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Mi svegliai di colpo sentendo quell'infernale sveglia suonare come ogni mattina, perciò senza fare storie mi alzai e iniziai a prepararmi

Scesi al piano di sotto e vidi mio padre intento a preparare la colazione, ardua impresa per lui

"Hey papà che fai?"  Chiesi curiosa "Preparo un po' di pancake, ne vuoi un paio?" Chiese lui guardandomi di sfuggita per capire se ne volessi "Ehm... sono già in ritardo per andare a scuola, meglio se inizio ad andare, ma bell'idea  i pancake" dissi indicandoli e allontanandomi lentamente "Ma se manca mezz'ora all'inizio della prima lezione" sentii dire ormai abbastanza vicina alla porta d'uscita

Potevo ancora salvarmi,  fare finta di non averlo sentito e andarmene

Sbuffai rumorosamente e tornai in cucina "Senza offesa papà,  ma sei una frana in cucina" dissi rassegnandomi "Assaggia" disse lui con tono di sfida

Mi rassegnai al fatto che dovevo mangiarli e iniziai la mia TORTURA

"Ommiodio?, ma da quando sai cucinare?"  Dissi prendendone un'altro pezzettino dal piatto di mio padre  "Ehehehehe" fece lui per poi riprendere il pezzo che gli ebbi rubato in precedenza

"Va bene dai, io vado se no faccio veramente tardi, ciao papà" dissi posandogli un bacio sulla guancia per poi andarmene salutandolo

Presi il telefono dallo zaino, le cuffie pure e iniziai ad ascoltare musica dalla play List preferiti

Immediatamente pensai a quanto odiassi la mia scuola

In essa non siamo tutti amici, ci sono gli sfigati e i popolari e poi qualche gruppetto che non è preso di mira, ma non è nemmeno popolare

Tra i popolari ci sono: I giocatori di basket della squadra della nostra scuola, le chearleeders, le oche di quinta e gli amici dei giocatori

Tra gli sfigati ci sono: I secchioni, i Dark, quelli di prima e seconda, apparte i fratelli dei popolari, i figli dei prof e quelli che non si vestono alla moda

Il gruppo ne popolare ne sfigato sarebbe composto da me, Carter, Matthew, James, Taylor, Jack e .... uno sconosciuto o meglio, non è uno sconosciuto, ma non lo sopporto, è antipaticissimo

In men che non si dica mi ritrovai davanti a scuola con i miei amici che mi aspettavano all'ingresso, uno sfigato che cercava di fare colpo si di me e lo sconosciuto che come al solito mi squadrava da testa a piedi

Salutai tutti con un abbraccio e Matthew con un bacio sulla guancia, tranne che lo sconosciuto

Io e Matthew eravamo legati dalla nascita e i nostri genitori pure, e lavoravano anche insieme

"Hey Matt mi accompagni?" Chiesi  sperando in un si "Dove?" Chiese lui con un ghigno in volto "MATTHEW ESPINOSA"  lo rimproverai "lascia stare sai"  dissi incazzata davanti a tutti che guardarono prima me e poi Matt

"Dai non arrabbiati,  vengo" disse fermandosi per il polso "No, me la caverò da sola" dissi nuovamente "Calmati dolcezza" disse una voce accanto a me "Come cazzo mi hai chiamata?" Dissi io "Dolcezza"  disse lui ripetendo la parola scendendo bene lettera per lettera "Non osare rivolgermi la parola babbuino" dissi io a lui a quel punto " ,  vai dolcezza, e Matt, accompagnala dovunque andiate, senza fare storiecomandò lui "NON CHIAMARMI DOLCEZZA"  sbraitai "O vai, o continuo a chiamarti così per sempre" disse in tono di minaccia

"Non finisce qui Dallas" dissi ormai lontana dallo sconosciuto

Ma poverino lascialo in pace per una volta
Ma cazzo vuoi tu?
Sono la tua coscienza, non puoi evitarmi
Purtroppo lo so benissimo, ma smettila di perseguitarmi
Hey, non puoi evitarmi,  sono la tua coscienza
Questo lo so benissimo
Allora sta zitta
Sei tu che mi fai parlare
,  sempre come dici tu
Esatto, ciao
Ritornerò presto
Sai che novità
Sei strana
E tu sei me,  perciò lo sei anche tu
Quinti stai ammettendo di parlare da sola?
L'ho già ammesso, a me stessa
Come no
Basta, ti odio
Anche io
Sì lo so, anche tu ti odi, e chi non ti odierebbe?
Sei impossibile
No sono Ashley problemi?
Si
Perfetto, risolviteli
Guarda che sono te, se io ho problemi, anche tu ne hai tesoro
Okay, quando li risolvi fammi un fischio
Bah, torno dopo
Ma anche no eh
Si si, tranquilla
Starei meglio senta di te
Io non ne sarei così convinta
Sì sì,  ciao

Dopo essermi ripresa dalla mia 'conversazione' (con me stessa?) vidi Matt che mi aspettava davanti alla porta dell'aula

"Ti sbrighi? " chiese lui sussurrando
"Arrivo, stai calmo" dissi sussurrando a mia volta

◆◇ spazio autrice ◇◆

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Bye

Sarà perché ti odio || C.D. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora