese la propria pizza e ando' dai propri amici.

La mora si sveglio' e con delicatezza si tolse il braccio di lui dalla vita, si sposto' di pochi centimetri in realtà, voleva guardarlo nella sua forma più pura e cosi fece per qualche minuto fino a che non decise di svegliarlo, inizio' a baciarlo su tutto il viso, lui sorrise e aprì gli occhi, si guardarono e diventarono seri in un batter di ciglia, lui si avvicino' per baciarla, lei si avvicino' e inizio' a fargli il solletico, lui soffriva molto il solletico e chiedeva pietà.

"Aby t-ti p-prego" disse il corvino in pre dalle risate " devi dire 'sono una scimmia che non si lava'" disse la mora ridendo a cavalcioni su di lui "p-perchè?" disse lui ridendo " perchè è vero" controbatte lei " v-va bene d-d'accordo.. s-sono una s-scimmia che non si l-lava" disse continuando a ridere "bravo amore" disse lei smettendo di fargli il solletico ma rimanendo sempre a cavalcioni su di lui, quando il corvino si rese conto di quello che lei aveva dello arrossì di colpo, tanto da doversi coprire il volto dall'imbarazzo "che succede?" chiese lei preoccupata, non si era accorta di averlo detto,  le è uscito spontaneamente dalla bocca "ei.." disse sempre lei con voce pacata levandogli le mani dal viso, lui era ancora molto rosso e sorrideva incessantemente "ti ha dato fastidio?" chiese lei preoccupata, in risposta lui la porto' all'altezza delle sue labbra e senza pensarci un momento in più la bacio', lui mise le mani sui fianchi di lei, lei inizio' a muoverli con l'aiuto di lui. La cosa stava andando troppo in la quindi il corvino smise di baciarla, l'abbraccio' e si misero a sedere uno di fianco all'altro "scusa" disse lui"ho esagerat-" lei lo interruppe"lo volevamo tutti e due, abbiamo esagerato tutti e due." disse lei sorridendo al corvino "hai fame?" chiese lei alzandosi dal divano "un po'" rispose lui, si alzo' anche lui e andarono in cucina, trovarono le pizze lasciate da Marcus "credo di amare mio fratello" disse il corvino prendendo la pizza che gli aveva lasciato il fratello, fece un cipiglio "cosa c'è?" chiese la mora confusa "mi ha lasciato una lettera(?)" disse lui più confuso di lei "aprila" lei si avvicino' a lui ma la prima cosa scritta nella lettera era: leggila da solo. Lui fece come chiese il fratello, si allontano' dalla ragazza e lesse il contenuto della lettera, gli scappo' un sorriso, era sicuro di amare suo fratello a questo punto. Torno' in cucina e si sedette a tavola di fronte alla mora "cosa c'era scritto?" chiese lei " ma, nulla di che, ha detto che è uscito con dei suoi amici e di non aspettarlo" disse addentando una fetta di pizza Margherita, la sua preferita, il fratello era un angelo "mh ok.." disse lei un po' pensierosa mille domande le passavano per la testa e a nessuna di esse vi era una risposta ma non voleva pensarci per oggi. Finito di mangiare tra risate e chiacchiere si fece molto tardi, si avviarono ognuno in camera propria dandosi un bacio per salutarsi.

Poco piu' tardi la corvina non riusciva a dormire così si alzo', era diretta in camera di lui ma appena aprì la porta lo trovo' sulla porta con il pugno alzato, stava per bussare "che ci fai ancora sveglio?" chiese lei sorridendo "mi mancavi" disse lui facendo spallucce "e tu?" chiese il corvino con il sorriso sulle labbra "stavovenendodate" disse lei in imbarazzo "come scusa?" disse lui ridendo con una mano all'orecchio "stavo venendo da te" disse lei con voce più calma e bassa "posso entrare?" chiese lui sempre sorridendo "certo" disse lei spostandosi dalla porta per farlo entrare " grazie signorina"disse lui entrando "prego messere"rispose lei chiudendo la porta. Si stesero uno di fianco all'altro lei si giro' gli diede un bacio sul naso, poi si giro' dall'altra parte e chiuse gli occhi, lui l'abbraccio' da dietro "buonanotte mia piccola principessa" questa è lultima cosa che sentì lei prima di addormentarsi.


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Si...SONO TORNATA....

potete odiarmi, sarete giustificati.

come scusante ho il fatto che... non ho scusanti, non vi prometto nulla

Besos

-Asia

Dobre twins[In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora