Capitolo 1

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Ciao, il mio nome è Destiny, ho 15 anni e sono asociale... e sono anche molto brutta... ignorando il fatto che ho una quinta di seno ed un culo perfetto. Oggi è il mio primo giorno di scuola dove tutti mi perculeranno fino a che non inciamperò sul corridoio cadendo abbracciata al mio vero amore! Nah vabbeh non è una storia stereotipatissima e scontata. "Come non amare il primo giorno di scuola, la sveglia alle sette del mattino, nuovi insegnanti più stronzi che mai e sopratutto la sbobba spacciata per merendine delle macchinette, dico bene Bryan?" Si sente una persona sbuffare "Solo tu puoi essere 'allegro' di andare in galera" sbotta il ragazzo ancora per metà assonnato mentre attende impaziente che la cameriera gli porti il suo caffè "Su signor nano non si offenda, piuttosto ci illustri la vita da laggiù, un metro e venti giusto?" Una risata interrotta subito dopo da un colpo che fa scricchiolare il tavolino di mogano scuro, "Malcom piantala " sbuffa a denti stretti il castano" e poi sono uno e cinquanta, ficcatelo bene in testa" conclude ammirando il suo caffè macchiato in arrivo. "Si giusto giusto, venti centimetri è la nostra differenza d'altezza, sai ci si può confondere una volta ogni tanto" ridacchia il moro "il caffè già di prima mattina... e poi ti meravigli se ti trovo nervoso" Bryan non fa caso al commento e subito dopo aver finito il caffè si alza di scatto prendendo lo zaino ed incamminandosi verso la scuola "Su muoviamoci, non ho voglia di farmi richiamare sin dal primo giorno".

"Tò anche in anticipo" sorride Bryan mentre lancia lo zaino verso un banco vicino la finestra facendo allontanare un ragazzo "Ma si può sapere cosa cazzo ti è preso?!" Sbraita un biondino mentre si aggiusta la chioma con la mano "volevo quel posto, e non urlare a prima mattina" replica Bryan sbadigliando "Ok Malcom te ti metti vicino a me, sai che sono allergico ai biondi" sorride con un sorriso amaro e tagliente, il biondo sta per replicare quando una rossa entra dalla porta e si siede alla cattedra "Salve ragazzi mi presento, sono Loretta Martin ma potete tranquillamente chiamarmi "signorina Martin" e ora ditemi cos'era tutto quel baccano?" Domanda senza ricevere risposta "Malcom per me questa è rifatta fino al midollo, cioè guardala ha un seno più grande dell'Unione Sovietica" al moro sfugge una risata che fa alterare 'signorina' Martin "Siamo spiritosi vedo, perfetto vediamo quanto durerà. Philips Silvers chi è? Interrogato sulla vita di Aristotele" Proferisce sadicamente sorridente "Ma prof non so un cazzo, è il primo giorno e poi chi cazzo è Aristotele?!" Ribattè lo stesso biondo che fino a poco fa stava litigando con Bryan "Prof non può interrogare cosi dal nulla!" replica Malcom esterrefatto mentre Bryan sembra tranquillamente sonnecchiante "Rifiuto dell'interrogazione? Perfetto, due. Ora vada dal preside con tanto di provvedimenti disciplinari, così impara sia Aristotele che l'educazione!" sbraita la rossa ignorando le proteste di Malcom e degli altri ragazzi della classe mentre il biondo esce furibondo sbattendo dietro di se la porta che per l'impatto si scardina "però, che bell'anno che si prospetta" ridacchia Bryan risorto dal suo sonnellino.

È la campanella dell' ultima risvegliarlo "Che giornata piatta, e io che speravo in qualcosa di più " sbadiglia tirando su lo zaino "Spiegami cos'altro vuoi che accada? Che esploda qualc-"  in quel momento un boato rimbombò nell'aria, era appena esplosa un automobile, preoccupati i due ragazzi si affrettarono a guardare e si ritrovano con uno spettacolo raccapricciante, un automobile esplosa e non molto lontano da li una persona ferita, la prof della prima ora giace a terra. Malcom si affretta a chiamare un'ambulanza mentre Bryan si avvicina all'auto cercando di capire la causa di tale incidente, sfortunatamente le sue conoscenze automobilistiche sono pari alla conoscenza del dolore mestruale. "Ok ho capito! La macchina è esplosa!" Afferma fieramente il castano mentre Malcom controlla le condizioni della professoressa "Bryan, controlla in giro se c'è qualcuno, io cerco di fasciarle le ferite più gravi" comanda rapido il moro preoccupato per le condizioni della signora "E da quando comandi tu? Va bene va bene" sbuffa osservando intorno senza però cavare un ragno dal buco "Nulla, poof, sparito, volatilizzato, chiunque sia stato non è più qui" conferma il ragazzo osservando la serietà dipinta sul volto dell'amico "Bryan, penso che abbiamo entrambi un'idea di chi possa essere il colpevole... " commenta grave il moro tirando un sospiro di sollievo all'udire l'ambulanza sempre più vicina. Il giorno dopo a scuola il preside annuncia alla classe le condizioni della signorina Martin, non potrà esserci per diversi mesi ed aggiunge un piccolo dettaglio, la signorina si trova in coma, nonostante la spiacevole notizia la classe non sembrò gradire la novella, detto ciò il preside permise alla 2C di ritornare a casa visto lo shock subito.

Strane Storie in una Maledetta CittàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora