Happy now?

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Quando le candele si erano spente nel castello di Hogwarts, molti studenti avevano ringraziato i professori e stretto i loro diplomi. Chi prima, chi dopo, aveva conseguito quell'ambito premio, emblema dell'impegno e della costanza. Onori e riverenze erano state fatte ai tre ragazzi che per anni avevano lottato, poi a tutti coloro che si erano battuti e infine al ragazzo che con coraggio aveva scagliato l'ultimo incantesimo, mettendo fine al regno oscuro di Lord Voldemort.

Da lì in poi tutto sembrò tutto più tranquillo.

Si erano tutti diplomati, avevano conseguito i M.A.G.O e tutti avevano deciso cosa era giusto fare delle proprie vite.

Le ambizioni potevano essere parte della loro vita, così come tutti quei momenti che avevano perso nell'attimo stesso in cui avevano dato la priorità a quel male assoluto.

E tutti si diplomarono insieme, recuperando quel che era andato perso.

E passarono cinque anni da quel diploma, cinque anni in cui molte cose erano cambiate e molte altre erano rimaste uguali.

Qualcuno era maturato, qualcun altro un po' meno ma gli adulti vedevano quei nuovi grandi come la speranza, il giusto ingranaggio per le nuove generazioni.

Tuttavia, e si sa che nelle vite di tutti esistono i ma, i se e i però, non tutto era come realmente ci si aspettava: waitie Ginny da eterna innamorata di Harry Potter continuava ad attendere la proposta, la mossa giusta da parte del sopravvissuto, che dal canto suo si dedicava al suo corso per Auror e neanche pensava all'idea che forse un matrimonio avrebbe aiutato quella rossa, cresciuta e bella a sentirsi un po' più sicura.

Ginny Weasley era sempre più bella. Gli anni su di lei scolpivano lineamenti sempre più delicati e maturi, con quegli occhi azzurri che spiccavano sulla carnagione chiara macchiata dalle lentiggini. Aveva imparato a rendere i capelli colmi di boccoli, bastava un semplice incanto la mattina anche se spesso si divertiva a fingere di accorciarli, con forte disappunto di Harry.

Lui invece non era cambiato molto. Aveva salvato il modo e non voleva prendersene i meriti; aveva conseguito i M.A.G.O in ritardo con Ron e Hermione, con una votazione alta più per i servizi resi alla comunità magica che per le sue reali capacità in ambito scolastico.

Aveva mantenuto il fascino dei Potter e in quei cinque anni, se messo a confronto con le vecchie foto dei genitori, si poteva affermare con certezza che era il degno figlio di James Potter.

« È arrivato l'invito qualche giorno fa. È arrivato solo perché è stato invitato tutto il ministero con i vari partecipanti ai corsi. Mah, meglio buttarlo! »

« Aspetta Harry! » Ginny si alzò dal letto indossando semplicemente l'intimo, quella sua mise notturna che indossava nella speranza che Harry si accorgesse di chi avrebbe potuto sposare.

La guardò, squadrando il reggiseno di pizzo rosa e le mutandine del medesimo tessuto che lasciavano intravedere la carne rosa e pulita, quel punto d'accesso che Harry più volte aveva attraversato in quei cinque anni.

« Gin ma che t'importa? È Malfoy... una di quelle feste senza capo ne coda... »

« E allora? Andiamoci dai. A Hermione anche è arrivato l'invito. Costumi, maschere... con un incantesimo neanche ci riconosceremo. Sarà eccitante ritrovarci in mezzo alla mischia... »

« Ron che dice? »

« Secondo te? Dice quello che stai dicendo tu. » si avvicinò al ragazzo che stava indossando una camicia azzurra su un paio di pantaloni grigi « Che ti costa andarci? È una serata. Una sola, semplice, tranquilla serata »

« Con Malfoy niente è tranquillo. Senti, sarà anche stato assolto ma è e resta un mangiamorte. »

« Harry per tutti i maghi! » si allontanò alla ricerca di una vestaglia da indossare « Mi fai passare pure la voglia di fare ogni cosa quando te ne esci con questi discorsi. »

Waitie || Drinny Draco/Ginny Blaise/HermioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora