viaggio verso l'infinito.

29 2 0
                                    

non so da quale inizio, o da quale fine, ma venne, per primo, non sapevo nulla di lui, perché l'amore che mi avvolgeva era così forte in quel momento che preferivo non saper niente oggettivamente, credendo di sapere già tutto.
Ne arrivò un altro, poi un altro, un'altra, e un'altra ancora.
Eravamo in 6, nel nulla più comune, ma decidemmo comunque di partire verso non so quale direzione, non so nemmeno come si chiamasse quel luogo. Durante il viaggio non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso, ci ho provato anche, ma per me era come un quadro; lo guardi la prima volta e noti una cosa, poi ti volti, lo guardi la seconda volta e ne noti un'altra, e così via. Ti sembra ogni volta più bello, come se ogni punto significasse qualcosa, come se fosse diviso in settori. Ma nei settori che vedevo io c'era solo lui.
Mi sentivo ridicola, felice, non so.
Ero con lui.
Mi baciava, e ogni secondo sembrava sempre fermarsi quando i miei occhi incrociavano i suoi.
Ci facevo l'amore con il cuore, senza che gli altri lo capissero; eravamo solo io e lui in mezzo al niente nel tutto.
Non parlavamo mica, assolutamente.
In ogni attimo, sembrava riempisse sempre più piccoli pezzi del mio cuore.
E mi dà fatica dirlo, angoscia, perché io lo amavo davvero, e lui, il mio amore lo accarezzava con il cuore.

HEROES Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora