Pericolosa come nessuna

Capitolo 1

Era una bella mattina di maggio. Era un lunedì mattina. Sentivo il fastidioso rumore della sveglia. Solo in quel momento mi accorsi che infatti lunedì, era il giorno che odiavo più di ogni altra cosa al mondo. Era il giorno che odiavo più al mondo...oh ovviamente dopo i miei compagni di classe. Quelli sì che erano una vera e propria seccatura. Scesi di sotto per andare a mangiare qualcosa. Di sotto, ovviamente c'era mia madre che stava preparando il caffè. Dal suo volto si vedeva che era completamente distrutta.

-Mamma...stai bene?-

-Oh...certamente Ange...solo che non ho dormito molto stasera perdonami-

-Non puoi chiedere a qualche tuo collega di darti il cambio? Sei sfinita!-

-Purtroppo non posso proprio...ora è meglio che tu vada sono già le 6:20 e tu devi prendere il bus per poi passare da tua nonna-

-Non dirai sul serio!!-

-Sono serissima invece...su su non fare tardi-

Sospirai e uscii di casa con l'intenzione di andare alla fermata. Aspettai e aspettai finché il bus non arrivò e mi fece salire. Mi misi comoda,presi il cellulare e ascoltai musica ad alto volume.

INTANTO ALL'INFERNO....

-Bene mio Signore....i colloqui di oggi sono finiti-

-Grazie a me...non ne posso più-

Era da parecchie ore che me ne stavo lì seduto sul trono a firmare documenti oppure a parlare con alcuni demoni.

-Mio Signore... può permettere una domanda?-

-Te la concedo...ma fai in fretta!-

-Vede... lassù si dice stia per succedere qualcosa che rivoluzionerà la storia del Paradiso e dell'Inferno-

Annuii e lo feci congedare. Ero davvero sfinito...non avevo neanche voglia di fare la solita sveltina serale con le demoni che si presentavano davanti alla mia camera. Avevo bisogno di qualcosa di nuovo. Mi venne una grande idea..

-Belial-

-Mio Signore?-

-Da domani, Tu e gli altri manterrete in piedi il regno-

-Motivo?-

-Vado sulla Terra...mi prendo una piccola vacanza-

-Come desidera...ma la avverto non superi il limite di tempo-

-ok ok-

Uscii dai neri cancelli e andai verso la mia auto. Una banale Lamborghini nera... Appena superai il bosco, mi ritrovai davanti ad una fermata del bus...erano le 6:27...avevo già perso quello prima. Mi sarei arrangiato. Salii di nuovo in auto finché non arrivai in città. Era decisamente molto affollata e le donne mi stavano praticamente mangiato con gli occhi...finché una ragazza in particolare attirò la mia attenzione. Quei capelli così innaturali....marroni come le castagne in autunno e con sfumature rosse come il fuoco del mio regno. Gli occhi non avevo avuto l'occasione di vederli. La ragazza era molto magra forse non mangiava abbastanza o forse aveva avuto il dono di essere così mingherlina. Detto questo accelerai e mi ritrovai davanti alla scuola che avrei dovuto frequentare...

NON CI CREDEVO..QUELLA RAGAZZA AVREBBE FREQUENTATO LA MIA STESSA SCUOLA!!!