Capitolo 2

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Pov Anna

Elsa battè il piede per terra e sparì in mezzo ad una tempesta di neve. Scomparsa, senza lasciare traccia.

Successe tutto ben 3 anni fa.

Da allora sono diventata regina di Arendelle e madre di Miria, la mia bambina.
Elsa mi manca da morire, chissà dove si trova.

Pov Elsa

Mi trovo in una specie di valle da tre anni.
Quando quel tipo mi stava per catturare non ho avuto altra scelta che usare tutte le mie forze per trasportarmi in un'altra dimensione. Nemmeno io sapevo di farlo ma... ora sono qui e loro mi hanno accolto.
Chi sono "loro"?
Loro sono Nord -o come lo chiamerebbero i bambini, Babbo Natale-, la fatina dei denti, il coniglio pasquale, l'omino del sonno e Jack Frost.

Quest'ultimo... non so come dirlo ma in questi tre anni c'è sempre stata sintonia fra me e lui, e poi ha poteri di ghiaccio come me! Mi sono sentita un po' meno spaesata su questo punto di vista, mi ha aiutato quando pensavo che non ci fosse stato più nessuno al mio fianco ed ora non posso che pensare positivo sul poter trovare un modo per tornare a casa! Già, casa... mi manca, tutti mi mancano così tanto, e non vedo l'ora di finire e voltare pagina a questa assurda storia che si sta trascinando da troppo tempo.

Quel tipo, quello che ha causato tutto questo insomma, è proprio di questo mondo, i miei nuovi amici mi hanno detto che lo hanno già sconfitto una volta, e si chiama l'Uomo Nero.

Al momento sono nella mia "camera", se così si può chiamare, che mi hanno dato già la prima notte, però mi annoio, mi sto allenando con la magia ormai da tutti i giorni e le giornate diventano tutte uguali. Mi alzo, spazientita dal tempo fin troppo lento e mi reco in un cortiletto, sì insomma una piccola pianura dove solitamente si sta insieme.

Su uno dei tronchi vedo un libro
"Cosa sarà?" mi chiedo ad alta voce.
Lo prendo.
"Diario di me stesso che cerca una casa in questa Terra".

Che titolo bizzarro. Ispirava ad un diario: aveva anche il lucchetto.

In giro non vedo nessuna chiave, così  faccio diventare il lucchetto ghiaccio, così da spezzarsi ed aprirlo.

Leggendo, constato che è un vero e proprio diario, anzi, il suo diario: nella prima pagina bianca il suo nome in nero spicca: Jack Frost. Non sapevo ne avesse uno.

Lo prendo. So che non dovrei, ma la curiosità mi assale...

Mentre torno in "camera" mi imbatto proprio in Jack, che arriva a passo svelto dalla parte opposta. Gli chiedo come mai tanta fretta, così mi risponde:

"Sto andando nel cortiletto perché ho dimenticato il mio dia... il mio..."

Pov Jack

Da quasi tre anni è arrivata una ragazza bionda, che devo ammettere è proprio carina e intelligente.

Ho appena finito un libro bellissimo che la Fata dei Denti mi ha prestato un po' di tempo fa,
devo assolutamente annotarlo sul mio diario e... cavoli, l'ho lasciato fuori nel piccolo cortile. Allora mi alzo e mi sbrigo a recuperarlo, ma nel tragitto mi imbatto in Elsa. Gli sguardi si incrociano e mi vengono le farfalle nello stomaco. Mi sveglia dai miei pensieri lei stessa chiedendomi il motivo di tanta fretta, quindi io senza pensarci due volte rispondo:

"Sto andando in cortile perché ho dimenticato il mio dia..." diamine! non posso dire il mio diario, potrebbe diventare curiosa... lei non sa che ne ho uno "...il diadema di mia madre! Eh già..."

Pov Elsa

Il diadema di sua madre?? Quando inventi una scusa falla per bene! Sono appena tornata dal cortile e non c'era nessun diadema!

"Che strano... sono tornata proprio da lì e non c'era nessun diadema" rispondo facendo la finta tonta 

"È che... che è nascosto per non farlo vedere a Nord, sai com'è lui!" mi risponde. Non dico nulla per non peggiorare il clima creatosi e vado per la mia strada dicendo di essere passata solo un secondo dal cortile credendo di aver perso qualcosa.

Pov Jack
Finita la breve e imbarazzante chiacchierata andiamo entrambi nelle nostre direzioni.
Sono in cortile.
Mi sta prendendo d'agitazione... DOV'È IL MIO DIARIO?!?

__________
So.

Con un soffio -Jelsa -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora