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TaeHyung aveva informao i due amici che quel giorno insieme a loro si sarebbe unito il suo ragazzo, Jimin.

Jungkook, il suo migliore amico, sapeva della cotta del ragazzo per Jimin, cercava di tenera nascosta a Yoongi, conoscendo il passato.

"Yoong, lo dico sopratutto a te, potrebbe essere in soggezione per colpa tua"

Il ragazzo annuì e basta, le cose tra lui e Jimin non avevano mai raggiunto un equilibrio pacifico, molto spesso si sentiva in colpa per quello che aveva provocato al suo ex ragazzo, l'aveva lasciato così, su due piedi.
Dopo che era stato rapito da un ragazzino più piccolo.

Lui e Jungkook si erano conosciuti a scuola, senza nessun motivo strano o sorprendente, si trovavano spesso vicino all'intervallo, all'uscita o all'entrata e avevano finito per parlare. Il primo passo lo fece il maggiore, attratto dalla delicatezza e innocenza di quel ragazzo di seconda.

"Piove oggi, non hai l'ombrello?" Chiese Yoongi guardando il piccolo coprirsi solo con un cappuccio durante un temporale primaverile.

Jungkook scosse la testa e basta, dopo di che vide un obrello coprirgli il capo, alzò lo sguardo e noto quello serio di quel ragazzo.

"Potresti ammalarti"

"Uhm, grazie"

"...hyung, sono più grande di te"

"Oh, grazie hyung"
Yoongi lo accompagnò fino alla fermata del suo pullman, poi se ne andò verso un'altra direzione.

Il cuore di entrambi batteva a una velocità esorbitante. YoonGi si chiese perché, lui non era fidanzato con Jimin? Non doveva amare quel ragazzo?

Jungkook invece, si chiese perché proprio lui, l'aveva sempre trovato attraente si, ma non fino a fargli impazzire il cuore.

Poi le cose andarono sempre così, Yoongi si ritrovava sempre a cercare di parlare con Jungkook, finché un giorno lo trovò al parco, da solo, mentre leggeva un libro.

"Oh, Jungkook?"

"Ciao Hyung"

"Cosa stai leggendo?"

"Cento sonetti d'amore di Pablo Neruda"

E Yoongi ne era rimasto affascinato, un ragazzino di ancora quindici anni che leggeva poesie, non era da tutti.

"La mia preferita è questa:

Cerco un segno tuo in tutte le altre,
Nel brusco, ondeggiante fiume delle donne,
trecce, occhi appena sommersi,
Piedi chiari che scivolano navigando nella schiuma.

D'improvviso mi sembra di scor-"

E Yoongi lo fermò, gli prese il libro e lo chiuse

"Vorresti uscire con me un giorno?"

Il piccolo arrossì ma poi accettò, durante quell'appuntamento Yoongi gli recitò una poesia, sempre di Pablo Neruda.

"Hyung.."

"Dimmi jungkookie" rispose il maggiore dopo aver chiuso il libro e avergli donato uno sguardo dolce e calmo, come se non avesse scombussulato il suo stomaco in quel momento.

"Perché l'hai fatto?"

"Così" disse scrollando le spalle. Jungkook lo abbracciò, forte e intensamente, dopo essersi staccato da esso Yoongi azzardò e lo bacio, fu il primo bacio del minore, aveva troppe emozioni che circolavano nel suo sangue.

"Jungkook-ah, voglio te"

letters for you ❀ kth;pjmDove le storie prendono vita. Scoprilo ora