Capitolo 4

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LAURA

Mi chiamo Laura Clark, ho 27 anni.
Due anni fa abitavo in Connecticut dove mi sono laureata alla Yale University, cioè una delle università più prestigiose del mondo.
Dopo di esso ricevetti molte richieste di lavoro importanti da parte di tante scuole. Attualmente il mio lavoro è insegnare ad Oxford a Londra.

I miei genitori Keith e Vincent sono praticamente tutta la mia vita, erano così contenti che fossi così intelligente, matura e soprattutto laureata alla Yale.

Ma il giorno prima della mia assunzione ad Oxford, una chiamata mi spezzò il cuore, fecero un grave incidente dove si scontrarono con un'altra macchina,
e si sosteneva che il conducente era ubriaco marcio. I miei genitori morirono sul colpo e .. mi informarono che il colpevole subì soltanto qualche ferita.
Lui ora è vivo. Non mi importava di conoscere il suo volto. Aspettavo soltanto che si presentasse e mostrasse dispiacere. Ma nessuno si fece vivo. Ed è più di un anno che mi chiedo ancora chi sia.

Ho vissuto a New York per ben 21 anni, la mia infanzia rimane sempre in quel posto. Ricordo il tempo del liceo, era così bello quando i ragazzi mi venivano dietro e soprattutto quando uscivo tutte le sere con la mia comitiva.

E proprio lì dovrò andare.
Per mio malgrado devo sostituire l'insegnante nuova di scienze che proprio all'inizio di scuola si mette a fare un incidente, e per almeno 6 mesi deve stare a riposo.
Io invece per 6 mesi devo lasciare il mio bellissimo lavoro ad Oxford e il mio amato uomo. Ben.

Ben Stendhal l'ho conosciuto un anno fa, il giorno stesso dell'incidente dei miei, in quello stesso ospedale. Sembrava davvero un tipo simpatico, girovagava per i corridoi dell'ospedale ricoperto di tagli sparsi in faccia, mi intrigava molto, ma non scoprì mai il perché si trovava in ospedale.
Insomma mi piace davvero molto e infatti feci io la prima mossa, gli parlai. E ora è quasi da un anno che siamo una coppia.

È un uomo davvero intelligente e molto astuto, infatti non mi stupisco che come lavoro faccia l'avvocato. E per non farsi mancare niente è l'avvocato più famoso e il più bravo d'America. Non l'ho mai visto perdere un'udienza.

.....

Sabato sera dovevo partire subito per New York. Come ho detto mi hanno assegnato con urgenza un lavoro nel mio vecchio liceo, la Berrytown Highschool, e purtroppo non potevo rifiutare.

Per fortuna a New York ci sono i miei 3 vecchi amici d'infanzia. Nicky Nichols la mia migliore amica, è una donna un pò bassa, ma quello che mi piace di lei è la sua chioma riccia e castana chiara. Si è gentilmente offerta di ospitarmi a casa sua per ben 6 mesi, e i miei due amici stupidi ma divertenti John Bennet alto, capelli castani con qualche ciuffo ribelle. Quell'uomo ha un potere che personalmente fa paura, riesce ad indovinare cosa sta pensando la gente e ogni volta che ci azzecca riesce sempre a spaventarmi.
Infine Larry Bloom un tipo egocentrico, anche lui alto dai capelli neri sempre spettinati, è il tipico Nerd, che però mostra di essere sveglio e intelligente. Vado a trovarli ogni due mesi e a volte anche loro venivano a trovare me.

...

Sono le 7:40 di lunedì mattina, mi trovo già nella classe dove farò lezione nelle prime due ore.
Ho trascorso una notte in bianco, non ho dormito, lei  tormentava la mia mente. Non può piacermi solo per aver toccato le sue splendide labbra morbide, non posso e non voglio pensare a Jade, ma non ci riesco.
Ricordo che il bacio di ieri, accese in me un calore. Volevo solo farla mia, nel mio letto.

Sono così arrabbiata con me stessa, "non mi piacciono i cazzo di gay!" penso, "ma perché ho così tanti pensieri peccaminosi per lei?!"
Ho il suo numero e decido di chiamarla, voglio convincermi che è stato tutto uno sbaglio. Come può una ragazzina farmi questo? Mi sento debole, insicura e la colpa è solo sua.

Ho discusso con lei al telefono, non ci ho pensato due volte ad insultarla, a farle del male e farla piangere. Mi ha attaccato dopo averle dato della "lesbica di merda". Sento un peso addosso, "è senso di colpa?". Il pensiero viene interrotto dal suono della campanella che rimbomba in tutta la struttura.  Sono le 8.
Gli studenti cominciano ad entrare frettolosamente in classe, mi fissano con aria interrogativa e alcuni ragazzetti con la bava alla bocca.
Mi sono vestita molto provocante oggi, ho una camicia bianca sbottonata fino ad intravedere il mio reggiseno bianco, jeans stretti accompagnati da un tacco 10 nero.

Mentre aspetto che tutti gli studenti entrino per iniziare la mia presentazione, il mio pensiero va ancora a lei, Jade. Non riesco a smettere di immaginarmi il suo corpo, le sue labbra e il suo seno.. Pensare a queste insieme di cose mi fa sentire un qualcosa di caldo al basso ventre, decido di andare al bagno a controllare. Vedo le mie mutande.. sono bagnate dai miei umori.
"COSA CAZZO SONO DIVENTATA? ORA MI BAGNO PER LEI??"

Ben non mi ha mai fatto provare emozioni così forti, facevamo tanto sesso, ogni giorno, ma durante la giornata non pensavo mai a lui. Al contrario di Jade.

Finalmente entrano tutti, intravedo due volti familiari ma lascio stare e inizio a presentarmi.

Prof. Laura: << Salve ragazzi. Io sono la professoressa Laura Clark, purtroppo la vostra attuale professoressa ha avuto un grave problema. E io sono la sostituta che ci sarà nei prossimi 6 mesi. Ora ragazzi facciamo l'appello>>

'IN THAT MOMENT'(SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora